Jimin p.o.v.
Varco la soglia della sala riunioni ritrovandomi davanti il Ceo e il leader del mio gruppo. Questa stanza non mi è nuova, ma durante la nostra assenza l'hanno arredata diversamente; Il lungo tavolo di vetro è ora posto in mezzo, vari scaffali si trovano sulla sinistra in un angolo della stanza per non dare fastidio. Mi inchino educatamente, cercando di rimanere impassibile e non farmi prendere dall'ansia che mi sta attanagliando.
La testa mi pulsa dal ritorno del viaggio e il dolore si è intensificato allo scoprire che la riunione si sarebbe svolta poche ore dopo essere arrivati a Seoul.
Namjoon hyung mi sorride tristemente, non volendo ritrovarsi in questa situazione...lo capisco. Hitman Bang mi fa cenno di sedermi nell'unica sedia disponibile, molto vicina a lui. Bene, voglio sotterrarmi vivo. Lentamente vado nella mia postazione, con le mani che tremano mentre mi avvicino sempre di più. Strofino i palmi sui jeans attillati e mi siedo.
"Possiamo iniziare?" si guarda intorno e annuisce più a se stesso, contando mentalmente i presenti. "Bene ora che siamo tutti, vorrei parlare di ciò che è successo durane Bon Voyage 3 a Malta" deglutisco abbassando lo sguardo sul tavolo. Il capo racconta nei minimi dettagli la storia della foto scattata di nascosto da un anonimo e delle mie stronzate, sentendo dire queste parole dal mio capo mi sento più in colpa di quello che sono già. Dal nervosismo mi passo le mani tra i capelli, pronto al peggio "avete per caso scoperto chi è che ha scattato la foto quella sera? Una sasaeng?" chiede il mio amico preoccupato quanto me.
Un membro del team si alza schiarendo la voce subito dopo, per poi rivelare l'identità dell'anonimo "si tratta di Yong-ho, un ragazzo della tua stessa età che ha fatto il provino con te prima di entrare nei BTS" mi acciglio, non ricordo questo tizio. Un uomo dello staff mi porge i fascicoli del 2013 dei trainee, dove il volto di questo ragazzo è presente tra tutti noi.
"Ho capito" parlo a bassa voce, ora che ho visto la foto mi ritornano in mente dei ricordi condivisi con questa persona. Ci allenavamo e provavamo insieme, era davvero bravo nel cantare e ballare. Mi ricordo anche che si era congratulato con me per essere entrato a far parte di questo gruppo ormai emergente. "Ma dai e perché avrebbe fatto una cosa del genere?" domanda il leader leggermente irritato.
Secondo il capo, Yong-ho era ed è accecato dall'invidia nei miei confronti perché io quell'anno sono riuscito a farcela e lui no, eppure quel giorno mi era sembrato tranquillo.
"Ma qualcuno ci ha parlato per farlo ragionare? Potrebbe divulgare tranquillamente la foto quando meno ce lo aspettiamo" sussurra la parte finale Nam hyung preso dall'ansia. "Potete stare tranquilli. Ci è voluto un po', ma state sicuri che non aprirà bocca" un sorriso beffardo compare sul volto di Hitman Bang. Il più grande si permette di fare un'ultima domanda, chiedendo la tecnica per farlo tacere. "All'inizio non voleva, era davvero arrabbiato, però lo abbiamo convinto con una bella somma di won e un posto assicurato come trainee in un'altra agenzia" non è una cosa giusta da fare, ma se questo è l'unico modo per continuare a vivere sereni, mi va bene.
"Jimin" punto lo sguardo sul capo, che mi sta osservando severo dall'alto. Di scatto mi alzo, inchinandomi e non volendo tirarmi su "non hai niente da dire al riguardo?" "v-volevo scusarmi per tutto quanto" mi blocco mandando giù il groppo in gola, non sapendo cos'altro aggiungere.
Il capo sposta il peso sull'altra gamba, sospirando "cosa ne sarà del gruppo?" parla il più grande per me e lo ringrazio mentalmente. "Allora, all'inizio pensavamo di togliere il tuo contratto" mi si blocca il respiro e a tentoni cerco di riprendere fiato "ma ragionandoci meglio, abbiamo pensato sia più opportuno darti una punizione" la mia mano finisce sul petto, vicino al cuore, probabilmente ho perso un battito. "C-che punizione? In cosa consiste?" chiedo titubante.
Mi viene spiegato che per un periodo di tempo non potrò allenarmi con gli altri e di conseguenza non parteciperò ai concerti previsti nel mese a venire. Non poter ballare, cantare e stare a contatto con i fan insieme ai miei amici mi dispiace, però se devo farlo pur di non essere licenziato va più che bene.
"Prenditi questo periodo per riflettere e non farmi pentire della mia scelta" lo ringrazio più volte con le lacrime agli occhi e abbraccio il mio leader che mi accarezza la schiena per confortarmi.
Prima di uscire, il capo mi blocca per dirmi un'ultima cosa "senti Jimin, capisco perfettamente che alla tua età vorresti essere più libero e avere una relazione, ma cerca di non farti vedere in situazioni scomode" mi sorride in modo sincero, dandomi una pacca sulla spalla e facendomi uscire successivamente dalla stanza.
[due settimane dopo]
Jimin p.o.v.
Il palco scenico è gremito di persone, un via vai di gente che da una parte all'altra trasportano oggetti e danno ordini a destra e a sinistra.
Domani ci sarà il primo concerto dopo un'assenza di parecchie settimane. Il Ceo ha voluto darci più tempo per prepararci, dato che poco tempo prima abbiamo avuto Bon Voyage 3. Hoseok hyung si sta scaldando per prepararsi alla prima prova di questa giornata del suo singolo Airplane, mentre gli altri sono chi dietro le quinte e chi come SUGA che dorme lontano da tutti. Scruto dall'alto un posticino carino per guardare l'esibizione da sotto il grande palco e dopo averlo trovato, mi accomodo sorridendo al mio amico.
"Hobi quando sei pronto faccio partire la musica" lui annuisce, un pollice alzato per confermare che tutto è apposto. Lo guardo incantato quando inizia a ballare e cantare senza sbagliare una virgola. Di solito qualche problema nelle prove c'è sempre, invece questa volta è andato tutto bene.
Dalle quinte esce Kookie, che quando mi vede gli si illuminano gli occhi e mi raggiunge sedendosi accanto "com'è andata ad Hobi?" "un po' di rispetto ragazzino, è più grande di te" lo sfotto, sorridendo un secondo dopo "scusa, non ci ho fatto caso" si incurva nascondendo il viso tra i folti capelli, dovrebbe tagliarli. "Scherzavo Kook" gli scuoto i capelli amichevolmente e ridiamo.
"Hey hyung" rido tra me e me, si è ricordato stavolta "dimmi" "senti, mi dispiace che tu domani non possa stare sul palco con noi" sussurra abbattuto, facendo il labbruccio "lo so, dispiace anche a me, almeno potrò rimanere con voi" continuo "questo è l'importante" dico infine, lasciando un sospiro "ti voglio bene, adesso torno di la che tocca a me" lo saluto e ritorno a guardare il palco davanti a me.
Quest'ultimo periodo è stato difficile, i ragazzi ogni giorno andavano a provare per diverse ore, io invece potevo solamente guardarli e dargli qualche dritta, a volte per passare il tempo aiutavo a pulire e sistemavo il dormitorio. Fortunatamente Bang PD mi ha concesso di andare in palestra, così metà giornata la passavo lì.
Ora però sono arrivati i giorni peggiori. Sono sicuro che durante il concerto mi sentirò ancora più male, perché non poter stare a contatto con i fan sarà difficile per me, soprattutto quando si chiederanno dove io mi trovi...speriamo che possano farmi vedere qualche volta, giusto per non allarmarle.
"Ok, seguendo la scaletta dovrebbe cantare Jimin. Bene passiamo al prossimo, Jin!" il sorriso mi svanisce dopo le parole pronunciate dallo staff. Devo farci l'abitudine, li sentirò dire queste cose per altri quattro concerti.
NOTA DELLE AUTRICI:
-Yong-ho è frutto della nostra immaginazione-

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𝑯𝒐𝒍𝒊𝒅𝒂𝒚 || 𝒑𝒋𝒎
FanficDopo aver affrontato l'esame di maturità e scelta la meta del viaggio per concludere il loro ciclo di studi, chi poteva immaginare che incontrassero proprio il loro gruppo preferito del liceo? 𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 è 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒂 𝒔𝒄𝒓𝒊𝒕𝒕𝒂 𝒏...