𝑯𝒐𝒍𝒊𝒅𝒂𝒚 || 𝒑𝒋𝒎

Capitolo 14

Emma p.o.v.

[il pomeriggio]

Afferro la crema solare che avevo lasciato in camera mia per poi raggiungere in terrazzo le mie amiche. "Tieni" dico passando la crema ad Alice "è proprio rilassante, è incredibile che siano già passati quattro giorni" parla lei spalmandosi la crema "vorrei rimanere qui per sempre, non voglio tornare a casa" questa volta a parlare è Hanna "questo è il brutto delle vacanze, hanno una fine". Quelle parole mi fanno allontanare dalla loro conversazione, è vero questo è solo un viaggio organizzato per festeggiare l'addio al liceo e tutto quello che stiamo facendo dalla prossima settimana sarà solo un ricordo. "Emma" "mmh" mi rivolgo alla bionda "ti ho chiesto se ti serve la crema" "oh si scusa, mi ero distratta" "come sempre..." borbotta divertita la terza.

Continuiamo a prendere il sole, chi guardando sul proprio telefono, chi leggendo un buon libro fino a quando non sentiamo un clacson suonare. Mi affaccio dalla terrazza e vedo Jin scendere da una delle due auto e guardare in su "Ragazze preparatevi, venite con noi in campeggio" "cosa?!" chiede confusa Hanna guardando il ragazzo "dai sbrigatevi noi andiamo, vi aspettano Hoseok, Jimin e Jungkook nell'altra auto per aiutarli con la spesa, seguiteli per le indicazioni". Detto questo torna nell'auto lasciandoci con uno sguardo stordito.

In tempo record riusciamo a prepararci ed entrare in macchina, strano perché di solito Alice ci mette un vita per scegliere un vestito.

Abbiamo chiesto poi ad Hoseok delle tende o sacchi a pelo e lui ci ha riferito che hanno tutto loro, anche una tenda per noi addirittura. "Ok segui Hobi" Hanna seduta vicino a me indica il mezzo davanti a noi "da quando in qua lo chiami Hobi?!" chiedo stranita "è più semplice da pronunciare" si giustifica lei ridendo e detto questo partiamo alla ricerca del supermarket più vicino.

Un quarto d'ora dopo scendiamo dalla macchina appena parcheggiata ed entriamo. Mi sono accorta più di una volta dello sguardo di Jimin puntato su di me, ma sto cercando di non guardarlo più del dovuto...se ci trovassimo per più di cinque minuti da soli potrei perdere quel briciolo di sanità mentale che mi è rimasta e baciarlo. "Ok ci dividiamo così facciamo prima? Almeno potete essere ripresi con tranquillità" affermo, così noi ragazze andiamo alla ricerca della carne, mentre loro delle bibite alcoliche e non.

Jimin p.o.v.

"Hyung ho preso la birra" urla Jungkook, fortuna che qua dentro ci siamo solo noi e il tipo alla cassa. Il più piccolo appoggia le bibite nel carrello e continuiamo il giro. Non so cosa sia successo in pochi secondi, perché stavo guardando Emma piegarsi per prendere dei dolcetti, ma Jungkook ha iniziato a ballare come una foca con degli spasmi in mezzo al corridoio delle merendine e Hoseok sta cantando malissimo con delle banane in mano, agitandole.

Scoppio a ridere piegandomi in due non riuscendo poi a vedere niente e cerco di calmarmi, ma i ragazzi non la smettono di fare gli idioti "ok adesso facciamo i seri e finiamo di prendere le ultime cose" trattengo una risata alla vista di Hoseok serissimo con un sacchetto di plastica in testa appoggiato da Kookie di nascosto e ancora la banana in mano. Mi guarda confuso e gli faccio una foto ricordo, mostrandogliela poi con le lacrime agli occhi "Jungkook dove sei? Adesso ti meno!" urla correndo alla ricerca dell'altro.

Intanto che i due si rincorrono per il supermarket con le ragazze in un angolo spaventate dall'ira di Hoseok, io mi affretto a prendere dell'altra frutta dal bancone, quando per sbaglio un'altra mano prende la mia stessa mela "oh scusami, le avrei prese io" afferma Emma rossa in viso "n-no va bene prendile tu" sussurro io inchinandomi, penso di essere più rosso io ora. Emma in poco tempo mi ha stravolto, è la prima ragazza che mi guarda non per la fama, ma per quello che sono veramente: un semplice ragazzo come tutti gli altri.

Non riesco a non guardarla, mi costa ammetterlo ma è davvero carina con quei capelli davanti agli occhi e quelle labbra...quanto vorrei poterle assaporare almeno una volta. Ma per mia sfortuna devo risvegliarmi dai miei pensieri prima che diventino sempre meno casti e seguire gli altri alle macchine.