Sembrava quasi una ragazzina; Louis era stretto al suo cuscino e ridacchiava. Aveva un enorme sorriso a decorargli il dolce volto e gli occhi brillavano come due stelle.
Era quasi ora di alzarsi. Louis non aveva chiuso occhio da quando era tornato al palazzo alle cinque del mattino, troppo preso a pensare cosa fosse avvenuto solo qualche ora prima.“Shh.” Sussurrò Harry sulle labbra di Louis, mentre quest’ultimo indietreggiava lungo il corridoio, tenendo stretto a se il ragazzo più piccolo. Non voleva staccare le labbra dalle sue.
Il primo bacio di Louis ed Harry era avvenuto così; Sotto la pioggia, e durò per tutto il tragitto dalla strada fredda e londinese, alla stanza di Louis.
Il più grande stava ridacchiando, felice per tutto quello che stava accadendo ed Harry lo aiutava letteralmente a tappare la bocca, per evitare che qualcuno lo sentisse.“Ti prego, un altro.” Mormorò Louis, non appena furono arrivati difronte la porta della sua camera.
Ed Harry, che ovviamente non poteva negarglielo, lo baciò, ancora e ancora.
Per un momento Louis pensò che non serviva aria per respirare, né la luce del sole per vedere.
Bastavano i baci di Harry e i suoi occhi, il suo sorriso.
Le labbra del riccio erano proprio come se le immaginava: morbide, morbide e morbide.
Ancora morbide, morbide e morbide.
Da mordere, assaporare, proprio come la mela che Eleanor gli porse il primo giorno al palazzo.Quando si staccarono, quasi senza fiato, fronte contro fronte, naso contro naso, sorrisero.
Un sorriso vero, sincero, felice. Davvero felice.
Entrambi sapevano che la felicità di ognuno dei due era l’altro, ma era ancora più felicità quando le loro labbra si scontravano.
Farfalle nello stomaco, mani intrecciate come salde corde. Azzurro nel verde, verde nell’azzurro.
Ancora, e ancora.Harry era davanti l’uscio della porta della camera di Louis, quando quasi tutti, ormai, erano svegli.
Bussò e, quando il ragazzo più basso di lui aprì, rimase senza parole.
Louis aveva ancora le labbra rosse e gonfie per tutti quei baci e gli occhi più luminosi del solito.“Buongiorno, piccolo Lou.” Mormorò Harry, avvicinandosi al più grande. Le mani poggiate sui suoi fianchi.
Aveva tanta voglia di chinarsi e baciarlo. Magari difronte a tutti, con la voglia di farlo sapere anche al mondo.“Buongiorno a te, riccio.” Rispose Louis, guardando oltre le spalle di Harry, assicurandosi che non ci fosse nessuno. Attirò a se il ragazzo più alto e lo baciò. Un semplice schiocco, non di più.
Arrossirono entrambi, la timidezza visibile nei loro visi e atteggiamenti.“Sono così felice.” Sussurrò Harry, carezzando il viso del ragazzo più grande.
Quest’ultimo gli sorrise ancor più ampiamente e lo attirò in un caldo abbraccio, sussurrando “anche io.”
Rimasero stretti per molti minuti, fin quando Eleanor non li fece spaventare con un troppo allegro buongiorno.“El, non sono ancora abbastanza sveglio per poter sentire un buongiorno del genere.” Sbottò scherzosamente Harry, stringendo maggiormente Louis a se, il quale alla battuta del riccio si abbandonò ad una risatina ovattata, contro il suo petto.
“E io sono troppo sveglia per vedervi dormire all’in piedi, stretti l’uno all’altro.” Ribatté Eleanor, con lo sguardo sbarazzino e il sorriso furbo. Louis poté giurare di non aver avuto una discussione così sarcastica prima d’allora con Eleanor ed Harry. Si intromise anche lui, soffiando: “Ma Harry è morbido.”
Il ragazzo dai capelli ricci non poté non arrossire e sorridere come un perfetto ebete al sentir di quella frase.
Eleanor sollevò un sopracciglio; Cosa stava succedendo tra quei due?
Si avvicinavano sempre di più, senza timore. I loro sguardi si scambiavano frasi talmente poetiche che Eleanor, quasi non le capì. Era ben certa che quei due si amavano. Magari senza saperlo, o sapendolo.
La ragazza sarebbe stata più che felice se quei due ragazzi avrebbero deciso di mettersi insieme; Dopotutto, quell’amore così puro ed innocente, invisibile ai due interessati, nacque sotto il suo sguardo, insieme a quello di Anne.
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Slave - Larry Stylinson Fanfiction.
FanfictionTRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=1zhGgqNqyMg Tratto dal capitolo 1: Louis è sempre stato ritenuto diverso dalla massa di giovani, lì, a San Francisco. Erano tutti propensi a divertirsi, a fare feste quasi ogni giorno...Ma Louis era diverso...