disclaimer: questo capitolo è parallelo al cap.39 di [ drip ;; jay enhypen ] . mi rendo conto che questa storia ha un finale poco accurato, vi invito a leggere le spiegazioni nel capitolo indicato sopra. in caso foste interessate a sapere la vicenda completa, la trovate sul mio profilo. xoxo
Questa sera ci sarebbe stato l'attesissimo ballo, e io ero molto ma molto gasata per questo. Nonostante tutti i fatti successi tra me e Hyunjin, io sarei andata lo stesso con Mark e Hyunjin con Yoora. Perché i patti sono patti e noi siamo coerenti con noi stessi.
Questa sera avrei indossato un lungo vestito nero di raso con alcuni punti luce sul corpetto. Lo scollo era a cuore e non aveva spalline, infatti avrei indossato una pelliccia per stare all'esterno. Avevo già fatto i capelli, ovvero dei boccoli raccolti in una mezza coda morbida, mentre il trucco non era molto lavorato, ero rimasta sul nude.
Quindi ero prontissima e stavo aspettando che Mark mi venisse a prendere, soltanto che molti pensieri mi tenevano distratta.
Era risuccesso con Hyunjin, e non ne avevamo più parlato, ma mi sembra ben chiaro quello che provo per lui. Stasera, in un motivo o nell'altro, mi sarei confessata a lui.
E lo avrei fatto sul serio.Mark mi chiamò al telefono e mi disse di scendere. Così feci ed uscii di casa ed entrai nella sua solita auto nera opaca.
«Quindi? Con lui?» disse il ragazzo dopo esserci salutati. Ormai lo sapeva anche lui della mia cotta per Hyunjin.
«Stasera si vedrà» risposi sorridendo speranzosa.
«Se ti fa qualcosa non esitare a dirmelo, ci penso io a quel duemila» mi rassicurò mentre girava le chiavi del motore.
«Ma dai, sei solo un anno più grande» risi divertita.
«Anche un annetto fa la differenza» mi diede una pacca sulla spalla ridendo anche lui alla sua medesima frase.
In pochi minuti eravamo davanti il portone della scuola e presentammo i nostri inviti alle ragazze all'entrata.
Ci fecero passare e mentre camminavamo verso la grande palestra, Mark avvolse il suo braccio attorno alla mia vita, stringendomi a sè.
La sala era già piena e la musica era altissima, gli studenti erano divisi in due gruppi: uno a ballare al centro e uno al tavolo del ponch, che man mano stava già finendo.
Mark, al contrario di quello che mi aveva detto Hyunjin, rimase tutta la serata a ballare e a cantare con me. Quello che invece non si fece più vedere ed era quasi mezzanotte, fu appunto Hyunjin. Nè lui nè Yoora si vedevano all'orizzonte e a me giustamente venne da pensare male.
Proprio mentre stavo ballando tranquillamente con Mark, un ragazzo sussurrò al suo orecchio "me la presti per un po'?" e il mio accompagnatore alzò le mani e ci lasciò da soli.
Adesso eravamo solo io e lui.
Lui era bellissimo, più del solito. Era vestito elegantemente e i suoi capelli non erano più scompigliati come quando veniva a scuola. Mi piacevano più in quel modo in realtà, ma vedere questo suo lato mi piacque veramente tanto. I lineamenti del suo viso erano ancora più a risalto sotto le luci dei riflettori e le mie narici erano inebriate dal suo buonissimo profumo.
Stare accanto a lui era come il paradiso.
«Come mai tutto questo tempo?» gli chiesi curiosa.
«Nulla di che, uno strano ragazzo mi ha trattenuto qui fuori. Aveva un'aria un po' losca ma sono riuscito a staccarmelo di dosso» mi rispose dandoci poco peso.
«Aspetta qui» disse poi allontanandosi e andando verso il DJ, Baekhyun.
Quando tornò partì una musica lenta e romantica. Mi prese le braccia e le posò dietro il suo collo mentre lui mi avvicinava sempre di più al suo petto. Iniziammo a muoverci lentamente e io posai il capo sulla sua spalla, rilassandomi completamente.
«Sei stato tu?» chiesi sapendo già la risposta. Era ovvio che l'avesse consigliata lui tale canzone al DJ.
«Chi sennò?» mi rispose accarezzandomi i capelli e poi scendendo alle mie guance, rosse per l'imbarazzo.
Alzai il capo ed iniziai a guardarlo negli occhi, ammirando ogni suo minimo particolare, dal neo sotto l'occhio alle labbra rosee e carnose che aveva.
Lui subito notò quanto ero presa dai suoi modi di fare e dai suoi tratti unici. Si avvicinò al mio viso, senza rompere il contatto visivo, e mi diede un piccolo e adorabile bacio sulle labbra.
Quando ci staccammo iniziammo a ridere come due stupidi, perché questa volta non c'era nessuna scusa, nè dell'alcool nè di qualunque altra cosa.
Fu un bacio vero, onesto, e voluto da entrambi.
E fu seguito da un secondo,
e anche da un terzo.Quindi il ragazzo mi prese per mano e mi portò fuori, al chiaro di luna. Eravamo seduti su una panchina, completamente da soli, senza nessuna musica techno che ci rimbombava nelle orecchie o gente che ci spintonava per passare. Insomma, solo io e lui, nella più vera pace.
«Sei bellissima» disse lui dopo alcuni minuti di silenzio.
Io non seppi rispondere, ero totalmente agitata e non sapevo se dirgli ora quello che provavo per lui o rimandare a dopo.
«Hyunjin, devo dirti una cosa» dissi sicura di me dopo essermi decisa.
«E no, c'è prima una cosa che devo dirti io» mi prese per i polsi e mi fece girare verso di lui mentre si spostava per sedersi più vicino a me.
«Allora, Soyeon. Apri bene le orecchie perché non so se riuscirò a dirtelo di nuovo...» disse un po' preoccupato e ansioso, trasmettendo questa agitazione anche a me.
«Ti amo» disse finalmente senza neanche darmi tempo di rispondere. Aveva già afferrato le mie labbra e io le sue, dando spazio ad un bacio che più che passionale era bisognoso.
In quel momento necessitavamo l'uno dell'altro, e ad illuminarci c'erano solo i raggi di luna. Attorno a noi era tutto silenzioso, si sentivano solo i nostri schiocchi di lingua e le nostre labbra che combattevano ardemente ogni volta.Quella sera, eravamo una cosa unica, un qualcosa di grande.
Chissà chi saremmo stati se non ci fossimo mai conosciuti.
Chissà se saremmo mai stati così tanto felici di nuovo.
Si dice tanto:
Carpe diem.E noi due l'avevamo colto l'attimo, ma forse se lo avessimo colto un po' prima la nostra felicità sarebbe durata un po' di più.
Perché a rovinarci la serata e a distruggerci completamente venne qualcuno.
Qualcuno con una pistola.
Carica di proiettili.
Proiettili che si presero la vita dell'unica persona che avrei voluto al mio fianco per il resto dei miei giorni.
Proiettili che uccisero Hwang Hyunjin.
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𝒂𝒊𝒓𝒑𝒍𝒂𝒏𝒆 𝒎𝒐𝒅𝒆 ;; hwang hyunjin
Fanfic| 20190802 | AIRPLANE MODE. Posò la sua mano dietro il mio collo e si fiondò sulle mie labbra, cercandole con passione. Inizialmente non seppi cosa fare, poiché lui era probabilmente ubriaco. Eppure non si sa per quale assurdo motivo ricambiai quel...