Decisioni Difficili

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Pov lena

All'inizio sembra volersi allontanare da quell'abbraccio però poi si arrende.
Quando sento che si sia calmata la libero da quell'abbraccio.

Pov kara

Appena mi calmo lena mi libera da quell'abbraccio.
Rimango li inerme.
Inizio ad avere l'udito ovattato come se i suoni fossero lontani e confusi, la stanza inizia a girare e poi cado a terra inizio a vedere sfuocato.
Chiudo gli occhi senza forze con un unico pensiero in mente Lena e la sua voce preoccupata.
Cerco di dirle che andrà tutto bene.
E poi buio

Pov lena

Ad un certo punto la vedo cadere a terra, la preoccupazione prende il sopravvento su di me.
Cerco di parlarle ma non ricevo nessuna risposta.
Solo cerca di tranquillizzarmi.
Subito dopo la vedo chiudere gli occhi  e allarmata chiamo l'agente Alex Danvers del Deo.

Appena l'agente Danvers venne a sapere della situazione si precipitò alla L-corp.

Lena insistette per andare con loro, fino a quando Alex non si arrese.

Pov Lena

Arrivati al Deo misero Supergirl su un lettino e le attaccarono dei fili in tutto il corpo per monitorare i livelli e cosa non andasse.
Dopo quasi 2 ore che mi sembrarono eterne, i livelli tornarono nella norma ed subito dopo mi diedero il permesso di entrare.

Appena la vidi rimasi ferma appoggiata allo stipide della porta.

Mi siedo di fronte a lei, la osservo in tutta la sua bellezza.
Ma poco dopo la vedo agitarsi il battito accelera inizia a dire qualcosa di scollegato che non capisco.

Pov kara

Mi risveglio in questo posto freddo, buio che si vede astento ed a prima vista sembra abbandonato.
Cammino cercando di orientarmi e poter uscire da lì ma sembra un labirinto.

Ad un certo punto mi imbatto in una stanza.
Entro e vedo una persona rannicchiata in un angolino.
Mi avvicino per consolarla visto che sembra stia piangendo.
Dopo qualche minuto alza lentamente la testa e il suo pianto si trasforma in una risata euforica con un sorriso inquietante che farebbe invidia a Joker.

Mi allontano per vedere meglio il suo volto ed appena capisco chi sia mi si giela il sangue.

X: "Non dirmi che hai paura."

K: (Non può essere lei)

Non riesco a rispondere, si avvicina sempre di più fino a che non mi arriva vicinissimo, si avvicina al mio orecchio
X: è colpa tua se kendra non è più qui.

Subito dopo mi scaraventa sul muro, mi alza per la gola.
Cerco di liberarmi dalla sua presa per avere più ossigeno le dico quasi in lacrime non l'ho uccisa.

Pov lena

Si agita ed inizia a piangere poi ad un certo punto dice (non l'ho uccisa) .
Cerco di tranquillizzarla prendendolo la mano e per fortuna funziona.
Solo in quel momento mi torna in mente la lettera che avevo messo nella stasca del cappotto.







Spero vi sia piaciuto.
In questi giorni sto male quindi eccomi qua.
Buona serata.

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