Julian stava versandosi del caffè quando le porte della sala da pranzo vennero spalancate.
Alzò lo sguardo, incrociando per un istante quello castano di Emma.
Le rivolse un sorriso felice.
Avevano promesso che non si sarebbero più baciati, da quella volta vicino al ruscello.
Era troppo pericoloso, per la maledizione parabatai.
Ma il giovane Blackthorn era lo stesso felice.
Il bacio che si erano scambiati, le parole cariche di significato che si erano detti, l'amore che avevano condiviso era tutto quello che potesse desiderare.
E per il momento non importava se non si sarebbero più potuti baciare.
Perchè l'unica cosa che gli importava in quel momento era che anche Emma provasse ciò che provava lui.
La cosa peggiore che lo aveva afflitto nelle ultime settimane, da quando lei e Mark si erano fidanzati, era che la giovane Carstiars non lo amasse più.
Quel fatto, era una cosa che non sarebbe mai stato in grado di sopportare
Ma ora sapeva che l'amore che lui provava nei suoi confronti era ricambiato, e andava bene così.
Avevano giurato che avrebbero trovato un modo per spezzare la maledizione e Julian avrebbe fatto di tutto per farcela.
Non si era mai sentito così speranzoso.
Ben presto, però, dopo aver ascoltato il racconto di Percy sul suo sogno, dovette cambiare diea.
Percy e Annabeth erano sulla soglia della sala da pranzo, vestiti con armature greche color bronzo.
"Cosa succede?" chiese Will, alzandosi in piedi.
Jem lo imitò.
Charlotte impallidì, posandosi istintivamente una mano sulla pancia sempre più gonfia.
"Mortmain e Luke attaccheranno" spiegò il figlio di Poseidone "questa sera al tramonto"
"È tutta colpa mia" mormorò Tessa accanto a Julian.
"La colpa non è di nessuno" Charlotte prese finalmente la parola "Sapevamo che prima o poi ci sarebbe stato un attacco"
Alzò lo sguardo e lo puntò in quello dei due semidei.
"Ma non sapevamo che Mortamain e Luke fossero alleati"
"È così" disse Annabeth "Percy ha fatto un sogno"
"Un sogno?" Will fece una smorfia "Non possiamo basarci su un sogno!"
Percy lo fulminò con lo sguardo.
"Forse non sai che i sogni che fanno i semidei sono quasi sempre veri" ribattè "sogniamo cose che accadono da un altra parte in quel momento o cose che sono accadute in passato. E io stanotte ho sognato Mortmain e Luke che parlavano nello studio del Magister. Attaccheranno oggi: sta a voi se credermi o no"
"Ti credo" disse Julian, rompendo il silenzio che si era creato.
"Anche io" lo assecondò Emma.
I due Nephilim si alzarono e si scambiarono uno sguardo d'intesa.
"Io ti credo" aggiunse Jem "dobbiamo preparare una resistenza"
Will sospirò.
"D'accordo" lanciò uno sguardo al figlio di Poseidone "dobbiamo andare a prapararci. Il tuo sogno ti ha per caso detto cosa ci attaccherà esattamente?"
"Gli automi di Mortmain, suppongo" s'intromise Tessa "voglio combattere. Sono sicura che anche Sophie vorrà. Ci siamo addestrate abbastanza, siamo pronte"
"No!" gridò Will "Assolutamente no"
"Tessa, non credo sia una buona idea" disse Jem, in tono conciliante.
La mutaforma incrociò le braccia sotto il seno.
"E perchè mai? Perchè sono una donna? Charlotte combatte"
"Lottie, te lo proibisco, sei incinta!" esclamò Henry.
Charlotte si alzò in piedi.
"Ora basta" disse, in un tono che non ammetteva repliche "chiunque sia in condizoni di combattere, combatterà. Ci serve tutto l'aiuto possibile, sappiamo quanto siano infidi gli automi di Mortmain"
"C'è un'altra cosa che dovete sapere" disse Percy "Mortmain e Luke vogliono rapire Annabeth e Tessa"
"Ecco! Tessa, non puoi stare in prima linea. Saresti in pericolo"
Tessa guardò Will con incredibile dolcezza e qualcosa che Julian riconobbe.
C'era qualcosa nei suoi occhi grigi che gli ricordò se stesso quando guardava Emma e sapeva di non poterla avere.
Improvvisamente capì.
Tessa era innamorata di Will, ma era fidanzata con Jem.
"So difendermi, Will, fidati di me. Anche Annabeth è nella mia stessa situazione, ma nessuno le impedisce di combattere. Perchè è così che deve essere. Sappiamo entrambe il fatto nostro e possiamo dare una mano. Non puoi impedirmi di combattere, lo sai. Sai che farò ciò che devo"
Il silenzio calò nella sala dopo il discorso della mutaforma.
Will strinse i pugni ed uscì dalla stanza, senza una sola parola.
Jem guardò Charlotte, che annuì.
Quindi il giovane Carstairs seguì l'amico, mentre il capo dell'Istituto si drizzava sulla schiena.
"D'accordo" disse "prepariamoci alla battaglia"
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Lost Love
FanfictionAmbientato dopo "Eroi dell'Olimpo - Il sangue dell'Olimpo" e "Shadowhunters - Signora della Mezzanotte" Narrami, o Musa, del figlio di Poseidone e della figlia di Atena il terribile fato intrecciato dalle Parche. Raccontami, anzi tempo, il loro viag...