Fare la cosa giusta

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ALEX
Chloe è ritornata, sembra stare in forma. È seduta a fare colazione, sembra abbia voglia di mangiare tutta la cucina, ha anche preso qualche chilo.
È seduta proprio lì, nello stesso punto in cui io e Sam abbiamo fatto l'amore.
Non riesco a togliermi dalla testa quella sensazione, come se fossi sospeso in aria ma fossi leggero.
Glielo devo dire.
Le parlerò, non posso stare con una persona che non amo fino in fondo.
La prenderei soltanto in giro.
Aspetto che finisca la colazione.
Oggi inizio a lavorare più tardi dato che Daniel si sta ancora riprendendo dall'incidente.
《Mi sei mancato, i miei hanno chiesto di te》dice.
Io le sorrido.
Mi mangio il fegato.
Come glielo posso dire?
Nella mia testa si formano mille combinazioni di parole ma nessuna mi sembra adatta e la visione di lei che piange disperata o mi urla addosso non manca.
《Perché sei andata a Sydney?》domando.
《Appunto è di questo che ti volevo parlare》.
Sembra seria.
Magari deve dirmi che le hanno offerto un nuovo lavoro e deve trasferirsi, che la nostra relazione non può più continuare e che dobbiamo lasciarci per la lontananza.
Sarebbe tutto più semplice ma rimarrei con il pensiero di averla tradita.
《Non sapevo come dirtelo, non sapevo, anzi non so come potrai reagire ma devi saperlo perché è tuo diritto. Sono convinta che lo accetterai, ho il presentimento che ne sarai felice》.
Non capisco di cosa sta parlando.
Sembra nervosa perché si contorce le mani.
Sembra anche diversa.
Non sembra la stessa Chloe di sempre.
《Felice di cosa?》.
Aspetta qualche secondo a parlare come se non fosse convinta.
Gironzola per qualche momento come se dovesse trovare le parole adatte e io non so cosa aspettarmi e cosa vorrei sentirmi dire.
《Alex...sono incinta》.
In un primo momento non mi sembra vero quello che ha detto, mi sento come se tutto il resto del mondo si fosse fermato, vedo tutto sfocato.
È incinta.
Semplice.
Non ce molto da capire.
Diventerò padre.
È una bella cosa.
Vorrei dei figli, non so che tipo di padre potrei essere ma li vorrei.
Li vorrei con un'altra persona ma un figlio è un figlio.
Chloe non deve sapere nulla di me e Sam.
Devo dimenticarmi di lei.
È inutile negare che sono sconvolto e avrei preferito non averne ora ma mi prenderò cura di loro due.
È come se le mie orecchie si fossero tappate per qualche secondo e si fossero stappate nuovamente ora che Chloe mi parla.
《Oddio sei sbalordito. Non vuoi un figlio》la sento andare nel panico.
《No, va tutto bene.
È stata una notizia inaspettata e forse non ho saltato di gioia come ti aspettavi ma...wow. Sono contento, davvero.
Forse non so niente su come si fa il padre ma imparerò te lo prometto》.
Lei sembra tranquillizzarsi.
Sono felice di avere un figlio e qualsiasi cosa succederà con Chloe per lui ci sarò sempre.
《Credevo che non avresti capito, né avevo un po paura》.
《Da quanto tempo lo sai?》sono ancora incredulo.
《Da qualche settimana》, non sa se sorridere o aspettarsi una mia risposta, capisco che non sa cosa aspettarsi, non sa cosa potrei fare o dire ma senza preavviso la bacio.
《Mi prenderò cura di voi.
Non importa cosa succeda》.
Si rilassa.
Io contraggo invece la mascella, è una cosa che mi viene naturale.
Ora capisco perché sembrava diversa, perché lo è.
Saremo in tre.
Mi serve tempo per metabolizzare la cosa; la parte più brutta è dover rinunciare a Sam.
《Da quanto lo sai?》.
《Circa un mese, per questo stavo sempre male. Lo sospettavo e sono andata a fare un'ecografia.
La dottoressa dopo vari esami mi ha detto che per me era difficile avere figli così devo stare attenta adesso》.
La sua espressione è genuina, mi piace vederla felice.
Vorrei continuare a parlarne ma vado a farmi una doccia perché tra poco devo andare al lavoro.
Intanto penso ai miei futuri doveri da padre.
Forse dovrei trasferirmi da lei o lei da me. Dovremo parlare di tante cose.
Sono troppe per pensarci ora.
La testa mi esplode.
Penso solo che dopo al lavoro vedrò Daniel, con cui ho avuto uno scontro all'ospedale.
Ha capito che provo qualcosa per Sam ma da questo momento in poi non dovrà più preoccuparsi.
《Vuoi qualcosa in particolare per cena?》domando sapendo la situazione di Chloe.
Durante la gravidanza le donne hanno sempre voglie strane.
《Ti ha chiamato Sam》risponde non arrabbiata ma in tono severo.
Cazzo.
《E che ha detto?》rispondo.
Sto iniziando a sudare freddo.
Spero non si noti la mia agitazione.
Se lo sapesse di sicuro non reagirebbe bene e non sarebbe positivo nemmeno per la gravidanza.
Non credo certo che per telefono Sam le abbia detto tutto però.
《Cercava te》.
Cerco di comportarmi il più disinteressato possibile.
《Si perché...per Daniel.
Era un po' preoccupata per lui, negli ultimi tempi è sempre stressato per il lavoro e voleva sapere da me cosa potesse avere dato che siamo soci》.
