Capitolo 12

162 11 0
                                    

Anonimo p.o.v.

[qualche ora prima]

Sono ore che cammino in queste strade e non riesco a trovarli. Per quanto sembri piccola come città, Valletta è piuttosto caotica, soprattutto la zona centrale. Non capisco perché siano venuti proprio qui. A questo punto era meglio se rimanevano a Seul, di sicuro è più bella come città. Qui ci sono solo vecchi edifici e anziani che ti osservano male.

Prendo il telefono dalla tasca dei pantaloni e scorro il feed di Twitter in caso avessero scritto qualcosa, ma come da immaginarsi l'ultimo post risale alla scorsa settimana. È abbastanza ovvio del perché non postino foto, se qualcuno sa che sono qui sarebbero assaliti dalle fan. Dopo una ventina di minuti arrivo in un giardino, ho camminato troppo quindi decido di sedermi su una panchina. Mi guardo intorno quando i miei occhi si soffermano su una coppia in lontananza; trovando il ragazzo fin troppo familiare mi avvicino. A pochi metri da me si trova Jimin insieme ad una ragazza "bingo" sussurro, prendo il telefono e apro la fotocamera pronto a scattare la foto, quando punto l'obiettivo su di loro Jimin si avvicina di più a lei, è perfetto. Scatto la foto per poi controllarla e allontanarmi dalla scena "questo sarà divertente".

Emma p.o.v.

Entriamo in casa e una volta posato lo zainetto vicino all'entrata, mi dirigo nella mia camera "non così in fretta" la voce di Hanna risuona cupa dentro le quattro mura, facendomi sedere sul divano dove ha già preso posto Alice. "Adesso con calma ci spieghi tutto" "cosa dovrei spiegarvi?!" dico guardandole negli occhi "non è il momento di scherzare, dicci per quale motivo ci hai mentito" parla Ali guardandomi dritta negli occhi. Non so per quale motivo, ma non riesco a dire niente e per questo mi sento una stupida. "Emma" parla Hanna mettendomi una mano sulla spalla proprio come ha fatto Jimin in precedenza "lo sai che puoi dirci tutto, in fondo non è successo nulla di grave, ma vorremmo sapere il perché delle tue azioni". Aiuto sono bipolari.

Prendo un bel respiro prima di iniziare a spiegare "intanto l'ultima volta che ci siamo viste è stato allo stand per i tatuaggi all'henné...quando ha finito il tatuaggio ho notato la vostra assenza e quindi ho deciso di fare un giro con lui. Non mi ero accorta di quanto tempo fosse passato, fino a quando non ho ricevuto la tua chiamata per cenare insieme. Non sapevo cosa dirti, di sicuro eravate riuscite a scollarvi Jungkook subito, mentre io ero da più di due ore in compagnia di Jimin, mi sembrava cattivo dirvi che ero ancora con lui quando magari potevo contattarvi e riunirci, così ho mentito".

Sento i loro sguardi su di me, ma nessuna delle due pronuncia parola "ok questo lo capisco, ma perché hai detto che stavi dormendo quando eri semplicemente in giro con lui, non ti avremo uccisa per una cosa come questa" finisce con una piccola risata Alice abbandonando quello stato di delusione nei miei confronti. "Mi avete scritto nel momento meno adatto" dico incrociando le braccia al petto e appoggiando la schiena sul divano "cosa intendi?" "ecco...Jimin, lui ha tentato di baciarmi" cala il silenzio nella stanza, non è un buon segno.

Dopo qualche secondo le mie due amiche iniziano a gridare come delle pazze "oddio non ci credo" esclama la riccia "ero sicura che sarebbe successo, allora aveva ragione" urla la bionda "aspetta! Chi aveva ragione?" domando dubbiosa, Alice si blocca di colpo e si scambia degli sguardi con l'altra prima di dire "Hanna aveva ragione, non ricordi" parla con tono nervoso "oggi pomeriggio aveva detto che c'era qualcosa fra voi due" cerco di ricordare la conversazione avuta in giornata e una volta rammentato il ricordo annuisco semplicemente.

"Ora ci devi raccontare TUTTO nei minimi dettagli. Prima cosa, bacia bene?" domanda subito Ali, ma non faccio in tempo a risponderle che lo fa la riccia al mio posto "ma non l'hai ascoltata? Ha detto che si sono quasi baciati, significa che lo ha respinto" dichiara lei "oh, ma allora non è successo niente" dice quasi annoiata dalla piega che ha preso la mia serata "è stato meglio così" affermo subito "in fondo viviamo in posti diversi e poi lui è famoso" "sono d'accordo con la tua decisione, è stata la migliore" esprime il suo parere Hanna per poi continuare "ma alla fine è estate, le cotte estive esistono per una ragione, io lo avrei baciato". A quelle parole torno in posizione eretta guardando la mia amica alzarsi e andare nella sua camera, sposto la mia attenzione sulla bionda "passare troppo tempo con te non le fa bene".

𝑯𝒐𝒍𝒊𝒅𝒂𝒚 || 𝒑𝒋𝒎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora