Era stata un'estate terribile, ma finalmente la scuola iniziava; per la prima volta in vita sua, James Potter non vedeva l'ora di essere ad Hogwarts, lontano dalle preoccupazioni.
Aveva visto mezza Inghilterra passare al di fuori delle spesse lenti che portava, eppure era come se non l'avesse mai vista, come se i suoi occhi fossero rimasti incollati alla loro casa a Godric's Hallow. Quella casa che avevano lasciato vuota da ore.
"Prongs... Prongs???...Ehi Prongs!" la voce dell'amico lo riscosse dai pensieri in cui era immerso "La prossima fermata è la nostra..." James lo fissò, era incredibile vederlo così perfettamente a suo agio. Sirius Orion Black, l'affascinante purosangue traditore della propria oscura famiglia, il bello e bastardo dagli occhi chiari e i capelli di pece, in quel momento era un perfetto babbano.
James si passò una mano sugli occhi castani, facendola poi passare istintivamente tra gli spettinati capelli neri. Quando il treno si fermò, seguì Sirius all'esterno. La stazione di King's Cross apparve loro in tutto il suo caos: centinaia di persone si affollavano lungo i binari, babbani ignari che nascosta ai loro occhi veniva combattuta una guerra... una guerra che da quasi sei anni aveva immerso il mondo magico in uno stagnate stato di terrore.
I due ragazzi si trascinavano dietro i pesanti bauli mentre, attraversando l'intera stazione, si avviavano al binario 9 e ¾.
"James! Sirius!" Quando entrarono nel loro solito scompartimento – quarto vagone, ultimo scomparto - la voce calda di Remus Lupin tradì in parte la sua preoccupazione. I due si resero subito conto delle cicatrici sul volto dell'amico. James si sentì in colpa, probabilmente anche per Remus era stata un'estate terribile. Nelle lettere Lupin aveva scritto di aver un paio di cicatrici in più nella sua collezione, ma queste... probabilmente non aveva voluto preoccuparli più di quanto non fossero già.
"Credevamo che avreste potuto perdere il treno viaggiando come babbani..." disse l'ultimo ragazzo presente, lasciandosi andare in un grosso sorriso. Peter Minus era il più piccolo dei quattro, timido ed impacciato, spesso James e Sirius si erano ritrovati a pensare cosa facesse assieme a loro, ma infondo era un amico fidato, su questo non ci pioveva. Era quell'amico sincero che si farebbe in quattro per tirarti su di morale... cercando di fare perfino cose che le sue normali capacità non permetterebbero.
"Ah... infedeli!" esclamò Sirius gonfiando il petto e buttando in malo modo la giacca sul sedile "Ho studiato babbanologia, io! Vi so smontare e rimontare una moto se è necessario!" In effetti, si trovò a pensare James, era proprio il destino che era toccato alla splendida Harley qualcosa, James non ricordava il nome esatto, che Sirius aveva ricevuto per il suo compleanno dallo zio Alphard... Aveva dovuto ascoltare per ore il suo migliore amico mentre questo gli elencava a menadito tutte le caratteristiche tecniche della moto e gli incantesimi che avrebbe voluto installarci... per James quell'argomento era peggiore dell'aritmanzia... meglio una bella scopa da corsa, accidenti!
"Si, certo..." disse scettico Lupin
"Che intenti, Remus?"
"Oh, smettetela vecchie comari!" sbottò James caricando il suo baule sulla reticella. Gli amici si zittirono all'istante, guardandolo.
"Senti Remus, quest'anno sei il prefetto del 7° corso, giusto?" chiese Potter scrutando la banchina come alla ricerca di qualcuno.
"Si..." rispose l'interessato aiutando Black a sistemare il suo baule.
"Bene, mi accompagneresti al vagone dei prefetti? Ho delle disposizioni dei professori da distribuire..." James sorrise tristemente indicando un pacco di fogli, Remus gli sorrise di rimando. Era così strano pensare che, per i prossimi nove mesi, la disciplina della scuola fosse messa anche nelle mani di James Potter, il più grande casinista che Hogwarts avesse mai visto dai tempi di Merlino... considerando il fatto che la scuola venne fondata molti anni dopo Merlino...

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Salvi per l'ultima volta
Fanfiction"Un'ultima cosa... ciò che abbiamo visto temo sia solo la punta di un immenso iceberg, ci aspettano tempi oscuri, ma non dovete disperare... dovete trovare la luce nell'oscurità... continuate a stare uniti e solidari come avete dimostrato di essere...