Sono convincente come attore.
《E adesso come sta?》.
《Penso bene, ma sai non sono il suo cane guida perciò credo che Daniel sia responsabile e sappia cavarsela da solo. Adesso vado a stasera》la bacio velocemente.
Vorrei solo evitare il suo sguardo adesso, non posso sostenerlo sapendo che porta in grembo nostro figlio e io penso ad un'altra.
《Comunque si vorrei quegli yogurt alla vaniglia che avevi comprato qualche tempo fa》aggiunge prima che me ne vada.
《Agli ordini》.
Sorride.
Chloe è stata la mia roccia per un po', sto considerando l'idea di provare ad innamorarmi seriamente di lei.
Non voglio farla soffrire dato che sarà la madre di mio figlio.
Stasera le parlerò della convivenza.
Al lavoro evito Dan fin quando riesco.
L'aria tra di noi è tesa, anzi direi che siamo come divisi da un muro invisibile.
Io svolgo il mio lavoro e lui il suo.
Il cellulare vibra.
È Sam.
Devo dirle di stare lontana da me.
Non so che parole usare, non vorrei farlo ma devo.
Devo dirle di continuare con la sua vita e di sposarsi, di dimenticarsi di me.
Ci siamo separati una volta, forse riusciremo a farlo ancora.
Prima che ci rincontrassimo infondo avevamo vite separate e se non ci fossimo mai rivisti avremmo continuato indisturbati a viverle essendo l'uno per l'altra solo un ricordo.
Non la prenderà bene ma devo ritornare ad avere il controllo di questa situazione prima che qualcuno soffra.
Prendo il telefono contro la mia volontà, come se fossi costretto e le rispondo.
Sento un macigno sul petto.
《Hey, scusami prima ho chiamato pensando fossi solo e invece c'era Chloe.
Non sapevo fosse tornata, sta bene?》.
《Si》dalla mia bocca esce solo questo.
Solo il sentire la sua voce è risollevante ma non posso rinunciare a mio figlio.
《Sa qualcosa?》.
《No》.
Rispondo a monosillabi.
《Va bene.
Ti ho chiamato per dirti che voglio dire a Dan tutta la verità, il rimorso mi sta logorando dentro.
Non posso guardarlo negli occhi e pensare a noi due.
Tu quando lo dirai a Chloe?》.
Sento già le lacrime ma non devo piangere, devo fare l'uomo.
Non si tratta di orgoglio si tratta di scegliere tra due cose importanti per me e metterle sul piatto della bilancia.
《Senti Sam mi dispiace ma non possiamo più farlo.
Mi dispiace per aver permesso che diventassimo amanti non dovevo, dovevo trattenermi.
È colpa mia lo so ma devi dimenticarmi, andare avanti》.
La voce si incrina.
《Cosa? Che dici? Ci amiamo me lo hai detto tu stesso e ora vuoi che rinunci a noi? Perché?》.
Sento che la sua voce è acuta.
Riconosco quando sta per piangere.
《Sposa Dan, vivi una bella vita con lui, la vita che meriti e fa finta di niente》continuo rimarcando il concetto.
《Ma non posso negare i miei sentimenti》.
Sta piangendo.
Stringo il pugno e lo batto sul tavolo con tutta la forza che ho e qualche penna cade.
Non sopporto farla piangere o sentirla stare male per me o per qualsiasi altra cosa.
《È stata una svista, fidati.
Tu ami Dan e io Chloe.
Non mandiamo all'aria quello che abbiamo》.
Lei aspetta qualche minuto per rispondere.
《Se è questa la ragione posso accettarla ma non posso accettare che tu mi abbia preso in giro Alex.
Credevo che il tempo dei giochetti fosse finito al liceo》.
È giusto che se la prenda con me ma non posso farle credere di averla usata.
《Non ho giocato con i tuoi sentimenti, è stato un momento di debolezza per entrambi ma poi ho capito che è stato un errore.
Mi dispiace, non sai quanto》.
Non posso fare a meno di piangere anche io ma mi ricompongo, non voglio che senta la mia debolezza al telefono.
《Dire di amare una persona non è debolezza.
Dimmi la verità.
Perché hai cambiato idea.
È stato Dan; avete parlato?》.
Basta, devo mettere fine a questa conversazione.
Devo fare in modo che si dimentichi di me.
《Non posso parlare ora ci sono dei clienti fuori. Non chiamarmi più perché non ti risponderò.
Io mi sono scusato con te ma adesso dimenticati di me perché farò lo stesso, anzi l'ho già fatto》.
Attacco la chiamata.
Almeno non sono li davanti per vedere la sua espressione, sono convinto che sarà a pezzi.
Nella sua mente la persona che ama ha tradito la sua fiducia.
Non sarò più lo stesso ai suoi occhi.
Butto il blocco di fogli sulla mia scrivania per terra ma non posso dare di matto in ufficio.
Cerco di distrarmi con il lavoro ma ci riesco poco.
Quando arrivo a casa Chloe sta preparando la cena.
《Tieni ti ho portato la confezione di yogurt》.
Lei viene verso di me saltellando e mi bacia.
Ha un grembiule, i capelli spettinati ed è struccata.
Inizio ad immaginarci come famiglia con nostro figlio che scorrazza per casa.
Quando le parlo della convivenza lei mi salta addosso.
È serena, felice che io abbia preso bene la cosa.
Sono felice anche io ma una parte di me sa che vorrebbe che al suo posto ci fosse Sam.....

𝓟𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓸𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora