Nei giorni successivi pensai molto a quello che mi aveva detto Hyunjin. Forse ero io che avevo esagerato?
Lui aveva iniziato a giudicare le mie scelte e ad inquadrare male Mark. E sinceramente non è lui che sceglie i miei amici. Non credo che Mark mi lasci da sola nel bel mezzo di un ballo, o almeno lo spero perché Minso non starà di certo a pensare a me quella sera. E io tutte queste grandi amiche non le ho, purtroppo non mi è mai interessato avere tanti amici.Oggi è mercoledì e sono passati due giorni dalla nostra vittoria 11-2 con i Wolfs. Ricordo ancora il clamore dei nostri ultras riempire lo stadio, l'allenatore a bordo campo che esultava come se non avesse mai avuto tanta gioia e i giocatori a bordo panchina che si buttavano in campo ad abbracciare il resto della squadra. Ce l'avevamo fatta.
E quindi, come promesso dal preside, avremo la doppia festa, che avverrà questa sera. È una festa più ristretta rispetto al ballo della scuola, ci sono giocatori, cheerleader, i vari membri dei club e i rappresentanti di classe e d'istituto.
Io mi stavo finendo di truccare e avevo scelto di indossare un tubino rosso di velluto con le maniche a tre quarti e un bel paio di tacchi neri. Questa volta avevo piegato i miei capelli in delle onde morbide e avevo scelto un rossetto rosso opaco.
Anche questa sera sarei andata alla festa con Mark. Minso sarebbe stata con il suo fidanzato e io, con Hyunjin, dopo le cose che ci siamo detti, non ci sarei mai stata.
L'unico obiettivo che ho questa sera è, per primo di non bere, perché non vorrei combinare qualcosa con Hyunjin di nuovo, e poi di chiarire appunto con quest'ultimo. Mi sento veramente vuota senza di lui. Sono passati solo due giorni e sembra siano passati due anni.
Ogni tanto ci penso, ai baci di quella notte. Me lo ricordo tutto quello che ho sentito dentro di me. Non era poco.
Ogni tanto ci penso, se sia veramente amicizia o qualcosa di più.
Ma non so rispondermi.
Avrei tanto voluto che quella notte non fossi stata ubriaca, magari avrei capito ciò che provo realmente per lui.
Il campanello di casa mia mi distrae dai miei pensieri. È arrivato Mark. Scendo le scale e lo raggiungo fuori la porta, dove lo trovo tutto agghindato con la camicia bianca.
«Ma come siamo belli oggi» dico sorridendo per salutarlo.
«Sei bellissima anche tu» risponde lui mentre mi squadra dalla testa ai piedi.
Parliamo un po' e dopodiché entriamo nella sua Jaguar, nuova di zecca.
Velocemente andiamo verso la nostra scuola e dopo una decina di minuti siamo già dentro.
Quando entriamo, le luci sono basse ed è tutto allestito, con il bar degli alcolici in fondo alla sala.
Sono già tutti lì e subito Minso mi viene incontro e mi saluta con due baci sulla guancia.
«Qualcuno è parecchio gelosetto stasera» mi dice Minso all'orecchio.
Subito capisco di chi si tratta e butto uno sguardo su Hyunjin, che in effetti sta guardando il ragazzo al mio fianco come se fosse un criminale.
Lo lascio fare e mentre la mia migliore amica torna dal suo fidanzato, io vado con Mark a prendere qualcosa da bere.
Sì, mi ero ripromessa di non farlo ma pazienza, cosa vorrà mai essere un bicchiere.In tutto ciò Mark aveva iniziato a bere di tutto e di più. Si faceva portare dal barista una serie di bicchieri di liquore, giusto per vedere quale fosse il più buono, e poi iniziò a fare una serie di shottini con quello scelto. Roba da pazzi, ma stava reggendo molto bene tutto quell'alcool.
Io ho cercato di prendere Mark da parte per dirgli di darsi una calmata, ma lui mi ripeteva:
«Soyeon, fidati. Andrà tutto bene».
Accanto a lui c'era una serie di ragazzi che lo incitavano a bere, tra cui Hyunjin. Questo gli iniziava a dire cose come: «Allora non ci arrivi a 10? e a 15?» solo per stuzzicarlo.
Quando capii che il motivo per cui Mark continuava era lui, mi alzai, parecchio incazzata, e trascinai per il braccio Hyunjin fino ad un angolo.
«Si può sapere che vuoi da lui? Ti da' fastidio la sua presenza, mi sbaglio?» gli urlo spingendolo al muro.
«Allora cel'ho fatta a farti incazzare» dice con un ghigno sul viso spingendomi lontana da lui.
«Potevi benissimo evitare. Mark è a poco dal vomitare per terra» dico cercando di fargli capire quanto è idiota.
«Almeno si leva di torno e noi due possiamo finalmente stare insieme» risponde a tono.
Io non rispondo, ma continuo a guardarlo negli occhi, sperando che anche inizi a parlare per primo.
«Allora, non so se te ne sei resa conto, ma abbiamo smesso di parlare per una cazzata» mi guarda.
«Ti chiedo scusa se ho invitato Yoora al posto tuo, ma c'è un motivo» continua poi dopo alcuni attimi di silenzio.
«Io volevo invitarti ma ero sicuro che mi avresti rifiutato al cento per cento. Perché alla fine per te io sono solo un amico, e per quella volta in discoteca, beh, tu eri ubriaca» dice con una voce profonda.
Se lo ricorda.
«Eri ubriaco anche tu, ci stavamo divertendo e basta, nulla di che» rispondo cercando di chiudere questo fatto. Anche se in realtà me lo ricordo perfettamente tutto quello che ho provato per lui.
«Soyeon... io non ero ubriaco. Quello che ho fatto era tutto voluto, e sentito» mi rivela, facendo partire una marea di domande nella mia testa.
«Io ero veramente felice quando ti sorridevo, ma poi ho pensato che erano cose provate solo da parte mia. Allora ho lasciato perdere» si ferma, abbassando lo sguardo e prendendo la mia mano.
E come glielo dico ora che sono nella sua stessa situazione?
«Hyunjin,» lui alza gli occhi verso i miei.
«Tutte le cose che volevi tu, le volevo anche io. Io ho provato dei sentimenti forti con te e per questo non mi sono tirata indietro. Quando mi hai baciata, ragionavo. Non era di certo l'alcool a tenerci vicini. E si vedeva» stavo gettando tutto fuori di me per liberarmi di questo peso.
«Sicura che quello che dici è vero? No perché ora come ora non ci credo» dice lui guardandomi negli occhi.
Eh?
Di colpo le sue labbra afferrarrono le mie e dentro di me partì letteralmente il putiferio. Quelle famose farfalle che sentivo nello stomaco battevano le ali così forte, che il viso mi si tingeva di rosso.
Anche lui aveva le guance rosee e nel mentre le sue labbra si muovevano lentamente con le mie stringendo le mie spalle tra le sue mani.
Quella che era una semplice stretta divenne un qualcosa di molto più grande: le mie braccia si allungarono sulle sue spalle e lui spostò le sue dietro la mia schiena, avvolgendomi al suo corpo.
La tensione che ci portavamo dietro da giorni si sciolse completamente da generare un lungo bacio, di quelli che ti mozzano il fiato.
«Mi sei mancata Soyeon» disse con il fiato corto quando si staccò per riprendere aria.
Io sorrisi e cominciai ad accarezzargli una guancia, passandoci il pollice sopra, mentre mantenevo il contatto visivo.
Insieme a lui, anche i suoi occhi sorridevano e io mi c'ero persa.
Ne ero completamente innamorata.
Lui notò l'evidenza della cosa e mi prese per i fianchi facendomi girare con le spalle al muro.«Cazzo se mi sei mancata, ma proprio tanto».
E rifinimmo come l'ultima volta.
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𝒂𝒊𝒓𝒑𝒍𝒂𝒏𝒆 𝒎𝒐𝒅𝒆 ;; hwang hyunjin
Fanfiction| 20190802 | AIRPLANE MODE. Posò la sua mano dietro il mio collo e si fiondò sulle mie labbra, cercandole con passione. Inizialmente non seppi cosa fare, poiché lui era probabilmente ubriaco. Eppure non si sa per quale assurdo motivo ricambiai quel...