Rapita pt 2

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ALEX
È passato un giorno e non l'abbiamo ancora trovata, la polizia non sta facendo grandi cose e io sono insofferente, non posso aspettare che loro facciano il loro lavoro o che pensino a cose che ritengono più importanti.
Per il momento Dan non ha ancora detto niente a nessuna delle loro famiglie, si è inventato una scusa per giustificare l'assenza di Sam.
Chloe invece non sta molto bene per via della gravidanza e io devo stare a casa con lei, così è Dan che continua le ricerche.
Io non smetto di pensare a quello che starà passando, non riesco ad immaginare quello che starà pensando o come si starà sentendo in questo momento.
Spero solo di trovarla al più presto e mettere le mani su Cyrus per strozzarlo.
Dal video delle telecamere di sicurezza i nostri sospetti sono stati confermati, chi l'ha rapita è stato lui.
È stata l'ultima persona che ha visto.
A casa mia da questa mattina c'è un via vai di gente: Daniel, Lydia, il suo capo, i poliziotti, alcuni nostri colleghi di lavoro che hanno saputo tutto.
Dan però non vuole che la notizia finisca sui giornali per evitare una bufera mediatica, non vuole delle distrazioni e non vuole che grazie alla tv i suoi e il padre di Sam lo vengano a sapere per non farli preoccupare.
Il resto per me passa in secondo piano, ora penso solo a ritrovare lei e a cercare di far stressare il meno possibile Chloe.
Non avrei voluto che la città preoccupata alloggiasse in casa mia infatti caccio via tutti tranne Lydia e Daniel.
Lei non fa altro che piangere e lui è come se fosse caduto in uno stato comatoso, senza dire una parola.
Devo cercare di essere forte per tutti, se mi scoraggio è finita, so che Cyrus punta a Dan perciò non potrà farle del male, almeno spero.....

SAM
Quando mi sveglio sono ancora in cella, dalla poca luce che entra dalla finestra deduco che sia mattina.
Fa ancora freddo.
Il cibo è ancora intatto accanto alla porta.
Ho fame, ma per prima cosa vorrei fare una doccia, mi sento sporca, anzi lo sono.
I vestiti si sono appiccicati addosso e sono sporchi di fango, durante la notte nonostante il freddo ho sudato per tutta l'ansia che avevo così i vestiti ora sono fradici.
Mi alzo di scatto dal letto che cigola e vado verso la finestra.
Tocco le assi di legno in cerca di un chiodo abbastanza grande da poter usare per difendermi o scappare, le viti del letto non vanno bene, sono troppo piccole.
Tasto il legno fino a che non sento un chiodo sotto le dita, sembra abbastanza grande, cerco di tirarlo fuori e di fare meno rumore possibile, potrei non essere sola.
È difficile perché è incastrato molto in profondità nelle assi, per prenderlo addirittura mi salta un'unghia e le dita iniziano a sanguinare, ci sto mettendo tutta la forza che ho.
Riesco a farne venire fuori solo metà, è più grande di quel che sembra.
Non mi arrendo, a costo di rompermi tutte le unghia tiro più forte che posso così riesco a staccarlo.
Spero di non aver fatto troppo rumore da averli attirati qui.
Cerco di capire se è adatto per provare ad aprire la porta anche se non so scassinarla.
È troppo grande la punta perciò lo metto in tasca per usarlo quando ne avrò bisogno.
Ne approfitto per provare a staccare le assi e scappare ma gli altri chiodi sono più piccoli e difficili da togliere.
Non ho via d'uscita.
Non riesco ad arrendermi e aspettare la loro prossima mossa ma non ho niente con cui scappare.
La porta del piano di sotto si apre e io mi rimetto nel letto, non devono sospettare nulla, controllo infine che non si veda il chiodo mancante.
Non è Cyrus.
《Manda te a fare il lavoro sporco vedo》.
È il suo secondino.
《Non sfidarmi》risponde duro.
Io rimango impassibile.
《Non hai mangiato》.
Non rispondo.
《Come vuoi, ma non lamentarti dopo》.
Lui prende il vassoio, potrei ferirlo ora con il chiodo e prendergli la chiave ma non mi sembra una buona idea, potrei non riuscirci o potrebbe essere molto più veloce di me.
Devo farlo quando sono sicura di non fallire.
Lui ritira il vassoio poi inaspettatamente entra nella cella e io balzo in piedi.
《Sai sei qui tutta sola, ti serve un po di compagnia prima che il tuo fidanzato possa raggiungerti》.
Si avvicina, dal suo tono di voce e dal suo sguardo perverso si capisce cosa ha intenzione di fare.
《Forse posso rendere il tuo soggiorno più divertente》sogghigna e si nota già la sua eccitazione.
Cosa faccio?
Non ho dove scappare.
Farà di me quel che vuole.
Valuto un'altra volta l'idea del chiodo, è sempre più vicino e io finisco contro il muro, bloccata.
Devo agire in fretta.
《Se non ti agiti andrà tutto bene, anzi sarà divertente》.
Ha un tono gioioso.
Non ha scrupoli, la sua malvagità si intravede nei suoi occhi.
《Ti prego non farlo, farò tutto quello che vuoi ma non farmi questo, quando Dan mi raggiungerà e lo scoprirà...》.
Lui ride divertito.
《Credi che abbia paura di un ragazzino che se la fa nei pantaloni.
Piccola illusa.
Adesso sta ferma》.
Mi prende per i polsi e mi blocca le mani.
《No ti prego》.
Non si fermerà lo so, devo prendere il chiodo, l'unica arma che ho.
La sua presa è salda e forte.
I suoi occhi sono iniettati di sangue e vedo la sua voglia.
Non gli permetto di farmi altro, agisco dandogli un calcio nello stinco che inaspettatamente gli fa male.
Mi lascia e scattante come un fulmine afferro il chiodo dai pantaloni e glielo conficco con tutta la forza che il mio esile corpo ha, nella spalla.
Non pensavo di riuscirci.
Urla di dolore e impreca.
《Brutta stronza, ti ammazzo》.
La sua voce è scura.
Le sue urla riecheggiano nella stanza.
Prendo le chiavi dal suo collo appese ad un laccio e mi fiondo contro la porta.
Sto per aprirla cercando di non pensare all'agitazione e alle mani sudate ma lui si butta su di me con tutto il suo peso.
Mi sento schiacciare contro le sbarre.
Si è tolto il chiodo.
Mi da uno schiaffo e cado all'indietro sul pavimento.
Stavolta ho sentito dolore, la mia guancia brucia per colpa della forza che ci ha messo nel darmelo.
Il mio labbro sanguina, sento il sapore ferroso tra i denti.
Lui è ancora più furioso e divertito dal fatto che sia impotente.
《Piccola bastarda ora vedrai...se prima ci volevo andare piano adesso ti farò implorare e mentre io mi divertirò con il tuo corpo tu piangerai di dolore》.
Sputa cattiveria da tutti i pori e io sono come pietrificata dalla paura.
Non so cosa fare.
Mi rialza da terra prendendomi per le spalle.
La sua continua a sanguinare, provo ancora perché non voglio arrendermi, infilo il dito nella sua ferita ma non gli faccio così male come speravo.
Ha una corazza dura.
《Non ti arrendi vedo》dice poi mi scaraventa sulla branda e si mette sopra di me.
Mi dimeno, è l'unica cosa che posso fare, in questo momento vorrei estraniarmi dal mio corpo, vorrei non essere in me.
Non oso nemmeno immaginare come deve essere.
Prova ad aprirmi le gambe, mi ha bloccato con il suo peso.
Grido e scalcio, desidererei almeno essere svenuta.
Mi tiene ancora i polsi ed è troppo pesante per liberarmi.
Me li lega per non farmi muovere.
Riesce ad aprirmi le gambe e si posiziona in mezzo ad esse.
Non riesco più a ragionare, riesco solo a pensare che tra poco sarò violata da lui, al dolore che proverò.
Non so nemmeno per quanto dovrò subire questa tortura.
Non ho nemmeno più le lacrime per piangere, semplicemente si, mi estraneo dal mio corpo per non riuscire a sentire niente.
Vedo sfocato, non sento nulla, tutto attutito. Si sta slacciando la cintura e velocemente abbassa anche i pantaloni.
Ecco, lo sta per fare e io sono di marmo.
Sono ferma, gelida come il ghiaccio e sento freddo.
Tremo.
Poi all'improvviso qualcuno lo blocca e lui si alza dal mio corpo e io ritorno a sentire il presente.
È Cyrus.
Gli ha ordinato di andare via e lui visibilmente annoiato dall'ordine impartito, lo fa.
Sono rannicchiata in me stessa ma ancora non ho le forze per fare nulla, non so nemmeno che intenzioni abbiano adesso.
Voglio solo che qualcuno mi aiuti.
《Quante volte ti devo dire che non possiamo perdere tempo con queste stronzate, pensa piuttosto a spaventare lui.
Mandagli un bel pacco regalo》.
Si guardano, un'occhiata di intesa.
Stanno sicuramente parlando di Dan, ma non ho capito cosa intendono con "pacco regalo".
Cyrus annulla ogni distanza tra me e lui e io ancora tremante mi appoggio al muro con le braccia al petto.
《Tranquilla piccola Samantha, non è niente di preoccupante questa volta, solo un piccolo avvertimento per Daniel》.
Prende una forbice.
Penso a mille opzioni diverse, tutte che riguardano un pezzo mancante del mio corpo e inzio a tremare.
Non so nemmeno come stia facendo a reggere.
Lui però taglia una ciocca dei miei capelli.
《Ecco, sei stata brava》.
Il suo uomo è sulla soglia della porta mentre Cyrus esce e quando vedo che va con lui una piccola parte di me si rilassa per quanto difficile possa essere.
Tocco i miei capelli, immagino che il regalo di Dan sarà quella ciocca così da farmi credere morta.
Non ho ancora capito il suo sporco piano, so solo che mi sembra di essere intrappolata qui da una vita.
Sento mancarmi l'aria, è come se le pareti si restringessero.
Non posso più stare qui, sento che sto per impazzire.
Mi alzo e vado verso la finestra.
Cerco di sradicare le assi ma non ci riesco, do a pugni ma presto le mie mani si sporcano di sangue poi uno sparo sul muro mi distrae.
Rimbomba e per un secondo non sento più nulla, era assordante.
Il proiettile cade per terra e me lo immagino nel mio corpo e io stesa sul pavimento inerte; cerco di scacciare quella visione.
È ancora Cyrus.
《No questo non va bene, avresti dovuto fare la brava.
Mi costringi a metterti nel buco》.
《Di che parli?》.
Già dal nome mi spaventa, il buco.
Non voglio nemmeno sapere cosa sia.
《Per questa volta lascio correre, ma stai attenta a te. Non farmi perdere la pazienza perché non sono affatto gentile.
Ora Lopez ti porterà dell'altro cibo e vedi di mangiare》.
Esce dalla cella.
《Che ne sarà di Dan?》.
Temo la sua risposta.
Lui si volta e mi guarda, assume una finta espressione di tristezza.
《Oh ti manca...e io che credevo che passassi da un letto ad un altro》.
《Lasciami andare, non ti servirà a niente tutto questo. Per favore》.
Lui non sembra scomporsi.
Sembra inspiegabilmente calmo.
Mi ignora e va via.
Sono di nuovo sola.....

ALEX
Passano le settimane e man mano tutti perdiamo la speranza.
Chloe per evitare situazioni stressanti e andata per un po dai suoi.
Il padre di Sam è stato ricoverato per un malore causato dalla sua scomparsa e Dan non sembra star reagendo bene.
Cyrus gli sta mandando degli indizi, o almeno una specie, vuole tendergli una trappola usando lei.
Ha assunto un investigatore privato ma giorno dopo giorno lei è sempre più lontana e io devo essere forte per tutti anche se non lo sono.
La ritroverò.....

𝓟𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓸𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora