Maya
Quella mattina c'era un trambusto tremendo per i corridoi della scuola. Per quel poco che avessi capito, era avvenuta una rissa tra due ragazzi online, che si sarebbe conclusa di persona proprio quel giorno. Onestamente, la cosa mi faceva vomitare. Odiavo la gente che si picchiava solo per mostrarsi forte davanti agli altri, come odiavo allo stesso modo quel branco d'idioti che si riuniva in gruppo per assistere alle violenze consumate nel cortile della scuola. Ragion per cui, oltrepassai il gruppetto di ragazzi riuniti in cerchio e mi diressi dritta verso il corridoio, mordicchiando il labbro con aria nervosa. Trascinai i piedi verso l'armadietto, trovando già Hailey davanti ad esso che parlottava a bassa voce con Chloe e Clara. Mi schiarii la voce, sperando che questo servisse per farle spostare, ma ovviamente non ero riuscita nel mio intento, perché parlavano ancora in modo fitto. Ruotai gli occhi e incrociai le braccia, schiarendomi di nuovo la voce. «Buongiorno. Di cosa si parla? Vedo che l'oggetto della discussione è molto interessante, visto che non mi avete neanche notata.» sussurrai, facendomi spazio tra di loro per aprire il mio armadietto.
«Del fatto che ieri i nostri fantastici fidanzati hanno ben pensato di non farsi sentire per tutta la notte. Jamie si è almeno salvato da questo fatale errore?» chiese Clara, sospirando.
Ridacchiai, infilando i libri dentro l'armadietto. «Oh, temo proprio di no.» borbottai, sbattendo l'armadietto con forza.
Hailey storse il labbro, mordicchiandolo. «E, a giudicare dai tuoi movimenti bruschi, neanche tu sei molto contenta per questa cosa. Come avete intenzione di reagire?» chiese, guardandoci.
Chloe alzò le spalle, perplessa. «Penso di fare un discorso con Archie, in modo civile. Capire i suoi punti di vista e venirci incontro in qualche modo.» borbottò, sorridendo dolcemente.
Scossi la testa, mettendo un braccio intorno al suo collo. «No no, amore mio. Non è così che ci si fa valere. Devi prima cercare di essere calma, vedere quale stupida scusa hanno inventato per scamparsela, e poi tac!» esclamai, facendola sobbalzare, «reagire di conseguenza.» aggiunsi, assumendo un'espressione determinata.
Chloe mi guardò con una punta di timore, schiarendosi la voce. «Io non vorrei essere al posto di Jamie, comunque.» sussurrò, allontanandosi lentamente dal mio abbraccio.
Clara storse il labbro, appoggiandosi all'armadietto. «Io sono una furia! Alex mi aveva promesso che mi avrebbe scritto una volta tornato a casa, invece niente! Sono stata tutta la notte in pensiero, spaventata che gli fosse successo qualcosa di brutto.» mormorò, mangiucchiandosi le unghie.
Hailey rise, annuendo. «Benvenuta nel club. Questa è la seconda volta per Jason, non la passerà liscia. Stavolta gli trituro le palle e le do in pasto ai miei cani.» ringhiò, facendo spalancare gli occhi di Chloe in un'espressione spaventata e schifata allo stesso tempo.
Sorrisi, prendendo il telefono e andando su Instagram. «Ragazze, la nostra rivincita è appena cominciata.» dissi fiera, notando Jamie e i ragazzi entrare con aria assonnata. Si avvicinarono, causando una reazione a catena tra noi ragazze. Nonostante stessimo ribollendo dalla rabbia, cercavamo in ogni modo di rimanere tranquille e serene. Addirittura, mi era sembrato di vedere spuntare un lieve sorriso tra le labbra di Hailey.
Jamie si avvicinò, appoggiando una mano sui miei fianchi e dandomi un leggero bacio sulle labbra. «Buongiorno, amore.» disse dolcemente.
Sorrisi, guardandolo. «Buongiorno. Mi sei mancato così tanto ieri sera, come mai non ti sei fatto sentire?» chiesi con dolcezza, notando che le ragazze mi guardavano con sguardo confuso.
Jamie mordicchiò il labbro, sospirando. «Ehm... siamo andati a letto presto, tipo alle dieci...» borbottò.
Annuii, prendendo i libri e mettendoli nello zaino, per poi smanettare con il telefono. «Ah, davvero?» chiesi.
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The ticket of destiny
RomanceCOMPLETA Può un biglietto cambiarti la vita? Maya Ross ha sedici anni. Vive la sua vita tra lo studio, la sorella rompiscatole e una famiglia troppo protettiva. Nel liceo che frequenta, è sempre stata invisibile, oscurata da chi ha la tanto ambita...