Piccolo imprevisto

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Metto in ordine gli ultimi fogli volanti poi finalmente esco dal mio ufficio, non vedo l'ora di arrivare a casa per farmi un bagno caldo.
Oggi è stata una giornata pesante. Dan insiste per venirmi a prendere ma non voglio che corra alla guida o che rimanga imbottigliato nel traffico dell'ora di punta; perciò prendo l'ultimo autobus della giornata e in pochi minuti sono a casa.
È sabato sera e sono pronta a passare una bella serata romantica con il mio fidanzato.
Mio padre mi manda un messaggio chiedendomi se la prossima domenica io sia libera per la cena in famiglia dove finalmente conoscerò Jennifer.
Purtroppo, questo weekend abbiamo dovuto rimandare perché Jennifer ha fatto doppio turno in ospedale.
"Certo, ci saremo" gli rispondo poi spengo il cellulare e mi infilo nella vasca. Dal mio MP3 passo in rassegna tutte le canzoni e mi fermo su Helium di Sia. La melodia invade i miei pensieri e il vapore dell'acqua calda sulla pelle mi fa rabbrividire, a New York sta facendo più freddo del previsto in questi giorni. Chiudo gli occhi per qualche secondo ascoltando attentamente tutte le parole e non appena li riapro mi trovo davanti il volto sorridente di Dan e sobbalzo per lo spavento. Si sta spogliando.
Tolgo immediatamente le cuffie.
《Mi hai colta di sorpresa, amore》.
《Ti ho chiamata ma non mi sentivi, perciò sono venuto a controllare》risponde, poi si immerge accanto a me.
《Sei venuto a controllare che non mi fossi addormentata nella vasca?》rido.
《Non sarebbe una novità!》.
In effetti no, quando sono molto stanca capita che mi addormenti in qualsiasi posto, anche affollato e incasinato.
《Com'è andata a lavoro? Giornata pesante immagino》.
《Come al solito, stavo scrivendo un articolo sulle cattive abitudini alimentari》spiego. Almeno ho smesso di scrivere pareri sui pinguini!
Lui invece parla di come è andata la sua giornata e non perde tempo per lodare Alex. Lavora in azienda da quattro giorni e già sembra compiere miracoli. Dan sembra molto contento di come sa gestire i clienti; inaspettatamente sul mio volto compare uno stupido sorriso ma che mi tolgo subito.
Sta solo parlando della bravura di Alex, quindi non c'è niente che debba farmi sorridere. Ma non so perché, non avrei mai immaginato Alex in queste vesti, ora invece sembra abbia una specie di talento naturale.
Da adolescente scatenato e ribelle ad adulto responsabile è un bel salto di qualità. In realtà lui è sempre stato molto furbo solo che non sfruttava al massimo le sue qualità.
Dan mi bacia sensualmente la spalla e io ridacchio per il solletico che la barba mi provoca.
Devo smetterla di far intromettere Alex nei miei pensieri.
《Questa devi tagliarla》dico accarezzandogli il volto, lui mi prende la mano e ne bacia il palmo.
《Stasera ho organizzato un incontro con tutti i miei dipendenti, una specie di rinfresco alla Nuova villa, voglio tenere un discorso a proposito dei nuovi arrivati e dei progetti che ho in serbo per quest'anno.
So che sarà tedioso per te, ma per me è importante.
Ceneremo li, perciò non possiamo assolutamente arrivare in ritardo quindi ti consiglio di consultare subito il tuo guardaroba e di scegliere l'abito più adatto》.
Da le direttive.
Mi blocco subito.
I miei programmi per stasera non erano certo di passare la serata in compagnia di persone sconosciute e di provare ad evitare Alex.
Se prima pensavo che non lo avrei più rivisto, adesso mi domando in quante altre occasioni invece ci rincontreremo.
《Pensavo che stasera saremmo stati insieme solo noi due》sbuffo.
《Poi già mi vedo a farmi scattare foto per tutta la sera da una parte all'altra, sfoggiata come fossi un oggetto per farti fare bella figura; non che mi dispiaccia ma sarà una noia mortale!》mi lamento.
Ne sono rimasta leggermente delusa. Pensavo che Dan riuscisse a rimandare i suoi impegni lavorativi per me almeno le prime settimane di convivenza.
Siamo agli inizi della nostra vita insieme e pensavo che avesse voglia di vivere questi momenti da soli.
《Scusa tesoro. Quando torneremo rimedieremo.
Inoltre, ho assunto dei giornalisti per evitare di far lavorare te. Non preoccuparti, abbiamo appena iniziato a condividere la nostra vita, ci sarà tempo per fare tutto quello che vuoi, te lo prometto》dichiara e mi bacia sulla fronte per poi uscire dalla vasca.
Lo seguo cercando di fingere di aver voglia di andare a quell'evento. Per lui è importante farsi vedere in pubblico perciò non posso oppormi, inoltre si tratta del suo lavoro.
《Va bene, ma voglio invitare Lydia, il suo ragazzo è fuori città e di sicuro si starà annoiando a casa da sola, e almeno lei mi farà compagnia in mezzo a quel branco di squali》.
A Dan non sembra dare fastidio perciò mi precipito subito ad avvisarla.
Lei risponde dopo uno squillo.
《Sam, amica mia!》.
In sottofondo sento il volume della TV decisamente troppo alto, sta sicuramente guardando uno di quei programmi di musica in cui dei giovani cantanti devono sfidarsi e sento anche che sta sgranocchiando qualcosa.
《Ciao Lyd, so che te lo dico con poco preavviso ma ti andrebbe di venire alla Nuova villa? Dan ha organizzato...》prima ancora che finisca di parlare la sento saltare euforica sul divano, come se stesse aspettando solo un mio invito.
E comunque, nessuno rifiuterebbe un invito alla Nuova villa, è praticamente il locale più in voga della città, il raduno dei più celebri e aitanti imprenditori e ricconi.
Scoppio a ridere.
《Si, ci sarò》grida. Posso vedere la sua esaltazione anche attraverso il cellulare.
L'avverto di non fare tardi e di indossare il Versace che ha nell'armadio, poi non appena chiudo la chiamata apro il mio armadio.
So che per questi eventi Dan ci tiene che io sia vestita in modo formale ed elegante perciò indosso un vestito rosso fuoco con uno strascico imperlato di minuscoli diamanti targato Gucci, mi è stato regalato da lui in onore della prima volta che presenziai ad uno dei suoi eventi come sua partner. Mi presentò ai dipendenti e il giorno dopo un articolo che parlava della nuova coppia fiammante era in prima pagina sul New York Times.
Una giornalista che viene paparazzata! Era la prima volta che mi succedeva, poi man mano mi sono abituata al mondo della celebrità. Dan ha un nome e una fama, perciò è normale che tutti gli occhi dei paparazzi siano puntati anche su di me.
Come tocco di classe, un coprispalle di seta e una collana con un punto luce.
Purtroppo, non potrò indossare le mie amate converse.
Faccio qualche boccolo ai capelli, metto sugli occhi una sottile riga di eyeliner e del lucido sulle labbra; direi di essere pronta.
《Amore》mi richiama Dan dal piano di sotto.
《Vieni un attimo, voglio farti vedere una cosa》.
Seguita da Jack, scendo le scale a chiocciola fino ad arrivare al salotto dove Dan tiene in mano un pacco targato Prada.
So già cosa vi sia al suo interno. Un paio di tacchi a spillo in pelle luccicanti.
《Oh, sono stupendi. Non dovevi. Devi smetterla di riempirmi di regali costosi, poi sai che sono più semplice di così》.
Al di fuori di questi eventi, continuo ad indossare vestiti assolutamente economici.
《Lo so, ma è un evento speciale e tu sei una persona speciale》.
Mi lascia un bacio.
Io indosso i tacchi che slanciano e risaltano le mie curve e mi sento come una modella sulla passerella.
Jack intanto, mangiucchia la scatola.
《Sei stupenda》si complimenta.
《Ora potresti aiutarmi con questa》. Lui indica la sua cravatta che sistemo per bene e intanto ripete il discorso che dovrà tenere stasera.
《Non hai degli appunti?》.
《No, ho tutto nella mia testa》risponde tronfio.
Lo incoraggio, convinta che come al solito non sbaglierà di una virgola visto quanto è rigoroso.
Lui sorride, amo il suo sorriso perché gli conferisce uno sguardo che sembra sempre quello di un bambino, diverso da quello di Alex che sembrava sempre nascondere qualcosa, era misterioso e quando lo guardavo, sapevo che voleva essere compreso, come se mi parlasse attraverso gli occhi.
Perché sto pensando a lui?
È la serata di Dan e niente deve andare storto.
Afferra le chiavi dell'auto e sfrecciamo attraverso la città.
Sono inspiegabilmente serena, sento come se niente e nessuno potesse rovinarmi questa serata, immagino che andrà tutto per il verso giusto e anche se dovessi incrociare lo sguardo di Alex, mi comporterò normalmente.
Arriviamo alla Nuova villa con un quarto d'ora d'anticipo.
Varchiamo il cancello esterno dove abbiamo già il parcheggio riservato; i vantaggi di essere ricco e rispettabile.
Dan lascia la mancia al valletto di guardia poi entriamo all'interno del locale riservato solo al suo evento, per stasera.
Questo locale è il paradiso di ogni uomo d'affari, è elegante, il cibo è pregiato ed è lontano dal rumore della città.
Ci facciamo spazio fra dei tavoli di vetro azzurro. Al di fuori invece ci sono un paio di gazebo illuminati e nel mezzo fra i due, una statua raffigurante una riproduzione della Venere di milo, che torreggia imponente, e più avanti un gruppo di violinisti. 
Al centro, un'enorme piscina rotonda che per un secondo mi ricorda di quella sera a Los Angeles in cui Alex ubriaco vi aveva fatto il bagno, e quasi scoppio a ridere.
Mi ero ripromessa di non farlo più intromettere nei miei pensieri.
Dan mi prende la mano e insieme ci dirigiamo all'interno dove immantinente ci viene servito dello champagne.
《In cosa consiste il menù?》. 《Foie gras, formaggio al tartufo; niente hamburger e patatine stasera mi spiace》.
Ogni volta che Dan mi porta a questi eventi quasi non tocco cibo, sono piatti troppo elaborati per i miei gusti, per niente sopraffini. Ricordo ancora che la prima volta che andai ad una delle sue cene aziendali, le portate variavano dal caviale alle tartare di salmone.
《Fegato d'anatra? Dimmi che scherzi》.
《Infatti ti ho fatto preparare una bistecca》.
《Hai pensato a tutto!》.
Mi lascia un bacio sullo zigomo.
《Sai che sono scrupoloso》.
Si, anche troppo.
Man mano iniziano ad arrivare i dipendenti e i soci di Dan che salutiamo in modo cerimonioso, uno di loro, saputo della mia presenza, mi ha perfino regalato un gioiello.
《Ti ringrazio Bill, ma non ce n'era bisogno》dice Dan.
《Questo ed altro per la tua donna》.
Si, sono la donna di un uomo d'affari, solo che non voglio sentirmi una sua proprietà. Spesso vengo riconosciuta solo per questo, ma io sono tante altre cose, non solo "la donna di Daniel".
Lui e i soci, iniziano ovviamente a parlare di affari.
《Oggi abbiamo fatto una buona impressione su quel cliente, la prossima volta sono sicuro che ci concederà di avviare i lavori》esprime Dan convinto di sé. Mi piace vederlo così sicuro e so che da ora in poi i suoi discorsi verteranno soprattutto sul lavoro e non voglio disturbarlo, ma nemmeno voglio starmene qui ad ascoltarli, quindi prendo da bere dello champagne e comincio a farmi un giro aspettando l'arrivo di Lydia che spero non tardi molto, anche perché altrimenti dovremo iniziare la cena senza di lei.
Tanti dipendenti dell'azienda con le rispettive mogli, si presentano o si perdono in riverenze, alcuni di loro fanno parte della nuova equipe di dipendenti che ha assunto Dan e in mezzo a loro, dall'altro lato della piscina, scorgo anche Alex.
Il cuore balza dal petto.
È fermo sul bordo, una mano in tasca e nell'altra un bicchiere di champagne; mi accorgo che mi stava già fissando. Nessuno dei due sposta lo sguardo e non so perché, ma non sono intenzionata a farlo per prima.
Di punto in bianco mi sorride e per un attimo sento di perdere l'equilibrio.
Non sento più alcun rumore e d'un tratto il mondo torna a scorrere al rallentatore. Rimango immobile e ricambio il sorriso ma quando capisco che si sta dirigendo verso di me mi volto per allontanarmi, mi ero ripromessa che non avrebbe rovinato la mia serata, inoltre, se Dan ci vedrebbe parlare ho paura possa insospettirsi.
《Signorina Logan》chiama.
Oh no! È dietro di me.
Mi volto per ritrovarmelo faccia a faccia.
Deglutisco.
《Mi dica, signor Montgomery》.
《La regina della festa ha perso il suo re?》. So a cosa allude.
《No, il mio re è esattamente dove deve essere: sul trono a banchettare con i suoi sudditi》rispondo a tono.
Lui si compiace.
《Tipico da te Logan》.
Credo che debba smetterla di provocarmi perché forse mi piace fin troppo; mi ricorda i vecchi tempi.
《Che vuoi oltre gironzolarmi intorno?》incrocio le braccia.
《Solo parlarti》.
《Beh, abbiamo parlato, ora se non ti dispiace mi congedo》sto per andarmene nuovamente quando mi taglia la strada.
《Accidenti, come sei acida! Lo eri anche anni fa ma credevo che dopo tutti i bei vestiti di marca e i gioielli costosi ti fossi ammorbidita》.
《Sai che non sono materialista》.
《Non c'è bisogno che mi ignori》.
《Non ti sto ignorando, semplicemente il mio compito è di parlare e sorridere a tutti stasera, perciò, con permesso》mi dileguo.
Fortunatamente non mi segue.
Rimane in disparte per qualche minuto, poi mi volto e non lo vedo più.
Uff. Ho avuto il fiato corto per tutto il tempo, cercando di non innamorarmi per l'ennesima volta della sua colonia; il suo profumo è rimasto lo stesso.
Tutto mi ricorda di quel periodo della mia vita; anzi, lui mi ricorda di quel periodo della mia vita.
Mentre girovago in cerca di tartine o di una moglie annoiata quanto me, mi arriva una chiamata da Lydia.
《Sam, vieni fuori, questo brutto energumeno non mi fa entrare, dice che non sono sulla lista》.
La raggiungo fuori dal locale e rabbrividisco per il freddo.
《Falla entrare, lei è una mia amica》sbotto alla sicurezza piazzata con le braccia incrociate davanti al cancello; ha davvero la stoffa del bodyguard anche perché è grosso almeno il triplo di me, tozzo e tarchiato con un espressione che mette davvero inquietudine.
《E tu chi saresti?》domanda con voce scura.
《Samantha Logan, la fidanzata del signor Jackson. Lei è sulla lista perciò non te lo ripeterò una seconda volta》scandisco bene le parole.
《Oh, mi scusi signorina Logan》dice sembrando ora un cane bastonato e senza indugio fa passare Lydia che si da delle arie.
Si passa una mano tra i capelli raccolti e cammina muovendo i fianchi, fiera.
《Wow Sam, fa comodo avere un'amica come te》ridacchia.
Già, un nome può fare veramente la differenza.
Subito corre a prendere da bere e sembra già a suo agio. Ha letteralmente gli occhi che le brillano. Non ha mai visto tanto lusso in vita sua.
Saluta con nonchalance Dan che ricambia il saluto poi mi presenta ad alcuni dei suoi dipendenti novelli, non mancando di espormi come trofeo, anche se credo che sia una cosa che gli viene naturale; semplicemente gli piace vantarsi di me, sebbene io non sia alla sua altezza. Faccio un lavoro umile, prendo uno stipendio normale.
Alla fine ritorna a parlare con i soliti tizi di prima dei noiosi discorsi sul lavoro.
《Amore, va a divertirti, tanto tra poco si cena》mi informa.
Lydia mi tira per un braccio e si siede a bordo piscina. Indossa un vestito abbastanza scollato; le avevo consigliato il Versace.
《Sai che si mangia? Sto morendo di fame》.
《Foie gras. Avresti potuto mettere qualcosa di più accollato comunque》la rimprovero dato che siamo ad una cena elegante e di lavoro, non in discoteca.
Si guarda la scollatura.
《Ho preso la prima cosa che mi è capitata》sostiene.
《Il Versace mi stava troppo stretto》.
Io adoro Lydia, ma certe volte vorrei che fosse più matura.
Un flash mi distrae e mi volto subito in direzione di chi ha scattato la foto, non voglio che qualche giornalista si metta a scrivere un articolo su di me, anche perché sarebbe strano dato che sono sempre io quella che li scrive sugli altri.
Vedo però che non è un giornalista che ha scattato la foto ma Alex che sorride come un ebete. L'avrà di sicuro fatto per attirare la mia attenzione.
Mi dirigo verso di lui con passo spedito.
《Dove vai?》domanda Lydia.
《Ad inveire contro il famoso Alex》rispondo e lei spalanca gli occhi e scatta in piedi.
《Perché mi stai fotografando?》domando.
Lui fa spallucce.《Perché sei bella》risponde come se fosse normale.
Sbuffo.
《Non hai niente da fare?! Perché non vai a vantarti del tuo nuovo lavoro?》.
Lui mi guarda accigliato.
《Vedo che non ne sei così contenta》.
Non ha tutti i torti.
Avrei preferito non avere più nulla a che fare con lui ma guardandolo negli occhi forse ci ripenso.
《Vedo che Chloe è stata esclusa per questa sera》constato cambiando argomento.
《Gelosa?》sostiene sorridendo tronfio.
Forse non avrei dovuto toccare proprio questo argomento.
《Certo che no, e smettila di farmi stupide foto, chiaro?》concludo.
《Ora cancella quella che hai fatto》ordino.
《Perché dovrei farlo?》.
《Perché si, non puoi avere mie foto nel telefono, è da maniaci》.
Iniziamo un battibecco che alla fine vince lui.
Argh.
Mi fa imbestialire. Non è cambiato di una virgola.
《Basta, me ne vado》tuono e mi volto senza aspettare una sua risposta, solo che lui mi afferra il braccio.
《Non mi piace essere ignorato Sam, perché non hai risposto al messaggio. Mi hai detto che eri d'accordo per quell'incontro》fissa i suoi occhi nocciolati nei miei e il ricordo di noi due insieme è più vivo che mai.
Ricomponiti Sam!
《Ho-ho avuto da fare, possiamo fare lunedì dopo il lavoro, ma non fiatare di questo con Daniel o ti sotterro》metto in chiaro poi lui ridacchiando compiaciuto come se avesse appena vinto un Oscar, mi lascia il braccio.
Fisso la sua adorabile fossetta che è sempre stata il mio punto debole poi scuoto la testa, devo tornare in me.
《Lunedì dopo il lavoro》ripete come per esserne certo.
《Si e vaffanculo》ringhio.
《E questo per cosa?》.
《Perché sei insopportabile e indisponente》.
Lui ammicca.《È il mio punto di forza》constata poi si allontana.
Credo pensi di essere rimasto alle superiori e mi domando se stia usando questa tattica per un secondo fine.
Cercando di abbandonare i miei pensieri, ritorno da Lydia che incantata ha osservato tutta la scena.
So che vuole dire qualcosa e si sta anche mangiando con gli occhi Alex.
《Cazzo quello è Alex del liceo? Mi ricordavo fosse bello ma non così tanto. È un Dio sceso in terra》dice entusiasta.
Io roteo gli occhi.
《Sei in seri guai amica, è davvero irresistibile》continua estasiata.
《Ma tu non eri fidanzata!? Smettila di fissarlo; è bello lo ammetto, e allora?》.
Lei mi guarda prima confusa poi sembra avere un'illuminazione ed ipotizza che sia gelosa.
Perché è giunta a questa conclusione? Non mi è sembrato di aver reagito così male.
Alex è solo Alex, un ragazzo come tanti; è stato speciale per me in un momento delicato, lo ammetto, ma molti anni fa ed ora è solo per colpa del caso che ci siamo rivisti e glielo metto subito in chiaro. Lei però non ci crede e mi ricorda Janet.
Preferisco non pensarci.
Sto con Dan e lo amo.
Quest'ultimo, ci informa che la cena sta per essere servita e tutti ci precipitiamo a tavola ognuno nei posti assegnati.
Mi ritrovo Alex seduto di fronte che mi osserva di sottecchi, per tutta la durata della cena sta attento ad ogni mio singolo movimento e ringrazio che sia buio così non può vedere il mio rossore. Purtroppo però, io posso sentire il battito del mio cuore che va a ritmo dei suoi sguardi su di me.
Mi domando perché mi debba fissare.
Alla fine Dan decide di fare un brindisi ai nuovi arrivati e Alex ne approfitta per fare un piccolo discorso.
Si schiarisce la voce e si alza in piedi. Io fingo di non prestargli attenzione mentre Lydia lo guarda spudoratamente.
《Sono sicuro che saremo il futuro della "Jackson&Co." E ringrazio il signor Jackson per aver deciso di credere in me e di darmi un'opportunità lavorativa irripetibile》dice orgoglioso, poi guarda verso di me.
Smetto di ascoltare tutto quello che dice dopo perché mi incanto nei suoi movimenti; è inutile, può essere ancora l'Alex scherzoso e bambinesco di cinque anni fa, ma nei modi di fare è maturo e risoluto.
Ad un certo punto però, Lydia mi fa notare di essere troppo spudorata.
《Attenzione alla bava!》squittisce, e io distolgo lo sguardo.
Dan si è messo a capotavola e spero non abbia notato gli sguardi che ogni tanto ci lanciavamo io e Alex, sguardi che per me non significavano niente, solo che avrei voluto la smettesse.
Dopo cena, decide di tenere quel famoso discorso per cui si è preparato a dovere e intanto tutti si accalcano fuori, accanto alla piscina.
《È sempre così melenso?》domanda qualcuno alle mie spalle, di cui non posso non riconoscere la voce; è Alex che sussurra al mio orecchio.
Non capisco di chi stia parlando poi vedo che con il capo indica Dan che sta iniziando con il discorso.
Gli lancio un'occhiata truce.
《Posso farti una domanda?》.
Temo sia una domanda a cui non so rispondere.
《Perché ti agito Sam? Non dirmi che ti faccio ancora effetto》.
Merda! Non avrebbe dovuto dirlo.
Mi sento prosciugata.
Se non gli rispondo salterà alle sue conclusioni.
《Eccoti! Piacere bell'imbusto, io sono Lydia, il braccio destro di Sam》. Lydia piomba tra di noi interrompendo sfacciatamente il momento, (e direi per fortuna). Si presenta facendogli l'occhiolino.
Credo che altrimenti non ne sarebbe stata soddisfatta.
Alex le stringe la mano e si presenta a sua volta. Lydia sembra palesemente flirtare. Perché non si comporta in modo normale? Non era lei quella che tifava per Daniel?
Si mettono persino a conversare amichevolmente e fare battute su di me e su quanto sappia essere pesante.
《Non siamo al parco giochi, è un evento importante per Daniel》faccio notare.
Loro non mi danno retta e continuano con le loro pessime battute; non ho intenzione di rimanere ad osservare mentre fanno comunella perciò cerco di superare le persone accalcate davanti a Dan per raggiungerlo ma in meno di un secondo scivolo sul bagnato e prima di poter realizzare esattamente cosa sia successo, finisco in piscina emettendo un urlo stridulo, l'ultima cosa che vedo prima di finire in acqua sono i visi delle persone che si voltano verso di me incredule, mentre l'ultima cosa che sento è la voce di Lydia che grida a tutti che non so nuotare. Tutto per colpa della mia goffaggine.
Mi agito.
Non tocco il fondo ma nemmeno risalgo a galla. Non ci riesco.
Il vestito mi si è appiccicato addosso e perdo una scarpa che finisce sul fondo ma recuperarla è l'ultimo dei miei pensieri.
Sono in panico e i capelli mi finiscono ovunque, in bocca e  davanti agli occhi coprendomi la visuale mentre vado più a fondo. Questo contribuisce a farmi agitare maggiormente.
Ingoio copiose quantità d'acqua.
Cerco di muovere le braccia per risalire ma sono come immobilizzata.
Sento che sto andando sempre più a fondo ed ho paura che non riuscirò più a risalire. Sento il cuore in gola e il panico si impossessa di me fino a farmi quasi perdere i sensi.
Spero che qualcuno venga a salvarmi. Non so nemmeno da quanti secondi o minuti io sia in acqua, ma la mia richiesta si  esaudisce perché qualcuno si tuffa e mi afferra per la vita.
Sento le sue mani grandi e forti attorno al mio corpo e in un attimo risaliamo a galla.
Sono fortunata a non essere annegata.
Tossisco.
La visuale è ancora coperta dai capelli ma sto iniziando a vederci più nitidamente ora.
《Dan》sospiro scorgendo la sagoma maschile della persona che mi ha salvata chinata su di me, quando poi capisco che si tratta di Alex che mi osserva preoccupato e direi anche non poco.
Mi sposta i capelli dal viso.
Il suo volto è illuminato dalla luce lunare ed è perfetto.
《Stai bene?》domanda.
《Rispondimi ti prego》insiste. Sento ancora le sue mani su di me che mi tengono il capo.
Mi volto a guardare tutti i presenti che ora si sono accalcati accanto a me.
《Fatela respirare》ordina Alex facendo allontanare tutti e aiutandomi a rialzarmi.
《Fa piano, credo tu sia ancora un pò avvilita》.
In effetti tossisco ancora per il fastidio alla gola causato dall'aver ingerito l'acqua.
Dan mi raggiunge precipitandosi verso di me, sono ancora un pò scossa e tremo dal freddo dovuto alle folate di vento sulla pelle e i vestiti inzuppati.
Alex mi passa velocemente una mano dietro la schiena per provare a farmi prendere calore.
《Amore, dimmi che stai bene》.
Dan mi afferra tra le sue braccia costringendomi a lasciare quelle di Alex che provava a tenermi al caldo.
Quest'ultimo sta per porgermi la sua giacca ma Dan lo ferma.
《Ci penso io adesso, grazie Montgomery》dice e mi poggia sulle spalle il suo smoking.
《Sta bene, deve solo riposare. Credo che la mia Samantha sia un pò stanca ma è in buone mani》afferma Dan per tranquillizzare i presenti e farli allontanare.
Con la coda dell'occhio, noto che Alex mi fissa, io gli sorrido in segno di ringraziamento. Vorrei abbracciarlo e tenerlo almeno per qualche minuto tra le mie braccia, prima ho sentito nuovamente dopo anni il suo tocco attorno al mio corpo ma non mi è bastato, e se fossimo stati in una situazione diversa, sinceramente non so come avrei reagito.
So che non dovrei pensarlo ma penso che Alex mi farà sempre effetto e guarda caso, mi ha salvata proprio lui tra tutti quanti.
《Grazie Al...Montgomery》mi correggo.
Ora anche Lydia, che si è fatta spazio tra la calca, viene verso di me.
《Sam, hai fatto un bel bagno!》.
Mi abbraccia.
《Ho avuto paura per te》.
《Si, ma fortunatamente c'era Montgomery che non solo è bravo con gli affari ma anche con i salvataggi》sostiene Dan che inizia a tessere le sue lodi.
Dovrebbe darmi fastidio che stia al centro dell'attenzione dato che Alex vive di notorietà, ma non mi infastidisce per niente.
Tutti applaudono al "mitico Alex" tra cui anche Lydia, che mi fa notare che mi manca un tacco e per la seconda volta Alex vuole rendersi utile per recuperarlo, ma Dan chiama alcuni del personale che lo facciano al suo posto.
Infine si scusa e dichiara che la serata per noi finisce qui.
Io saluto a testa bassa.
Con il braccio attorno alla mia spalla ci incamminiamo verso la sua auto.
"Non voltarti" mi impongo ma non ci riesco.
Mi volto indietro per guardare Alex, con i capelli bagnati e quell'espressione spenta sul viso mi fa venire voglia di rimanergli accanto e poggiargli semplicemente la testa sulla spalla e rimanere così per sempre, ma il mio cervello mi suggerisce di avere accanto a me Dan, il mio vero amore.
Una volta a casa, dopo aver risposto all'infinità di messaggi di Lydia, mi faccio un bagno caldo.  Penso che vorrei scrivere ad Alex che mi dispiace, perché non riesco a scordarmi quella sua espressione di dispiacere, ma infondo di cosa dovrei scusarmi? Di essere andata via con Dan? Assolutamente no perciò non gli mando alcun messaggio e aspetto che Dan mi raggiunga a letto facendomi coccolare da Jack.
"Ad ogni modo, solo perché tu lo sappia, mi sono fatta dare un passaggio da Alex...non ti arrabbiare, si è offerto lui". Questo recita l'ultimo messaggio di Lydia.
Questo si che mi infastidisce e non so nemmeno perché.
Lydia non ha mai avuto difficoltà ad approcciare con i ragazzi e nemmeno a farli innamorare di lei.
Non voglio fare processi all'intenzione, è solo un passaggio, ma avrebbe potuto prendere un taxi!
O forse sono solo offuscata per il piccolo incidente di prima.
"Non preoccuparti, buonanotte" le rispondo.
Ma proprio quando sto per poggiare il cellulare sul comodino...
"Sam, come stai? Ho avuto una paura fottuta prima. Tremo ancora. Quando ti ho sollevato dall'acqua, avevo il cuore in gola al solo pensiero che ti fosse capitato qualcosa. Il panico di perderti mi ha fatto scattare e mi sono tuffato in un batter d'occhio. Forse non dovrei dirti queste cose, mi dispiace".
Alex.
Sempre Alex.
Solo Alex.
Sorrido a questo messaggio e la voglia di rispondergli guardandolo negli occhi è troppa per poterlo spiegare.
Mi domando se dovrei rispondergli oppure dirgli di cancellare il messaggio oppure ancora aspettare che si renda conto di quello che ha scritto e lo cancelli da solo.
Fanculo, gli rispondo.
"Sto bene.
Un bagno caldo ha risolto il problema. Dan è voluto scappare via ma avrei voluto ringraziarti meglio".
Aspetto che mi risponda e un altro messaggio non tarda ad arrivare.
"Niente ringraziamenti; mi basta che tu sia viva e vegeta".
Si lo sono, perciò direi di mettere fine alla conversazione, anche perché Dan potrebbe entrare in camera da un momento all'altro.
"Buonanotte" digito per poi spegnere il cellulare.
Come previsto, Dan spunta sull'uscio della porta.
《Amore come stai? Ti sei ripresa?》domanda premuroso porgendomi una tisana calda e sistemandosi accanto a me.
Annuisco.
