Yoongi era già arrivato all'aereoporto, ma non era ancora sicuro di star facendo la cosa giusta, insomma, se ne era andato senza salutare jimin, e già gli mancava.
Voleva tornare indietro, ma ormai il suo volo stava per essere chiamato, perció decise che l'avrebbe chiamato dopo...
"L'aereo per Seoul sta per decollare...."
Appena sono sull'aereo, decido se chiamare jimin o no, ma decido di farlo appena arrivo in hotel.
Nel mentre il povero jimin si era coricato sotto le coperte piangendo e sfogandosi, incolpandosi per ció che aveva detto....
"Sono sempre stato altruista, perchè stavolta ho pensato a me stesso...."-questo era ció che pensava, nel mentre, decise di prepararsi una camomilla.
Due ore dopo, circa, mi arriva una chiamata, e sullo schermo c'è scritto yoongi, così rispondo:
"P-pronto?"
"Jimin, stavi piangendo??"-la preoccupazione nella voce di yoongi non era poca, sapeva di aver sbagliato andandosene così, senza neanche salutarlo.
"N-no, cosa volevi?"- dice mentre con le lenzuola del suo letto asciuga le lacrime che poco fa rigavano il suo volto
"Bhe, ecco, mi spiace che me ne sia andato così, senza neanche salutarti, ho sbagliato ok, ma ció non giustifica ció che mi hai detto tu, ascolta...."
jimin lo interrompe
"No yoongi, basta, è stata colpa mia, tu sai che sono sempre stato altruista, ma stavolta no, ma perchè si trattava di te, ok?!, non voglio perderti"
"Jimin, tu non mi perderai mai, ho promesso che sarei stato sempre al tuo fianco, che ti avrei protetto, che ti avrei amato, io mantengo le promesse..."
"Promettimelo, yoongi"
"Te lo prometto. Adesso devo andare, ti richiamo..."
Terminarono la chiamata e jimin decise di farsi due passi, prese il telefono, le chiavi, la giacca e uscì di casa...