CHAPTER 30

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Dopo la telefonata con Yoongi decido di uscire per prendere aria. Prendo la giacca, il telefono, le chiavie ed esco di casa. Percorro una stradina circondata da piante e fiori, fino ad arrivare al cancelletto. Mentre cammino ricordo che c'è un pub qui vicino e decido di andarci. Bere mi farà dimenticare, o almeno credo. Arrivo al di fuori di questo pub, ed è un edificio a quattro piani con degli specchi al posto delle pareti; da fuori è già fantastico, da dentro lo sarà ancora di piú,quindi non aspetto ancora ed entro. All'entrata ci sono due piante, una a destra e l'altra a sinistra e di fronte c'è un altra porta da dove fuoriesce la musica. La apro e rimango esterrefatto da ció che vedo. Ci sono specchi dappertutto e tanti divanetti posti agli angoli del pub, al centro c'è la pista da ballo e dietro c'è un lungo bancone con uno scaffale dietro pieno di bevande, e ci sono molte persone intorno. Vado verso il bancone e mi siedo su una delle sedioline girevoli rosse. Cerco qualcuno a cui dare il mio ordine e vedo una ragazza con i capelli castani e le punte bionde, ció mi fa pensare si sia fatta la tinta. Ha degli occhiali rotondi e leggermente grandi che le danno un aspetto più simpatico. Lei mi vede e si avvicina, ha un grembiule nero in vita, ciò vuol dire che lavora qui.
"Buonasera, cosa vuole ordinare?"-mi chiede ed io rispondo "Sex on the beach, grazie". Lei annuisce e se ne va con il mio ordine. Torna dopo neanche due minuti con il mio drink, poggiandolo sul bancone, davanti a me. Io lo prendo e lo bevo, e sono già al settimo cielo perció ne prendo un altro e continuo cosí per tutta la sera, fino a che arrivo al limite e non riesco più a reggermi in piedi. Decido di rimanere in una delle stanze al secondo piano, solo per questa notte, dato che non ho le forze di tornare a casa. Vado verso le scale e inizio a salire mantenendomi alla ringhiera, arrivo cosí al secondo piano, in un corridoio lungo, con tante porte. Cammino fino a metà corridoio e mi fermo davanti ad una porta a caso ed entro. Dentro è tutto buio, accendo la luce e vedo una borsa sulla sedia accanto alla porta. "Bha, l'avranno dimenticata..."-penso, non dandogli molta importanza, in seguito aprendo la porta che porta alla camera da letto, ma neanche il tempo di entrare che inciampo e prendo una botta forte al fondoschiena e poi mi accorgo di essere inciampato su delle scarpe, giro un pò la testa verso il letto e vedo un ragazzo che mi fissa nel buio. Mi rialzo velocemente e costui scende dal letto. "Cosa ci fai qui?"-mi chiede avvicinandosi.
Io faccio un passo indietro rispondendogli: " Scusa, ho sbagliato stanza, e sono brillo, fraaa!".
Il ragazzo mi guarda con occhi aguzzi che potrebbero tagliare l'aria se la si potesse vedere, si avvicina e mi prende dal colletto:"adesso devi pagare per avermi disturbato"- mi dice, iniziando a toccarmi.
Io cerco di muovermi per liberarmi ma la sua presa è troppo ferrea e io ho troppo alcool in corpo per fare qualsiasi cosa.
Lui mi prende dalle spalle e mi butta sul letto mettendosi in seguito sopra di me ,con tutto il suo peso, da nn farmi respirare. Si avventa sul mio collo e inizia a succhiarmi la pelle, facendomi male; da lí poi scende togliendomi la maglia e anche i jeans buttandoli a terra. Ritorna sul collo e da lí inizia a scendere arrivando sul petto e piú giú togliendomi l'ultimo indumento rimasto e prendendolo in bocca senza nessun preavviso. Io gemo dal piacere ma nello stesso momento voglio liberarmi da questa tortura. All'improvviso non sento piú l'alito caldo sul mio membro e vengo girato dall'altra parte. Lui si avvicina all'orecchio e mi sussurra:" farà un pò male, ma non urlare troppo, o si lamenteranno". Poi con una spinta forte entra dentro di me e io per non urlare ho messo la faccia nel cuscino. "Ti p-prego l-las-sciami a-andare"dico singhiozzando, voglio che questa tortura finisca. Ma lui continua e sò che implorare di smetterla non servirà a nulla, perció spero solo finisca presto.
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Dopo essere stato rinchiuso per 2 ore in una stanza per firmare un contratto del cavolo, torno nell'appartamento in cui ho soggiornato in questi giorni. Mentre preparo la valigia per il viaggio di domani, nei miei pensieri una sola cosa c'è: jimin
Mi manca cosí tanto, oggi non mi ha nè telefonato nè lasciato messaggi, e questo mi preoccupa, così decido di chiamarlo. Dopo la quinta chiamata senza risposta, ho l'ansia a mille i brividi dietro la schiena e mi tremano le gambe. Se è successo qualcosa a jimin, non me lo perdonerò mai...
Provo a richiamarlo, lasciarmi messaggi, ma niente, jimin non risponde. Prendo tutte le mie cose e mi dirigo all'aereoporto, sono molto agitato per aspettare fino a domani. Prendo il volo delle 22:30 e arrivo a Busan alle 24:00.
Corro verso casa, e appena arrivo mi fiondo sulla porta, prendo le chiavi dalla tasca dei pantaloni e apro velocemente. Controllo le stanze dicendo "JIMINNN!!!".  Ma di jimin non c'è traccia cosí provo a richiamarlo ma niente. Aspetterò fino a domani mattina, e se non torna andrò a fare la denuncia per la sua scomparsa. Vado a dormire con la speranza di svegliarmi e trovare jimin nel letto accanto a me.
La mattina seguente appena sveglio la prima cosa che faccio è controllare se jimim sia tornato ma no, non c'è, quindi devo andare dalla polizia. Nel mentre vado in camera per vestirmi, suonano alla porta. Scendo le scale e vado ad aprire la porta ritrovandomi davanti...

Ma ciaoooo.....scusate se nn pubblico molto, ma ho la scuola e tanti compiti da fare😅😅 Spero vi piaccia.😁

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