Mi risveglai con accanto Percy e Tyson mezzo addormentato.
« Che é successo? » chiesi d'istinto.
Percy aveva in mano una pietra blu e del granchio nessuna vista.
« Ho ottenuto la gemma di Poseidone » mi spiegò lui mentre io gli facevo una faccia stana « Ah già tu non te lo ricordi. Ognuno di noi semidei che partecipano a quest'impresa, cioè io, Annabeth, Piper, Leo, Jason, Hazel e Frank, grazie ad un nostro gesto avremmo la gemma che corrisponde al nostro genitore divino. Io uccidendo il granchio ho ottenuto la gemma di Poseidone ».
Teneva veramente orgoglioso in mano quella pietra blu ed ero felice per lui. Non sempre l'ho visto così.
« Aspetta allora l'hai ucciso? » domandai.
Percy annuì e poi parlò: « Tu prima di svenire mi hai detto " il tallone " e poi mi ricordai di ciò che mi avevi raccontato, che Ercole uccise il granchio colpendolo al tallone. Tyson era inerme ed io ci misi un po' a dimenarmi da quella chela. Combattemmo un po', poi lo distrassi e lo colpii al tallone, proprio come mi avevi detto tu ».
« E bravo il mio fratellone !» saltai addosso a Percy. Tyson si sentiva solo e così lo presi e lui si unì al nostro abbraccione di famiglia.
« Ora che facciamo? » domandai dopo essermi sciolta dall'abbraccio.
« Andiamo a prendere quel corallo magico e poi lo riportiamo a Poseidone » rispose Percy.
« Ci sto » dissi convinta anche se dovevo starci per forza, non avevo molta scelta.
Tyson ci guidò nella caverna per vari cunicoli ed eccoci poi in un tunnel chiuso da una porta enorme.
« Tyson non mi dire che é per quella porta il corallo » gli dissi.
Lui annuì dispiaciuto. Il problema non era la porta ma come aprire la porta perché c'era un codice con i numeri come quello delle cassaforti.
« Percy hai un piano? » chiesi.
Lui si divincolò dal problema alzando le mani in segno di arresa dicendo: « La matematica non é il mio forte! ».
Di solito avrei riso ma ora proprio no.
Percy disse: « Gli unici bravi con le serrature sono i figli di Ermes ».
Tyson affermò: « Ariet può, come al campo ».
Percy sembrò avere uno dei suoi rari lampi di genio: « Tyson ha ragione. Non so se te lo ricordi Ariet, probabilmente no ma al campo una sera non si apriva la casa di Poseidone e tu, con i tuoi poteri di Ermes, l'hai aperta ».
« Ma come...? » Percy mi interruppe: « Concentrati! ».
Misi la mano davanti alla serratura e BUM! Si aprì. Percy mi batté il cinque e Tyson esultò.
Davanti a noi si apriva un corridoio senz'acqua (strano visto che bhe siamo sott'acqua) che portava ad un trono con sopra il corallo. Tyson, instintivamente, si buttò verso il corridoio ma toccando una piastrella cadde in un buco.
« Tyson tutto a posto? » urlai.
« Si, Tyson no caduto! » tirai un sospiro di sollievo. Notai la mano di Tyson che si aggrappava al pavimento. É salvo ma pur sempre in pericolo.
« Andiamo » incitai Percy ma lui mi fermò mentre stavo per incamminarmi.
« Ragioniamo -Percy che ragiona, oddio ora svengo ancora- Tyson é caduto in una delle piastrelle ma in quelle prima no... » pensò lui.
« Si si pensa come vuoi intanto io volo... » dissi.
Mi alzai in volo e mi dirissi verso il corallo. A volte dimentico che sono anche figlia di Giove soprattutto in missioni come queste che sono sott'acqua.
Arrivai vicino al trono e atterrai. Provai a prendere il corallo ma qualcosa mi diede una scossa.
« AUH! » urlai.
Percy dal fondo mi gridò: « Ariet tutto a posto? ». Serio Percy? Tutto a posto?!? Non sono domande da fare. É chiaro che non va tutto a posto partendo solo dal fatto di solo quest'impresa, non che non é tutto a posto.
Ignorai Percy e notai una scritta in greco antico sul basso del trono. Mi hanno detto che noi semidei greci abbiamo il cervello impostato sul greco antico e infatti decifrati la scritta:
" Solo il vero e pur figlio del mar in mano terrà la creatur che or si erge qua ".
Capii il motivo della scossa. Sono figlia di Poseidone ma lì dice " il vero e pur figlio del mar " ed io lo sono solo in parte.
Mi girai verso Percy e lo vidi che stava aiutando Tyson. Già Tyson, me ne ero completamente dimenticata. Sono una capra!
Volai verso di loro ma non atterrai.
« Tyson allungami la mano » Percy mi guardò e mi prese per una pazza « Tyson fai come ti ho detto ».
Lui me l'allungò e, con fatica, lo portai volando all'entrata del corridoio. Intanto Percy (non so come abbia fatto, forse per una volta ha veramente usato il cervellino) é arrivato fino al corallo.
« Tyson tu stai qua, io vado da Percy ok? » dissi.
Lui annuì ed io andai da Percy.
« Allora che aspetti? Prendi il corallo no? » lo invogliai.
Lui mi guardò e poi tirò su il corallo. Era così luccicante, semplicemente meraviglioso.
« Sbrighiamoci » disse Percy « Poseidone ci aspetta! »
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La potente semidea
Fiksi PenggemarAriet è una potente semidea, con diverse origini. Ha avuto una vita difficile affrontando varie avventure. Però adesso il Fato le riserva un'oscura profezia e un'ardua impresa.