Parte 9

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Quando portano la torta Hisae è già completamente ubriaca e inizia a fare uno dei suoi discorsi senza capo ne coda.

"Dottore dici che Gomi la riporterà a casa tutta intera?" dico io ridendo.

"Io sono fuori servizio!" siamo vicinissimi e ridiamo appoggiandoci l'uno all'altra.

Poi lui si volta e mi fissa "Sana?"

Mi volto verso di lui "Si?" ma rimango ipnotizzata da quegli occhi magnetici.

"Chiamami Akito, ormai non sono più il tuo medico"

"ma a me piacevi come dottore!"

"A me no!" ribatte lui secco.

"Perché no?" chiedo io confusa.

I suoi occhi sono così profondi che potrei perdermici, adesso si è fatto serio "Perché se fossi il tuo dottore non potrei fare questo..." un secondo dopo le sue labbra sono sulle mie, e la sua mano tra i miei capelli. Sento il sapore della sua lingua e il mio cuore perde un battito e mi ritrovo a ricambiare quel bacio.

Quando lui si stacca da me sono senza fiato e non riesco a distogliere gli occhi dai suoi "Akito, sei licenziato! Ma ti prego baciami ancora!"

Non se lo fa ripetere e riprende a baciarmi, non ho mai provato niente di simile, altro che farfalle nello stomaco, io le ho ovunque, mi sembra di andare a fuoco!

"Forse dovremo calmarci, non sono bravo a trattenermi" dice lui prendendomi il volto tra le mani.

"E chi dice che devi trattenerti?" cerco di provocarlo.

"Non voglio farti male, e quando parlavo di riposo assoluto ero serio, e questo include anche quello che succederebbe se non mi trattengo ora che posso ancora farcela" dice lui con aria di rimprovero.

Sulla mia faccia si deve leggere la delusione perché lui mi posa un casto bacio a stampo sulle labbra e dice "Non ti preoccupare che non ti libererai di me così facilmente!"

Anche se non faccio che pensare alle sue labbra sulle mie, finiamo la serata parlando e ridendo di tutto.

Quando la gente inizia ad andar via passano a salutare.

"Dovrei chiamare Rei per venire a prendermi, ma è più tardi di quanto credevo, gli avevo detto che al massimo per l'una l'avrei chiamato e invece sono passate le 3.30"

"Se vuoi ti portiamo a casa noi" si offe Hisae, ma Gomi la corregge. "No amore, dobbiamo riaccompagnare Tsu e Aya e con la sedia a rotelle non ci sta."

"Non vi preoccupate la porto a casa io, ho la macchina qui dietro" Dice Akito e non posso fare a meno di notare la faccia sorpresa di Tsuyoshi.

Akito mi accompagna fin dentro casa e mi aiuta a mettermi a letto, ci scambiamo i numeri e poi mi saluta e fa per andarsene.

"Aspetta!" dico io, lui si volta a guardarmi ormai vicino alla porta "voglio il bacio della buona notte"

"Non ci pensare neanche" dice lui sorridendo.

"Perché no?"

"Hai idea di che effetto mi faccia vederti li sul letto e non poterti toccare? Solo a prenderti in braccio per spostarti mi è costato parecchia fatica" non so perché ma le sue parole hanno per me l'effetto di un afrodisiaco, sono sicura che lui mi vuole come io voglio lui.

Non mi interessa nient'altro al momento voglio solo farlo mio, mi mordo le labbra e inizio a sbottonarmi la camicetta "Ti prego!"

Leggo nei suoi occhi l'incertezza tra dovere e desiderio, dura quel tanto che basta a farmi aprire la camicia e lasciarla scivolare via. Lo vedo avvicinarsi a grandi passi verso il letto e un secondo dopo è sopra di me, le nostre labbra unite, con una mano si tiene in equilibrio, l'altra si infila nel mio reggiseno che un minuto dopo vola via. Io cerco di togliergli la maglia, voglio sentire il suo calore sul mio corpo, ma lui mi ferma "No, lascia che ci pensi io, non voglio che ti fai male" dice sfilandosi la maglietta "sto andando contro ogni etica professionale ed è tutta colpa tua! Adesso prometti che resterai immobile!"

"No"

"prometti o me ne vado!" insiste.

"ok hai vinto ma adesso baciami" lo imploro.

Si avvicina per baciarmi, ma poi cambia direzione e inizia a baciarmi il seno e un'ondata di piacere mi invade poi sento che mi slaccia la gonna e dopo mi sfila gli slip con estrema attenzione, lo vedo alzarsi dal letto solo per far scivolare i suoi pantaloni a terra, resto incantata da tanta bellezza, mentre lui torna sopra di me e mi ricopre di baci, mi sento impacciata a non potermi muovere, ma ogni volta che ci provo lui si blocca mi guarda negli occhi "ferma" mi bacia e ricomincia a baciarmi la dove si era interrotto, è una tortura infinitamente piacevole, sto andando a fuoco e lui lo sa. Lui scende piano e sembra voler prolungare questa tortura all'infinito, poi come se stesse maneggiando una bambola di cristallo mi apre delicatamente le gambe, lasciando una scia di baci di fuoco sull'inguine che mi fanno impazzire.

"Akito" lo chiamo, voglio poterlo baciare, voglio ricambiare questa meravigliosa tortura, ma lui non molla e con la lingua inizia a giocare con il mio clitoride mandandomi in estasi, affondo le mani tra i suoi capelli e mi sembra di impazzire. Poi quando sa di avermi portata ormai al limite si stacca e torna su.

"Fammi tua! Ti voglio Akito!" è sdraiato sopra di me e sento la sua erezione sfregare su di me, i suoi occhi profondi mi ipnotizzano e lo tiro verso di me per baciarlo, ancora e ancora, poi pian piano entra dentro di me con una lentezza infinita che mi fa perdere la testa un gemito sfugge al mio controllo e lui sorride senza distogliere i suoi occhi dai miei.

"Ricorda che hai promesso di stare ferma" dice e il suo sguardo si fa più malizioso, io faccio cenno di si con la testa anche se la verità è che vorrei aggrapparmi a lui e non lasciarlo più, mentre lui sembra molto divertito dalla situazione. Lui inizia a muoversi dentro di me e il piacere che mi provoca è alle stelle e sale fino all'apice, vorrei gridare ma mi trattengo, conscia del fatto di non essere a casa da sola.

Lui mi bacia e poi si sdraia sul fianco vicino a me senza smettere di accarezzarmi i capelli e guardarmi "Se continui così mi farai perdere totalmente il controllo, volevi che rovinassi il mio bel lavoro?"

"Non è il tuo lavoro, ma del dottor Hayama, tu sei solo Akito, Akito e basta..." dico tranquilla.

Lui mi bacia e sorride "Si, ma adesso riposa, io vado"

Cerco di fermarlo "Resta qui, solo un'altro po'..." 

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