f i v e

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Mi svegliai con un fortissimo giramento di testa e una strana sensazione di calore su di me.
Inoltre la sveglia stava continuando a suonare e quindi la spensi subito.

Avevo qualcosa di caldo e pesante sul ventre. Ah sì, sarà sicuramente la borsa dell'acqua calda per il ciclo.

Aspetta, io non ho il ciclo.

Scosto un po' le coperte impaurita e vedo una mano appoggiata dolcemente su di me. Immediatamente mi siedo sul letto per vedere dall'alto la situazione e noto che non sono sola.

Perchè mio padre ha dormito nel mio letto? Tral'altro con il pigiama che più odia al mondo.

Poi mi resi conto, quello non era mio padre. Cercai di ricordare cosa fosse potuto succedere la sera prima ma non mi ricordavo praticamente nulla.

Mi ricordo di essere andata a questa festa e di aver ballato con Minho, il ragazzo che mi piace.

Ma non potevo averlo portato a casa mia, dai. Se fosse così ieri notte eravamo messi entrambi male allora.
Difatti guardai meglio quell'ammasso di coperte e vidi qualche ciuffo corvino che ne usciva fuori.
Avevo dormito con Minho.

Per un istante, andai totalmente in panico e arrossii violentemente al solo pensiero di lui nel mio letto.
Poi però presi un respirone e iniziai a scuoterlo per svegliarlo, dato che dormiva profondamente.

Era peggio di un ghiro, per questo mi alzai dal letto e iniziai a prepararmi, lo avrei svegliato dopo.
Quando entro in bagno apro il getto dell'acqua ed inizio a lavarmi la faccia.
Metto la divisa a malincuore ed esco.

Non appena esco dal bagno vedo il ragazzo di questa notte appoggiato con la schiena sulla testiera del letto, che si sta stropicciando gli occhi.

Appena si leva le mani da quest'ultimi quasi non ci vedo più.

«HWANG HYUNJIN?!»

«Buongiorno fiorellino» dice lui con una faccia che quasi mi viene voglia di strapazzare.

«Come ci sei arrivato qui?» dissi ancora scioccata.

Non me lo ricordo minimamente di averlo visto ieri sera. Fosse stato Minho era più credibile, almeno lui me lo ricordo di esserci stata insieme.

«Eri così ubriaca marcia che sei caduta per terra, ti sei fatta male e mi hai implorato di restare» mi dice lui con un'aria altezzosa.

Qualche frammento di questa notte mi ritorna in mente. Ora ricordo qualcosa in più. Però non pensavo che lui fosse stato così disponibile con me.

Lo sto quasi rivalutando dai.

Però rimane comunque un ricreduto.

«Beh, ti ringrazio allora. Ora preparati che andiamo a scuola» gli dico guardando l'orologio.

«Non ho la divisa e neanche lo zaino quindi passerai a casa mia» dice mettendosi le scarpe del giorno prima e prendendo i suoi vestiti in mano.

Me ne ero quasi scordata. Gli faccio cenno di muoversi e di seguirmi in macchina.

Quando sale ha ancora il pigiama di mio padre e mi trattengo molto per non ridere. Che problemi avevo ieri sera per dargli tale roba?

Hyunjin mi indica la strada di casa sua e parcheggio davanti il suo giardino.

Per entrare c'è un grosso cancello che porta ad una strada battuta che finisce davanti il grande portone di casa.
Prende le chiavi e le gira nella serratura facendomi poi cenno di entrare per prima.

𝒂𝒊𝒓𝒑𝒍𝒂𝒏𝒆 𝒎𝒐𝒅𝒆 ;; hwang hyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora