Mi risvegliai legata con della corda sia le mani che i piedi e la bocca bendata. Vidi ancora quelle 3 perché una aveva fatto tipo illusione ottica. Decisi di fingermi e notai che non avevo più Tornado. Vidi Percy svenuto e cercai piano piano di svegliarlo senza fare rumore.
Lui mi guardò e balbettò : « La tasca, la tasca... ».
Lui poi svenne di nuovo. Con fatica mi avvicinai alla tasca del suo pantalone e trovai una spada, Vortice.
Vortice? Chi me l'aveva detto? Decisi di concentrarmi su altro.
Usai la spada per slegarmi le mani. Non so come feci ma riuscii a slegarmi i piedi senza utilizzare la spada, forse qualche potere divino. Divino? Ma bho.
Vidi le 3 andarsene e ne approfittai per togliermi la benda dalla bocca e risvegliare gli altri senza avere alcun successo.
Solo Groover riuscí a dirmi: « Nettare in abbondanza! ».
Subito il mio cervello prese il controllo e mi andai a nascondere. Mi ritrovai poi in una cucina e mi diressi verso il frigorifero. Dentro trovai quello che cercavo: nettare!
Presi tutto quello che c'era e con molta cautela ritornai dai miei compagni. Mi finsi dinuovo una morta. In silenzio diedi a Percy poco nettare e non so perché. Sembro risvegliarsi e mi fece l'occhiolino.
« Brava Jhonson! Il nettare é OK! » mi sussurrò e io feci una piccola risata.
Mi stava simpatico quel ragazzo anche se lo conoscevo da poco.
« Che facciamo? » gli sussurrai.
« Vortice » mi rispose e, quando gliela ebbi passata, anche lui si tolse la corda dalle mani.
« Dobbiamo fare gioco di squadra: tu distrai e io attacco! » mi sussurrò.
« Come faccio? » gli chiesi.
« Vola! » affermò.
Senza pensarci mi librai in aria e le 3 se ne accorsero. Percy si lanciò e ne ammazzò una. Le altre due allora sei dimenticarono di me e cominciarono ad attaccarlo. Dopo un po' lui cadde a terra un'altra volta. A quel punto non ci vedi più ed andai lì per ammazzarle. Chiamai Tornado a me e puntai la lama contro Egle.
« Ariet tu non sai chi sei e non sai chi sono loro. É per colpa loro se sei ridotta così, loro ti fanno del male soprattutto lui, quello che si finge tuo fratello » mi disse Egle.
A quelle parole Percy si risvegliò e mi girai verso di lui.
« Come hai potuto?!? » gli disse con rabbia e adesso puntai la lama contro di lui.
Mi scese una lacrima, mi aveva detto che potevo fidarmi di lui e ora scopro questo.
« Siamo dello stesso sangue tu ed io! » mi disse.
Si io mi ricordavo di quella frase, gliel'avevo detta io.
Mi cadde la spada e in quel momento mi sentivo impotente. Intanto gli altri si svegliarono.
« Non posso ammazzarlo, a voi l' onore mia regina! » dissi inchinandomi ad Egle.
Percy non era in grado di far nulla ed Egle stava per ammazzarlo quando io da dietro affondai la lama nel corpo della donna. L' altra incredula si ammazzò da sola.
Dopo caddi a piangere.
« Mi dispiace che solo per un momento ho dubitato di te! » dissi tra le lacrime a Percy.
« Hey Ariet non ti ho mai vista così! Dai non piangere » cercò di consolarmi lui.
« Il fatto é che tu mi hai dato la tua fedeltà ed io non ho ricambiato » risposi ancora piangendo.
Lui mi abbracciò forte.
« Niente può dividerci perché come hai detto tu siamo legati dallo stesso sangue! » mi tranquillizzò.
Lo guardai e lui mi sorrise.
« Fratelli per tutta la vita! » concordai e ci abbracciammo.•AVVISO:
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Mi scuso per l' infinità di tempo che ci ho messo ad aggiornare. Ho deciso di fare capitoli più corti così aggiorno più spesso.
Un grazie speciale a gleggie , é lei che mi ha convinto a continuare la storia.
Infine vi dico che sto scrivendo un' altra storia. Si chiama " Alessia, la stella di Amici ". Chissà che tra voi che leggete non ci sia qualcuno che abbia guardato Amici 14.
Spero ci piaccia la storia,
CIAONE by Ariet02!:D. ★
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La potente semidea
Fiksi PenggemarAriet è una potente semidea, con diverse origini. Ha avuto una vita difficile affrontando varie avventure. Però adesso il Fato le riserva un'oscura profezia e un'ardua impresa.