Il giorno dopo
Jimin si sveglió, sentendo lo spazio vuoto accanto a lui. Si alzó dal letto e andó in cucina dove trovó Yoongi intento a preparare la colazione. Si avvicinó piano piano, senza far rumori, e lo abbracció da dietro; yoongi sentí un fiato caldo sul suo collo e sorrise, già sapendo chi fosse. Si girò e guardò negli occhi il minore:"Buongiorno amore mio"-"Buongiorno Oppa"-rispose jimin, sapendo quanto il nomignolo affibiatogli desse fastidio al maggiore.
"Come mi hai chiamato? "-chiese Yoongi
"Come, Oppa? "-jimin continuò volendo un pò infastidire il suo amoroso.
"Jimin, lo stai facendo apposta? "-chiese Yoongi, avvicinandosi al minore.
"Cosa Oppa? "
"Ok, jimin. Inizia a correre"
Jimin si mise a correre seguito seguito da Yoongi: il primo saltava e scansava gli oggetti mentre il secondo inciampava su tutto.
"DAI JIMIN NON È GIUSTO. SEI PIÚ ABILE DI ME PERCHÈ FAI DANZA!!! "-gridó il maggiore e jimin rise fermandosi accanto al divano e sedendosi per terra. Yoongi lo raggiunse silenziosamente e lo afferró dai piedi "ti ho preso"-"e adesso che mi farai?"-"che ti faró? Fammi pensare... cosa ti dà piú fastidio di qualsiasi altra cosa? "-chiese Yoongi, non dando neanche il tempo a Jimin di pensare a cosa potesse essere che si fiondò su di lui iniziando a fargli il solletico.
Jimin si dimenò facendo movimenti strambi e finí per dare un calcio basso a yoongi, proprio lí, che dolorante si lasciò cadere a terra massaggiandosi il punto dolente. Il minore lo guardò e rise mentre il maggiore, intanto, cercava di alzarsi, quando ci riuscí si mise accanto al minore, che ancora rideva, ripensando alla scena.
"Jimin, ti odio"-disse Yoongi voltandosi verso Jimin il quale rispose "e io ti amo"-si avvicinò al suo orecchio: "con un bacino passa tutto"-ghignò jimin abbassandosi e trovandosi un rigonfiamento ben evidente coperte dalle mani di yoongi. "É inutile nasconderlo. Ci penso io... "-"No jimin davv-"-"shh, goditi questo momento e lasciami fare".
Il biondo sfilò i pantaloni e anche i boxer a Yoongi, e si abbassò all'altezza del membro di Yoongi, ci mise la mano sopra e lo massaggiò causandogli brividi lungo la schiena. Poi tolse la mano e iniziò con un lavoro di bocca: prese il membro del maggiore giocandoci e stuzzicandolo un pò finché non lo prese tutto in bocca provocandogli molto piacere. Continuò cosí finché dopo l'ennesimo gemito del maggiore, venne nella bocca di jimin il quale ingoiò tutto e si alzò andando in bagno e lasciando Yoongi sul divano, ancora sorpreso da ciò che il minore gli avesse fatto, mentre cercava di alzarsi e rivestirsi.
Quando Jimin tornò dal bagno, si avvicinò a yoongi e gli sussurrò:"ti é piaciuto il bacino? "-Yoongi afferrò il braccio di Jimin avvicinandolo piú a sé:"Ovvio, per ringraziarti vorrei offrirti la cena stasera, é possibile? -"ma certo ".
Verso sera
Sono in macchina da mezz'ora e Jimin non riesce a capire dove stanno andando dato che tutto le volte che cercava di chiederlo a Yoongi le risposte che riceveva erano:"siamo quasi arrivati", "non posso dirtelo", "abbi pazienza".
Dopo un pò accostarono e Jimin tirò un sospiro di sollievo guardandosi intorno curioso; notò che erano in mezzo al nulla ma poi guardando davanti vide una bellissima vista sul mare e un tavolo bandito in mezzo alla spiaggia.
"Aspetta, non scendere"-disse velocemente Yoongi, prima di scendere dalla macchina e andare dall'altra parte per aprire la portiera a Jimin facendolo scendere.
"Wao, Yoongi ma é stupendo! "-esclamò Jimin non appena furono seduti al tavolo uno difronte all'altro.
Yoongi guardò negli occhi Jimin e viceversa. In quel momento vi erano solo loro due in mezzo ad una spiaggia, seduti ad un tavolo mentre si guardavano. Il primo nervoso per ciò che stava per dire mentre il secondi curioso di tutto quel lavoro e del perché fossero lí.
"Yoongi, non mi hai ancora detto perché siamo qui... "-fece notare jimin, dopo essere arrivati al dolce.
Il maggiore fece per alzarsi dal tavolo ma venne fermato dalla mano di Jimin che si posò delicatamente sulla sua
"Yoon, sai che puoi dirmi tutto e che non ti lascerei per niente al mondo, vero? "-gli chiese
A questo punto Yoongi decise di dire a Jimin ciò che doveva dirgli e non farlo piú preoccupare.
"Jimin, adesso devi ascoltarmi. Sai da quanto ci conosciamo no? Sono ormai 3 anni e piú che stiamo insieme. In questi 3 anni ne sono successe di tutti i colori: prima tuo padre che ti vuole uccidere, poi tua madre che ti rapisce e infine io, io che ti amo piú della mia vita. Non riesco a pensare ad una vita senza di te, sarebbe triste e vuota, e non vorrei mai e poi mai perderti. Perciò, ora, Park Jimin, vorrei chiederti, vuoi sposarmi? "-pronunciò l'ultima frase estraendo dalla tasca una scatoletta blu con un anello al suo interno e si piegò porgendolo a Jimin.
Il minore sconvolto si lasciò cadere tra le braccia del maggiore che lo prese e lo baciò, un bacio delicato ma allo stesso tempo che emanava tutto le emozioni di quel momento.
"Ovvio che dico di si, Yoongi. Voglio sposarti"-rispose allora Jimin.
Quella sera stessa i due tornarono a casa e passarono una notte in bianco, avvolti dal calore dei loro corpi con un abbraccio speciale.