Parte 19

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Mi redo conto che passa il tempo solo perché fuori dalla finestra si è fatto buio, ma non importa se la mia vita dovrà essere questa che sia, non ho più nulla per cui valga la pena lottare dopo tutto.

Il telefono continua a suonare ma non mi interessa lascio che squilli, passo la notte a fissare il buio fuori dalla finestra e quando inizia a schiarirsi io non sono ancora riuscita a prendere sonno. Ricordo che nel cassetto vicino al letto ho le cuffie, le metto e faccio partire una musica rilassante alzando il volume per non sentire più i rumori intorno a me. Qualcuno entra nella stanza, ma non mi prendo neanche la briga di guardare chi è, non mi interessa, se vogliono essere cacciati via un'altra volta lo farò non mi faccio nessun problema.

È quasi passata una settimana e io non mi sono più mossa dal letto, non riesco più a mangiare e anche a dormire faccio fatica, mi sento debole, ma non ha molta importanza, per restare nel letto non mi servono grandi riserve di energia.

Una sera, dopo l'ennesima volta in cui il mio vassoio della cena viene portato via intatto, entra il dottor Hayama, e si piazza davanti a me, ma non lo sto ascoltando, ho le cuffie e va bene così, tanto dai suoi occhi capisco che non è un discorso che mi interessa.

Lui perde la pazienza e mi strappa le cuffie "Adesso basta mi vuoi ascoltare?!"

"No! Dottor Hayama!" urlo "Akito lo ascolterei, ma il dottor Hayama può anche andare a farsi fottere!" dico con tutta la rabbia che ho in corpo.

Lui mi guarda sconvolto, io mi rimetto le cuffie e lui esce incerto dalla stanza.

Quando è ormai notte fonda lo vedo di nuovo entrare ha uno sguardo cupo, mi tolgo le cuffie e lui si chiude la porta alle spalle "Che cosa vuoi? Lo sai che ore sono? Vattene!" dico io che non ho più la forza di discutere.

Lui mi guarda con degli occhi così magnetici che mi fanno quasi paura, ma non riesco a spostare lo sguardo e un secondo dopo lui mi sta baciando, un bacio pieno di desiderio, è come se non fossimo riusciti a respirare in tutto questo tempo e finalmente avessimo ritrovato l'ossigeno, sto perdendo le forze completamente e lui se ne accorge, mi stringe tra le braccia e mi guarda fisso negli occhi, ma il suo sguardo è cambiato, sembra che stia per piangere "ti prego non farmi questo!" dice piano.

Vorrei cercare di capire, ma è troppo tardi le forze mi stanno abbandonando e io cado nell'incoscienza prima di rendermene conto.

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