Capitolo 11.

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"...e vissero per sempre felici e contenti." Anne concluse la sua storia d'amore.

Louis non aveva mai sentito una storia del genere, non l'aveva mai vista. Il ragazzo aveva le lacrime agli occhi che minacciavano di scendere, ma fece di tutto per trattenerle e non far notare la sua commozione.

Conosceva tutte le fiabe esistenti al mondo, ma le aveva sempre considerate surreali e impossibili; Mentre invece la storia che la donna aveva raccontato gli era entrata dentro il petto senza neanche chiedere il permesso. Un po' come Harry, che si era intrufolato di nascosto, pian piano, nel cuore difficile di Louis.

La sua mano stava ancora sulla sua coscia, ma il liscio non cercò di allontanarla. Era rimasta lì, con la stessa stretta possessiva per tutta la durata del racconto. Dopo che quest'ultimo finì, Harry non poté non cercare lo sguardo del suo amico. Louis aveva gli occhi ancora più azzurri del solito, lucidi e il riccio se ne accorse; Come si accorse della sua stessa mano salda alla coscia del più grande. Arrossì inevitabilmente e la ritrasse velocemente, per poi grattarsi la nuca, imbarazzato. Louis stava osservando il comportamento del piccolo, come lo stavano osservando Gemma ed Anne, ma decise di non dargli troppa importanza.


"Non ci avevi mai raccontato questa storia, mamma." Disse Harry, guardando negli occhi Anne, che sorrise apprensiva e carezzò la guancia del suo figlio più piccolo.


"Sembrava quasi che stessi parlando di Harry e Louis." Ridacchiò Gemma, non rendendosi conto di quello che aveva appena detto. Calò il silenzio. I due ragazzi sbarrarono gli occhi e si guardarono, perdendosi l'uno nello sguardo dell'altro. I loro Dei interiori volevano rivoltarsi e dire che quelle di Gemma erano solo sciocchezze, ma poi i loro sguardi, li tradivano.

Anne scoppiò in una fragorosa risata, richiamando l'attenzione dei due ragazzi che si stavano scambiando il colore degli occhi per poter farne un'unica opera d'arte. Louis aggrottò la fronte, mentre invece Harry sorrise. Dopotutto la sorella non aveva torto; Sembrava proprio che Anne nella storia parlasse di lui e di Louis, solo che la differenza era quella che i due personaggi erano due amanti, mentre invece lui e il liscio erano solo amici.


"Io e Louis siamo solo..."


Fu in quel momento, come in tutti i momenti carichi di suspense, che qualcuno bussò alla porta, interrompendo la frase del riccio e la discussione in generale. Non ci fu bisogno neanche di dire avanti, perché un Des con lo sguardo freddo come al solito e le labbra rigorosamente serrate fece ingresso nella camera.

Anne sbiancò e, come faceva quasi ogni minuto della sua vita, si mise a pregare internamente. Pregò che il marito non abbia sentito la sua storia, pregò che il marito scomparisse, proprio come nei film di magia.


"Louis, vai a preparare un bagno caldo a mio figlio. A Gemma ci penserà Eleanor. Anne, tu per favore esci di qui; Ho bisogno di dormire."

Louis a quelle parole sbarrò gli occhi; Non solo perché avrebbe dovuto preparare un bagno caldo al suo amico, ma soprattutto perché Des stava cacciando Anne dalla sua camera. Per caso quei due non dormivano insieme? Ci fu poco tempo per pensare a quello, perché subito dopo, il suo esile corpicino, insieme a quelli di Harry, Anne e Gemma, erano fuori dalla camera. Anne sospirò e guardò verso l'alto, sorridendo e mormorando un "grazie."

Louis era sempre più confuso, ma sapeva farsi i fatti suoi, così abbassò lo sguardo e si incamminò verso il bagno, con Harry dietro che lo seguiva.

Chissà se Harry l'avrebbe seguito in quel modo ovunque, nel bene e nel male.





Louis era in ginocchio sul pavimento, dinanzi alla grande vasca. Aveva una mano immersa nell'acqua per controllare la sua temperatura. Andava più che bene, così si sporse, chiuse il rubinetto e si voltò verso Harry, che lo guardava quasi stupito. Non aveva mai visto qualcuno preparare un bagno caldo?


Slave - Larry Stylinson Fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora