"Hai preso tutto?" "si mamma, è la terza volta che me lo chiedi" dico sorridendole "scusa è che non hai mai fatto un viaggio all'estero con le tue amiche" ammette con leggera preoccupazione "stai tranquilla, ormai sai com'è il nostro gruppo, non faremo niente di strano" "mi fido, quando arrivi chiamami. Ci vediamo la settimana prossima". Mi da un bacio sulla guancia per salutarmi e corro dentro l'aeroporto affiancando le altre.
"Raga, sapete da che parte dobbiamo andare per l'imbarco?" chiedo non essendo mai stata in questo aeroporto "seguitemi, sarò la vostra guida" Hanna spalanca le braccia; Finalmente raggiungiamo il gate e saliamo a bordo. "Io prendo il posto vicino al finestrino" grido catturando l'attenzione delle poche persone già sedute. "Io in mezzo visto che è la prima volta che prendo l'aereo" esclama Alice "bene, non mi rimane che il posto vicino al corridoio". Una volta sistemate e saliti tutti, l'aereo decolla.
Dopo un'oretta e mezza atterriamo sull'isola. "Non ci credo che siamo qui e che siamo diplomate" esclamo ancora stordita dal fatto di non dover rimettere più piede in quella scuola "come primo volo non è stato tragico" afferma con sollievo Alice ricevendo un sorriso rassicurante da noi altre. "Andiamo a prendere i nostri bagagli!".
Ci avviciniamo al gruppo che sta aspettando le proprie valige. "E noi che pensavamo non ci venisse nessuno a Malta, guarda quanta gente" si lamenta Hanna. Vedo Alice mettersi sulle punte dei piedi per rintracciare con lo sguardo la sua valigia grigia. "Non penso ti aiuti più di tanto stando in quella posizione" dico indicandola "avviciniamoci sennò non le prenderemo mai".
"Emma ecco la tua" Hanna mi passa la valigia "Ragazze avete anche la mia?" "ancora no Ali" "è strano, quelle del nostro volo sono terminate, non ditemi che l'ho persa, questo viaggio sta iniziando male" sbuffa irritata. "Non essere così triste, voi due andate al punto informazione, rimango io qui in caso la trovassi" "ok va bene".
Continuo a guardare i vari bagagli che passano, ma nessuna traccia di quella della mia amica. Noto un gruppo di persone avvicinarsi a me, devono essere i passeggeri di un altro volo. Alcuni ragazzi afferrano le proprie valige e in quel momento mi si illuminano gli occhi: la valigia di Ali.
Mi affretto a prenderla quando una mano fa lo stesso. "Ehm scusa, questa è la valigia della mia amica" alzo lo sguardo trovandomi davanti un ragazzo alto con spalle larghe e capelli biondi che mi guarda confuso, forse non capendomi. Tenta di dire qualcosa, ma ha qualche difficoltà. In quel momento gli si avvicina un ragazzo, sicuramente un suo amico, al quale inizia a gridare indicando la valigia ancora tra le mie mani. Non mi sono sentita così a disagio in tutta la mia vita. L'altro ragazzo inizia a parlarmi con un inglese decisamente migliore dell'altro.
"Questa valigia è del mio amico" non faccio in tempo a controbattere che un altro ragazzo più basso rispetto agli altri due si avvicina dicendogli qualcosa. Il ragazzo più fluente in inglese mi guarda con fare di scusa e si allontanano.
Hanna&Ali p.o.v.
"Tutte a me capitano" "Ali smettila di lamentarti". Ci avviciniamo al signore che lavora lì quando tre ragazzi corrono tagliandoci la strada "Hey!" grida Alice verso loro che ci guardano per poi girarsi continuando a parlare con l'operatore. "Ma guarda sti cinesi" "Alice non essere offensiva" "ho capito, ma ci faranno perdere solo tempo". Aspettiamo alcuni minuti quando il telefono di Hanna squilla. "Pronto Emma? perfetto, ti raggiungiamo". Riporto lo sguardo sulla mia amica spiegandole che la valigia l'ha trovata Emma.
Raggiungiamo la ragazza che viene avvolta dalle braccia di Alice. "Grazie al cielo! Ho perso dieci anni della mia vita" ridiamo alla disperazione della nostra amica. "Forza andiamo a noleggiare una macchina".

STAI LEGGENDO
𝑯𝒐𝒍𝒊𝒅𝒂𝒚 || 𝒑𝒋𝒎
Fiksyen PeminatDopo aver affrontato l'esame di maturità e scelta la meta del viaggio per concludere il loro ciclo di studi, chi poteva immaginare che incontrassero proprio il loro gruppo preferito del liceo? 𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 è 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒂 𝒔𝒄𝒓𝒊𝒕𝒕𝒂 𝒏...