Parte 21

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Un minuto dopo tornano insieme. Fuka però esce richiudendosi la porta alle spalle per darci modo di restare soli.

Ma la verità è che non so cosa dire, ho paura, paura che lui mi fraintenda ancora e una certezza si fa largo nella mia mente, Fuka ha ragione.

"Io ti amo!" dico convinta "Non so come sia possibile e so che sembra una follia, ma io ti amo!"

Il suo sguardo è indecifrabile, non si muove credo anche che stia trattenendo il respiro.

"Mi hai sentita? Akito Hayama io ti amo!" dico scandendo ogni parola.

Lui in un secondo è al mio fianco, mi stringe tanto da togliermi il fiato "non farlo mai più" dice baciandomi la testa "Tu non ti svegliavi e io credevo di impazzire" poi mi guarda dritta negli occhi sollevandomi il mento e mi bacia. Un bacio dolce e appassionato che vorrei non finisse mai, ma un secondo dopo bussano alla porta e lui si allontana giusto in tempo, si affaccia Fuka "Scusi dottore, è arrivata la madre di Sana che vuole vederla, era molto spaventata"

"Certo la faccia entrare, io vado a recuperare le analisi e torno appena possibile" dice Akito mentre mia madre sta entrando.

Mi corre incontro e mi abbraccia e da sopra la sua spalla vedo Fuka tirare uno scappellotto ad Akito, lui girarsi di scatto con una faccia interrogativa e lei guardarlo con un espressione da "te lo sei meritato" dipinta sul volto. Se la situazione fosse diversa starei ridendo, ma mamma è in lacrime e io mi devo prima di tutto scusare con lei.

La sera quando tutti sono andati via, Akito torna da me con la cena, si mette seduto con me e aspetta che io ripulisca il piatto.

Dopo un po' vedo arrivare l'amico di Gomi, Tsuyoshi, se ben ricordo, che bussa alla porta e dice "Dottor Hayama, ha un attimo? Devo parlarle"

Akito si alza ed esce in corridoio, ma lascia la porta aperta e io sento la loro conversazione.

"Si può sapere che stai combinando?" chiede Tsuyoshi.

"Di che parli?" Akito fa finta di niente.

"Oh non fare lo scemo! Sai benissimo di cosa sto parlando, le voci corrono in ospedale! Vuoi perdere il posto?" chiede Tsu preoccupato.

"Non esagerare!"cerca di rabbonirlo Akito.

"Non esagero per niente, quando mai sei stato giorno e notte in ospedale per un paziente? Proprio tu mister sono scontroso con tutti? E adesso sei qui praticamente da una settimana, non sei più uscito dall'ospedale non la perdi di vista un secondo, ho sentito dire che hai anche passato ai tuoi colleghi delle operazioni importanti? Sei impazzito?"

"Erano operazioni di routine, sono perfettamente in grado di cavarsela." si giustifica Akito.

"Perderai il lavoro per una ragazza? Sei sicuro che ne valga la pena?" dice Tsuyoshi per poi andarsene.

Akito rientra nella stanza e si accorge che ho sentito tutto "Non fare quella faccia!" mi dice subito "Ne vale la pena! Non sono un ragazzino! Devi fidarti di me!"

Io faccio un cenno con il capo, ma non posso fare a meno di pensare al rischio che sta correndo per essere qui con me in questo momento.

Lui si avvicina, mi prende il viso tra le mani e mi bacia, e io mi lascio trasportare dal quel bacio e quando si tacca dalle mie labbra sento un senso di vuoto invadermi. Non so come sia possibile, ma il bisogno che ho di lui è fortissimo.

Lui sembra leggermi nella mente e mi dice "L'hai sentito? È questo che provo ogni volta che esco da quella porta. Non posso starti lontano. Farò attenzione e andrà tutto bene. Ti fidi di me?"

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