《Se non fosse stato per la prontezza di Alexander...non voglio nemmeno pensare a cosa ti sarebbe capitato》dice con un leggero senso di colpa nella voce.
《Ora va tutto bene》lo rassicuro e mi sdraio accanto a lui bevendo un sorso della tisana.
《Solo, non farti scappare nulla con mio padre o darà di matto. Potrebbe perfino pensare che sia stato tu a volermi affogare》ghigno.
《Assolutamente no, ci mancherebbe solo questa》si lagna.
Gli lascio un piccolo bacio.
《Sono davvero fortunato ad averti Sam. So che quando siamo in pubblico con te sono freddo e distaccato ma ti amo immensamente e ho avuto davvero paura prima. Ero terrorizzato all'idea che ti potesse essere capitato qualcosa e mi sono distaccato dalla realtà per qualche secondo e non me lo posso perdonare. Quando si tratta di te io devo essere lucido》.
Si sta incolpando per quello che mi è successo; voleva essere lui a salvarmi.
《Amore, non devi incolparti di niente. E poi eri lontano. Alexander era più vicino e si è gettato in acqua》.
Si, Alex era più vicino, ma penso che si sarebbe gettato in quella piscina anche se fosse stato lontano chilometri.
Lui e Dan hanno avuto entrambi paura di perdermi, solo che a differenza del secondo, Alex mi aveva già persa in precedenza, sebbene sto iniziando a pensare che in realtà io sia sempre appartenuta a lui.
Spero che sia stato il poco ossigeno a farmi pensare una cosa del genere perché altrimenti vorrebbe dire mandare all'aria ogni mia certezza.
Prima di addormentarci, aggiorno Dan sul fatto che mio padre ci aspetta a casa sua tra una settimana, e so che vorrebbe sbuffare o cose simili ma si limita a dire amorevolmente:《va bene, spero andremo più d'accordo, almeno domenica》.
Si allunga per spegnere la lampadina sul comodino e i suoi muscoli si contraggono.
Questo mi fa venire in mente di quando eravamo io e Alex a dormire abbracciati nel letto; è la seconda notte che prima di dormire i miei pensieri si rivolgono a lui e mi domando per un attimo se anche lui pensi mai a me, anche solo di rado, anche solo per sbaglio.....

ALEX

"Caro Alex,
Forse nemmeno dovrei iniziare una lettera in questo modo, perché fa troppo vecchio stile.
Volevo solo dirti che mi hai cambiato la vita, tu l'hai stravolta e hai penetrato il mio cuore e la mia anima con il tuo sguardo, il tuo sorriso.
Non ti elencherò cosa mi piace di te, perché farei prima a dire che amo tutto, ogni dettaglio di te; amo quando mi ascolti darti ripetizioni per ore, amo la tua determinazione, amo quando alzi il sopracciglio scettico, quando mi abbracci da dietro, quando mi baci la parte tra il lobo dell'orecchio e il collo e quando mi dedichi le partite vinte, poi amo la tua fossetta e il tuo viso, la tua espressione sghemba.
So che starai pensando che questa è la fine ma io credo nel nostro amore e anche se non dovessimo rivederci mai più, sappi che tu sarai sempre una parte di me. È impossibile cancellarti.
Se penso a te penso a quanto ti amo.
Spero solo che non proverai rancore nei miei confronti.
L'unica cosa che rimpiango è di aver sprecato più tempo a cercare di fingere di non amarti che ad amarti.
Non te lo dico abbastanza ma ti amo, per davvero.
Spero che tu abbia tutto ciò che desideri e che i tuoi sogni si avverino.
Inoltre spero che tu legga Orgoglio e pregiudizio perché è il mio romanzo preferito ed è stato difficile separarmi da lui.
Sai, prima di te non ho mai capito cosa volesse dire amare veramente ma ora lo capisco e capisco anche quando Mr Darcy disse ad Elisabeth che gli stregò anima e corpo perché è quello che hai fatto tu con me.
Io apparterrò per sempre a te, in qualche modo.
Tua, Sam".

Non ho mai gettato la sua lettera, ma è la prima volta dopo anni che la rileggo. L'avevo messa in valigia senza neanche ricordarmelo.
Rileggerla mi ricorda che una volta era mia e mi fa bene e male allo stesso tempo e non è servito ad alleviare il senso di malinconia che provo. È stato lacerante vederla andare via con un altro che non ero io e non poterla stringere tra le mie braccia, e neanche l'alcol può colmare questo vuoto. Mi domando se si possa amare qualcuno più di così.....

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