Era una notte buia e tempestosa, e all'improvviso, qualcuno urlò <<GELATIIII!!!!>>
Ma nessuno rispose.
Il tizio riprovò, gridando <<GELLATTIIIIII!!!!!!>>
Ancora nulla.
Allora il tipo si spostò e andò dove la notte era un po' meno buia e meno tempestosa. Diciamo che albeggiava ed era nuvoloso.
Così riprovò, strillando <<GGELLATTYYYY!!!!>>
E comparve allora una figura, in lontananza. Si avvicinava sempre di più, finchè arrivò di fianco all'uomo. Si guardarono intensamente.
L'uno, il fornaio che vendeva gelati, era un uomo sulla quarantina dai capelli bruni, che stavano iniziando a virare al grigio. Però c'erano tutti. Lui trattava bene i suoi capelli.
L'altro tizio, un altro essere umano di sesso maschile, era un baldo giovane serial killer che doveva sbrigare un compito molto importante: uccidere tutte le zanzare in città. Un compito molto difficile ma importantissimo per la salvezza dell'umanità.
Comunque, era di un biondo chiarissimo, con gli occhiali da sole che impedivano di cogliere bene la sua espressione, celata dall'oscuro. Prese un gelato caldo alla polenta perchè aveva freddino, pagò e iniziarono un'amichevole conversazione. Dopo varie ore, era ormai tempo di andare, e i due si salutarono come due vecchi amici.
Non si rividero mai più.- 29 anni dopo -
Girolamo Ravonasola, rettore dell'Università degli Studi di Zirfene, entra nel suo ufficio, ma improvvisamente tutto esplode.
Il suo studio, e tutta l'Università.
Diciamo pure tutta Zirfene.
Tutto esplode.
Ovviamente l'accaduto fece uno scalpore allucinante, di fatto era praticamente impossibile che un'intera città esplodesse così, a caso. Però nessuno muore. Infatti, erano tutti sbalzati via dal vento provocato dall'esplosione. Eh già. Molto convincente, e soprattutto fattibile.
Ci fu un'unica eccezione: Angelico Pollitinao, illustre intellettuale di Zirfene, che nel tempo libero vendeva gelati. Sia come il padre, che come il nonno. Lui non fu sbalzato via dal vento, perchè era intelligente. Il peso della conoscenza fu tale da impedire il suo spostamento.
Ma come fare per l'esplosione?
In un'intervista disse che il potere del gelato, sopito dentro i suoi antenati da millenni, si risvegliò in lui, garantendo poteri straordinari, come salvarlo dal calduccio delle fiamme incendiarie infernali sprigionate della violentissima esplosione fortona. Sì salvò perchè fu ricoperto da un gelato magico che, essendo freddo, bilanciava il calore del fuoco, garantendo la salvezza di Angelico.
Così vinse il premio Nobel per la Pace.
Purtroppo, il potere del gelato tornò dormiente dentro di lui, in attesa del suo ritorno in grande stile, questa volta per sempre.- 5 secondi dopo -
Io, narratore onniscente, onnipotente e onnipresente, racconterò la causa di quell'esplosione. Quasi nessuno riuscì a capirlo, e solo molto tempo dopo (circa 100 milioni di secoli) uno scenziato greco scoprì il mistero.
L'esplosione fu causata da una volpe. Eh già. Una volpe. Il come, beh, mi sembra ovvio. Tutti sanno che le volpi esplodono. Ma non è un'esplosione normale. È come un'energia altissima, con un'area molto estesa, che sprigiona fiamme ardenti che bruciano pure l'acqua. L'ACQUA. L'AQUA PRENDE FUOCO. Ovviamente è sembrata un'esplosione perchè in giro qualcuno aveva lasciato il gas aperto.
Ma non esplodono a caso. Almeno, credo. Di solito lo fanno quando sono in pericolo, o stanno per morire e vogliono vendicarsi sul mondo. Dipende dal carattere della volpe.
Comunque possono sia morire a causa del fuoco, sia no. Dipende dall'intenzione. Se vuole solo difendersi, brucia una città. Se intende morire allora brucia il mondo intero. Intendo questo come "vendicarsi sul mondo". Sull'intero mondo. Letteralmente. Ma non è questo il loro limite. Tra tutte le volpi ce n'è (si scrive così, vero?) una suprema, colei che un giorno tutti la ricorderanno per le sue imprese eroiche. La Volpe Fiammante. Si dice che lei possa infiammare l'intero universo per difesa e l'intera realtà sacrificando sé stessa. Ovviamente tutte le volpi (o quasi) sono capaci di dosare la loro energia. La volpe di Zirfene, no. Era ancora piccola, poverina. Si era spaventata perchè Ravonasola era una persona molto brutta.
Credo di aver detto tutto.
Ah, no. Manca una cosa, forse la più importante di tutte, a dire il vero.
Devo avvertirvi che fa caldo.
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STIVALIADE
MizahPoema leggendario sulla storia degli stivaloni, esseri dall'aspetto ignoto che vagano per l'universo. Primo e ultimo libro di "Storie dello Stivale" (Cover by Samasama)