Lydia

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Ho appena finito di intervistare Dan, è strano e divertente allo stesso tempo anche perché per tutto il tempo dovendo essere formale, mi tocca chiamarlo "signor Jackson" e scrivere così anche nell'articolo.
《Ci vediamo stasera, pensavo di passare una bella seratina romantica ma Lydia si è già abituata al mega attico》ridacchia baciandomi.
《Gli ho promesso di aiutarla, oggi dopo il lavoro andiamo a casa sua per prendere alcune cose》.
Lui mi squadra e fa il segno della pistola con le due dita.
《State attente, se avete bisogno...beh non c'è bisogno che te lo dica》.
《Dobbiamo solo prendere dei vestiti》.
《Accidenti, quindi è definitivo...si trasferisce da noi!》. Nella sua voce c'è una nota di fastidio, ma non troppo, Dan è davvero comprensivo, forse anche troppo. Capisco che per una coppia di novelli conviventi sia pesante avere un terzo membro inaspettato in casa, ma Lydia non vuole tornare dalla sua famiglia per evitare di dargli preoccupazioni inutili.
《Solo per poco tempo, non per sempre. Solo fino a quando le cose con quel Kyle dei miei stivali non si saranno risolte; in realtà spero che lo lasci》.
Lui sbuffa poi mi congeda pronto a ricevere un cliente.
Percorro il corridoio per arrivare all'ascensore ma mi ritrovo Alex davanti, che mi taglia la strada. Non credo l'abbia fatto di proposito, forse.
《Ciao》mi saluta.
《Ciao》rispondo cercando di non fissarlo troppo, per giunta Chloe ci sta guardando. Dopo ieri spero che lei non si ingelosisca e che non racconti niente a Dan per farmi dispetto. In realtà, ogni volta che vengo qui, tremo e sudo fredda sperando di non incrociare lo sguardo di Alex, ma puntualmente lo incontro e oggi sembra non avere una bella cera. Ha occhiaie violacee e pare essere stanco, come se non avesse dormito molto; inoltre, porta i capelli spettinati e lui non li ha mai portati spettinati da quando è qui.
《Come stai?》domanda.
《Bene grazie. Adesso vado. Salutami Janet e Logan》dico sempre spostando lo sguardo da per tutto tranne che verso di lui. 
《Contaci》.
《Quando ripartono?》.
《Dopodomani. Hanno fatto solo un salto veloce》.
Io annuisco.
Ci fissiamo inevitabilmente per qualche attimo poi decido di andarmene definitivamente altrimenti farò tardi a lavoro.
Solo che per un attimo che forse dura troppo, lo guardo allontanarsi. Mi è sempre piaciuto osservarlo camminare, guardare il suo portamento fiero e deciso.
Un flashback di cinque anni fa si fa spazio nella mia mente, ma meglio che me ne dimentichi.
Una volta essermi allontanata Chloe non perde tempo per attirare la mia attenzione.
《Signorina Logan》mi richiama.
Io mi volto.
《Scusi, mi dispiace farle perdere tempo ma come avrà potuto notare io e Alex stiamo insieme e vorrei sapere se tra di voi...》. Intuendo la domanda le rispondo prima che possa finire di parlare. Siamo entrambe a disagio.
《No, non c'è nulla tra noi. Io sto con il signor Jackson e lo sai》.
Lei sembra intimidita e mi domando se le faccio così paura.
《Si ma c'è mai stato qualcosa?》.
E adesso? Che devo fare? Mento anche a lei o almeno a qualcuno dirò la verità?
《Da adolescenti siamo stati insieme e poi ci siamo persi di vista, ma non devi preoccuparti tra noi è finita molti anni fa. Eravamo piccoli, perciò è tutto tuo e tra poco io sarò sposata felicemente con Daniel. Però ti chiedo di mantenere il segreto, ho paura che se lo sapesse lui, potrebbero esserci rivalità sul lavoro》.
In realtà non è solo per la rivalità che potrebbe intercorrere tra loro, ma in minima parte, temo anche che Dan possa prendersela con me per non avergli detto la verità. Forse non ci sarebbe così tanto peso in ogni caso, lui potrebbe pensare che tra di noi sia stata solo una cotta adolescenziale, ma io so la verità e so che Alex è stato una delle parti più importanti della mia vita.
Guardo Chloe sperando che capisca, non voglio pentirmi di essere stata sincera e comunque non del tutto, siccome ho minimizzato la nostra storia. 
《Si, stia tranquilla, non dirò niente》risponde ma come se non stesse pensando alla mia richiesta, come se si fosse focalizzata solo ovviamente sul fatto che il suo ragazzo è stato il mio ex ragazzo.
La supero velocemente e con il battito accelerato; riparlare dei vecchi tempi mi ha come riaperto una ferita soprattutto perché ho sminuito la mia storia d'amore con Alex, la prima storia vera che io abbia mai avuto, ma anche molto dolorosa.
Decido di non pensarci, oggi voglio concentrarmi solo sui miei articoli, e direi che mi riesce bene, almeno fino a quando, dopo ore di silenzio e concentrazione Jef entra in ufficio cogliendomi di sorpresa e con un pacco a forma di cuore in mano.
《Che succede?》domando stranita.
Adesso è in vena anche di farmi regali?! Non offre ai suoi dipendenti nemmeno una cioccolata calda da ottanta centesimi alle macchinette, figurarsi fare pacchi regalo.
《Questo è per te》dice malizioso, alzando un sopracciglio.
Sono sempre più convinta che sia gay ma proprio non capisco la situazione. Mi porge il pacchetto che scarto: dentro vi sono dei cioccolatini di vari gusti. Me lo aspettavo.
《Credo tu abbia un ammiratore segreto》continua entusiasta.
《Ma che dici! Sarà un regalo di Dan》rido poi noto il bigliettino che è posto sopra.
La calligrafia non è quella di Dan e ormai ho imparato a riconoscerla.
Jef mi lascia sola.
"Con la speranza che questo ti faccia addolcire e perché tu sappia che ti ho pensata" recita il bigliettino, e la firma è una A scritta a caratteri cubitali. Sorrido come un ebete ma mi rendo conto che non dovrei farlo.
Mi domando per quale motivo Alex lo abbia fatto. Le sue azioni non hanno senso, amenoche, come hanno sostenuto Janet e Lydia, non sia ancora innamorato. Non dovrebbe mettermi così in difficoltà. Sembra che stia facendo di tutto per convincermi a tornare tra le sue braccia.
Voglio telefonargli per mettere in chiaro le cose. Dopo due squilli risponde. Forse si aspettava già una mia chiamata, magari era quello che sperava ma sicuramente non gli riserverò parole dolci.
《Scommetto tu mi abbia telefonato perché hai ricevuto il mio regalo》.
Che sfacciato! Già immagino la sua espressione tronfia. 
《Si e per dirti che la devi smettere. Perché non li mandi alla tua ragazza i cioccolatini. Non pensi che possa essere gelosa, o peggio, che tu possa mettermi nei guai con Dan?》.
《Come credevo, sei la solita noiosa e scontrosa Samantha. E comunque, occhio non vede cuore non duole!》.
Ma che razza di ragionamento è!
Non mi va che si approfitti di Chloe o che la usi come facciata per nascondere un interesse nei miei confronti. Piuttosto, preferisco che sia sincero.
《Ti ricordo che tra poco sarò sposata, perciò arrenditi; questa partita è persa. Grazie per il regalo, ma non lo accetto》.
《È solo un innocente scatola con del cioccolato, non stiamo tradendo nessuno. Ti consiglio di berti una doppia camomilla》.
La voglia di scherzare e schernirmi evidententemente non gli è mai passata e credevo che sapesse distinguere uno scherzo da una cosa seria. Per me non è uno scherzo, si tratta dei nostri sentimenti, e di quello che prova per me e sicuramente a questo punto non credo che sia solo amicizia.
Devo chiederglielo, così, con il battito accelerato e il cuore in gola, lo faccio:《dimmi la verità Alex...sei ancora innamorato di me vero?》. Non so come mi sia passato in mente di fargli questa domanda ma sono curiosa di sapere la risposta. La mia mente sembra come bloccata.
Ma se anche dicesse di si io poi che dovrei fare? Forse non sono più tanto sicura di volerlo sapere.
Ma non sarebbe così sfacciato da dirmelo apertamente, vero? Sa che mi metterebbe in una posizione difficile.
《Buona giornata Sam》dice evitando la risposta e riattacca.
In teoria chi tace acconsente, penso. Argh! Questo suo comportamento mi fa rabbia; non può piombare qui come niente fosse, regalarmi fiori, cioccolatini e poi attaccarmi il telefono in faccia quando lecitamente gli domando se provi ancora dei sentimenti per me. Forse non riesce ad accettare che stia con altri e non vuole arrendersi al fatto che non sia più sua, ma dovrà farlo perché è così che stanno le cose.
Ritorno a lavorare cercando di evitare di guardare quella scatola sopra la scrivania.
Alle otto quasi tutti sono andati via e mi precipito verso la fermata dei taxi. Ultimamente Dan sta facendo più tardi a lavoro e io penso di aver bisogno di una macchina sempre di più.
Quando torno a casa trovo Lydia che sta spolverando un ripiano.
《Hey, non sei costretta a pulire casa》.
《Beh voglio rendermi utile, mi sento già di troppo, almeno pulisco》constata alzando le spalle e venendo verso di me, poi notando il mio regalo mi guarda interrogativa.
《Dan ti ha mandato dei cioccolatini? Che tenero!》esclama con gli occhi dolci.
《No in realtà è stato Alex. Il mio capo me l'ha portata oggi in ufficio》.
A questo punto sgrana gli occhi.
《Cosa?》dice con una "O" allungata.
《Che amore, non ci posso credere. Anche io vorrei una scatola di cioccolatini》.
Io la squadro volendola fulminare con lo sguardo.
《È un problema invece. Sono promessa sposa se te ne fossi dimenticata》.
《Ma non capisci testa di rapa! È ancora innamorato di te》.
È proprio questo il problema ma siccome non voglio affrontare l'argomento lo chiudo definitivamente.
Poggio la scatola sul tavolo di vetro esausta, ho solo bisogno di una doccia bollente.
《Almeno assaggiali》propone ma la ignoro e butto il biglietto insensato che mi ha scritto, coprendolo sotto gli altri rifiuti.
《Ti ho promesso che ti avrei accompagnata a casa a prendere i tuoi vestiti, quando arriva Dan possiamo andare》.
Preparo una cena veloce e intanto che aspettiamo quest'ultimo iniziamo a spilluzzicare qualcosa.
《Quindi che intendi fare con quel cioccolato?》.
Io sbuffo. Sapevo che voleva chiedermelo.
《Se vuoi, te lo puoi prendere》. 《Mh meglio di no, preferisco mantenere la linea》ghigna.
《A proposito, l'altra sera vi ho visti affiatati a casa sua. Ridevate e scherzavate》ammetto.
Lei riduce gli occhi a due fessure.
《Pff. Ma che dici. Non sarai mica gelosa comunque!》. 
《No, ovvio che no》. Mi si mozza il fiato. Non avrei dovuto dirglielo e darle un'impressione sbagliata. Infatti mi guarda con scetticismo.
《Era solo una domanda...sai Alex fa gola a chiunque》.
《Compresa te!》.
Meglio finire questa conversazione. Si, mi ha fatto effetto, e lo ha fatto anche rivederlo, non lo nego, ma non è lo stesso sentimento del passato, perché i sentimenti cambiano, giusto?
Quando Dan varca la soglia della porta, ci saluta sfinito. È stanco per il troppo lavoro ma la prima cosa che nota è, sfortunatamente, il pacchetto con i cioccolatini.
《Oh amore. Non dovevi》mi bacia pensando che fosse da parte mia per lui e questo mi fa sentire uno schifo. Lui ha sempre fatto tanto per me e io mi sento di non averlo mai ripagato, così non posso fare altro che stare al gioco. Tanto dalla stanchezza, non si è nemmeno accorto che la scatola non era incantata.
《Era una sciocchezza》rispondo e lo bacio a mia volta.
Lydia mi guarda scuotendo la testa poi domando a Dan di prestarmi l'auto.
《Ti stai abituando troppo a guidarla》scherza e so che vuol dire "si" così prendo le chiavi e io e Lydia siamo pronte per andare a casa sua.
Non so a cosa pensa ma riesco a percepire la sua ansia.
Man mano che ci avviciniamo al suo quartiere sembra agitarsi.
《Hey, sei sicura di sentirti bene?》.
《Si non preoccuparti》dice ma con la testa tra le nuvole. So che qualcosa la tormenta, il suo modo di stringersi nelle spalle ne è la prova. Guarda fuori dal finestrino per gli ultimi dieci minuti finché non parcheggio l'auto sotto casa sua. Non abita in un bel quartiere, infatti spero che nessuno noti la macchina di lusso, che in realtà si noterebbe perfino da chilometri, ma non volevo parcheggiare lontano per poi rischiare di essere aggredite.
《Devi cambiare casa, assolutamente》ammetto. Kyle è un tipo squattrinato e non mi ha mai convinta molto; non giudico una persona dal luogo in cui abita, ma lui è il tipo di persona da cui devi guardarti, e a giudicare dalle bottiglie di birra impilate fuori la porta di casa, non è affatto raccomandabile.
Decido di accompagnarla in casa, anche perché vedo la macchina di quest'ultimo parcheggiata fuori al vialetto ed era quello che avremmo voluto evitare.
È incerta mettere cammina per arrivare al cancello, perciò le propongo di ritornare un'altra volta perché so che non vuole rivedere Kyle. Non so che decisione abbia preso riguardo la loro relazione, ma non voglio che sia costretta a fronteggiarlo ora.
Sembra spaventata e mi domando perché. Forse ha paura le gridi ancora contro o forse per qualcosa di più grave. I miei sospetti riguardo il comportamento aggressivo di lui, non fanno altro che accrescere.
《Torniamo un'altra volta》.
《No, ormai siamo qui. Se saremo fortunate, starà già dormendo》.
Non appena apre la porta però, un Kyle del tutto dispiaciuto, è pronto ad accoglierla. Le chiede scusa, l'abbraccia e la bacia senza che possa dire niente. Non sembra uno che le abbia urlato contro o le abbia fatto del male, ma l'apparenza inganna, inoltre, non sembra essere del tutto in sé e lo dimostrano le bottiglie di birra sul tavolo. 
《Ti ho chiamata molte volte, mi sono preoccupato. Dovevo immaginare che eri andata a casa sua》dice biascicante. Non mi piace per niente questa situazione. Penso voglia farci credere di essere pentito ma con me non attacca.
《Perdonami ti prego, ho perso il controllo》continua.
Lei non risponde, impassibile sulla soglia della porta. Ha perso il controllo ma mi domando cosa nello specifico le abbia fatto.
《Torna a casa》la prega.
Lydia guarda prima me poi lui e spero faccia la scelta giusta, ovvero, lasciarlo definitivamente.
Dopo secondi di silenzio, mi sorride.
《Grazie Sam, per avermi ospitata e per essere stata così gentile con me, ma ero sconvolta per il litigio e sono corsa da te; ma ora sono pronta a tornare a casa》. Viene verso di me e mi stringe in un abbraccio, solo che quel che dice è in contrasto con quel che fa perché mi sembra che non voglia veramente lasciarmi andare.
Da dietro la sua spalla scruto Kyle, ed è come se non stesse aspettando altro che rimanere solo con lei.
Fino a due giorni fa era davvero troppo disperata e adesso sembra essersi sciolta davanti ai suoi falsi occhi dolci.
Spero che lo stia facendo per amore e non perché si senta costretta o per paura. Ma qualsiasi sia la motivazione in ogni caso, tutto questo non mi piace. Lydia è più forte di così e credevo che sapesse riconoscere i segnali di una relazione tossica. Spero solo che non appena me ne sarò andata, lui non le faccia pagare il prezzo per essersi rifugiata da me.
Sebbene voglia insistere, so che non verrà mai via con me.
《Si sei stata gentile, ma ora Lydia torna a casa》sembra infierire lui come a voler rimarcare il concetto, e non so perché ma pare quasi minaccioso.
Tutto d'un tratto Lydia sembra cambiare espressione, come se fosse serena e non più preoccupata,  anzi varca la soglia della porta senza staccarsi dal suo ragazzo. Decido di lasciar correre sebbene forse non dovrei. Spero di essermi allarmata inutilmente ma gliene parlerò quando saremo sole.
《Guarda il lato positivo: ora tu e Dan potrete continuare la vostra "pre luna di miele"》sostiene lei sorridendo poi mi saluta e chiude la porta come se niente fosse successo. Per un momento rimango interdetta. Spero non sia così ingenua da star commettendo un errore, anche se forse lo è.
Sono quasi del tutto sicura che Kyle non sia uno a posto, ma in questo momento, voglio solo tornare a casa. All'apparenza non dà l'idea di essere un ragazzo gentile e per bene, ma voglio che lo sia per il bene di Lydia.
Torno a casa con in mente un vortice di pensieri e quando apro la porta trovo Dan in cucina intento ad assaggiare il dolce regalo di Alex e mi viene da ridere.
Lui, in pigiama e con la bocca piena di cioccolato mi ha involontariamente migliorato la giornata. Dan è casa per me.
《Che dolce risata...Lydia dov'è?》.
《Ha deciso di rimanere con quel tizio, che tra parentesi non me la conta giusta》.
Mi avvicino a lui che mi circonda la vita con le braccia e mi fa i complimenti per la scelta dei gusti. Se solo sapesse. 
《Comunque, magari ti ostini a vedere il lato negativo perché pensi ancora a quel livido che aveva all'occhio. Cerca di togliertelo dalla testa, se ci è tornata insieme forse lui non è così male come pensi》mi rassicura.
《Non saprei...vive in un brutto quartiere, beve troppo, ha un'auto mezza rotta e sicuramente, vedendo il suo appartamento, avrà i debiti fino al collo. Insomma, un pessimo partito》.
Dan mi accarezza i capelli.
《Concediti un momento di riposo》conclude poi mi bacia il collo per  scendere sempre di più fino al seno e passare alle labbra, il tutto con rapidità. Ora mi accarezza il viso con l'indice e mi coglie un brivido, pertanto anche un ricordo che non dovrei avere, che riguarda me e Alex proprio nella stessa situazione, ma cerco di ignorare il pensiero di lui. Dan continua a stuzzicarmi il lobo dell'orecchio con la lingua e ho capito dove vuole arrivare e credo che del sano sesso sia un toccasana per i nervi perciò lo assecondo.
In poco tempo siamo nudi sul divano, poi per terra e poi sulla sedia.
Voglio pensare solo a Dan e ai nostri corpi avvinghiati adesso e faccio di tutto per non posare lo sguardo su quei maledetti cioccolatini.....

𝓟𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓸𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora