Capitolo 7.

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Louis quasi svenne. Quella non era una comune sala, non era come quella da pranzo o come la sua camera, no; Quella era un’industria di libri, esatto. Una sottospecie di biblioteca che scoppiava di libri e, Louis non poté essere più felice. Si trovava accanto ad Harry ed Anne, e si guardava attorno con gli occhi sgranati e la bocca semi aperta.

“Ti piace?” cantilenò Anne, allegra, guardando l’espressione di Louis. Quest’ultimo non aspettò un secondo ad annuire, sorridendo da ebete. Harry lo stava guardando, anzi, scrutando. Stava osservando ogni particolare del ragazzo più grande, come se volesse ricavare delle informazioni per svolgere un’indagine.
Harry pensò che in quel momento Louis fosse sé stesso e, dopotutto, non si sbagliava. Louis non aveva mai mostrato un’espressione del genere, né tanto meno un sorriso sincero e felice. Pensava anche che fosse dannatamente bello con i suoi occhioni azzurri e i suoi zigomi ben definiti.
Louis non se ne accorse neanche, ma quando si voltò verso Harry, quest’ultimo, che osservava Louis come Louis osservava tutti quei libri attorno a se, arrossì. Louis, notando le guance rosse di Harry, distolse lo sguardo e sorrise incoscientemente.
Anne, come al solito, se ne accorse e decise allegramente di uscire da quella stanza, lasciando Harry da solo con Louis.


Harry si stava sfregando le mani ed era in totale imbarazzo…come Louis, d’altronde, che stava facendo avanti e indietro per la stanza. Alla fine fu il ragazzo più piccolo a sciogliere il ghiaccio schiarendosi la voce.
“Quindi…” gesticolò, sotto lo sguardo di Louis che a quell’atteggiamento ridacchiò.

“Che c’è?” Chiese Harry, incrociando le braccia al petto e aggrottando la fronte. Louis scosse la testa e, ricordando all’avvenuto di qualche ora prima, decise di imitare la risposta del riccio “Sei buffo.”

Harry sorrise. “Accomodati, Louis.” Disse, indicando un divano accanto ad un camino. Louis stava sicuramente sognando. Aveva sempre immaginato una scena così: Con un bel libro, in un comodo divano accanto al camino; Solo che non aveva immaginato la presenza di un’altra persona accanto a se. Non si sarebbe mai aspettato che un bellissimo ragazzo il quale invidiava tantissimo avrebbe letto con lui, al calduccio e comodi comodi.
Louis si sedette e osservò Harry, che prese dei libri tra le mani per poi sedersi accanto al più grande.

“Allora…” iniziò Harry con un filo di voce e “Questi sono gli ultimi libri che mi rimangono da leggere e non so neanche di cosa parlino.” mostrò i quei 4 libri che si trovavano saldi tra le sue bianche e grandi mani.

“Fammi vedere un po’…” disse Louis, togliendogli delicatamente i libri dalle mani, per poi iniziare a leggerne i titoli.
Non appena ne vide due in particolare, sorrise entusiasta. “Questi sono i miei due preferiti.”

Harry aggrottò la fronte, curioso. “Anna Karenina e Orgoglio e Pregiudizio. Di che parlano?”

“Se vuoi saperlo, devi leggerli. Non ho intenzione di dirti qualcosa riguardo le trame.” Disse Louis, sollevando le sopracciglia e mostrando un simpatico sorriso.

“Tanto riuscirò a strapparti qualche citazione da entrambi i libri, vedrai. Dimmi, Louis, a te piace tanto leggere?”

“Leggere è la mia vita, Harry.” Rispose Louis, serio, puntando gli occhi in quelli del riccio che brillavano di curiosità e…stupore?

“E poi? Cosa ti piace, Louis?” chiese Harry, avvicinandosi maggiormente al più grande che, per colpa di quella vicinanza, arrossì come un peperoncino. Gli sorrise e prese una sua mano, iniziando a giocherellare con le sue lunghe dita: Sia per voglia di sfiorare quelle bellissime mani, sia per evitare il suo ipnotizzante sguardo. “Mi piace la musica. Mozart, Bach, Debussy, Chopin…” Harry non lo fece continuare che si portò due mani sul viso, imitando quasi alla perfezione l’urlo di Munch, ma impedendo a Louis si continuare a giocherellare con le sue dita.
Louis sollevò un sopracciglio e ridacchiò “Ehm, Harry?”

Slave - Larry Stylinson Fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora