𝓟𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓸𝓲

Con lui per sempre

Stamattina mi sono svegliata con il mal di testa, non ho dormito molto questa notte perché i nuovi inquilini hanno dei figli che a mezzanotte stavano ancora facendo confusione.
Mi pettino svogliatamente e intanto mi guardo allo specchio.
Mi torna in mente quello che stavo per fare ieri sera, sono scappata via come una pazza per leggere la lettera di Alex nella speranza che mi avesse chiarito le idee invece sono rimasta delusa.
Sembra un pensiero insensato, stupido ma mi aspettavo che mi dicesse che in realtà non mi avrebbe mai lasciata o che almeno mi avesse dato una scelta.
Quando Carla è tornata a casa mi ha fatto il quarto grado e per tutto il tempo mi ha rimproverata di non aver dato una possibilità a quel ragazzo, ma il suo unico interesse era quello di infilarsi tra le mie gambe.
Più che altro credo proprio che per il momento vorrò stare da sola, non voglio né storie da una notte e ne cercare qualcuno per una storia seria.
Non sono mentalmente pronta.
Come al solito le occhiaie sono l'unica certezza e le copro con del fondotinta.
Stamattina inizio a lavorare prima, il mio capo, molto più severo e serio di quello che avevo prima sta cercando di selezionare le migliori tra di noi per affiancarlo, vuole dare ad una di noi la promozione, ma non penso che sarò io.
Carla si presenta tutta saltellante e inizia a mangiare tutto ciò che le capita a tiro nel cassetto della cucina.
Sembra diversa.
《Che succede oggi?》domando curiosa.
《Niente, solo che ieri almeno io ho passato una bella serata》.
《Intendi dire con Juan!》.
Saltello anche io, qualche gossip fa sempre piacere.
Lei annuisce e continua a mangiare del cioccolato sui biscotti.
《Allora raccontami...vi siete baciati?》.
Lei sorride maliziosa.
《Allora?》insisto.
È da tempo che lui è innamorato di lei e non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi per paura che lei lo rifiutasse.
《Beh diciamo che siamo andati oltre quella fase》.
Capisco perfettamente cosa intende.
《Oddio non ci posso credere! Ma non era un po presto? Non state neanche insieme, e credevo che a te nemmeno piacesse》.
Lei si alza.
《Sam il sesso è un dono divino e va sfruttato finché si può.
A me lui è sempre piaciuto infatti aspettavo che avesse il coraggio di dichiararsi e poi ci conosciamo da una vita, che c'è di male?》.
Io la guardo scettica.
《Quindi ti piace veramente? Non vorrei vederlo deluso, lui ti ama da sempre Carla》.
Lei sbuffa.
《Si che mi piace. Solo perché sono andata a letto con tanti ragazzi non vuol dire che non possa fare le cose serie con Juan. Ho capito che gli interessavo già dal liceo, diciamo che non è propriamente il mio tipo però è dolce, ci tiene a me e ogni volta che avevo bisogno di lui c'era.
Insomma per tutto questo tempo siamo stati come panne e burro e lui non ha mai avuto il fegato di dirmi un semplice "ti amo"...gli uomini a volte sono così codardi》.
Almeno loro forse hanno concluso qualcosa, io invece sono rimasta qui ad illudermi.
Guardo l'ora, è tardi.
Prendo le chiavi dell'auto e scappo al lavoro mentre Carla rimane stravaccata sul divano a trangugiare cioccolata.
Il suo turno inizia di pomeriggio.
Non appena arrivo l'ufficio del capo è pieno di giornalisti in riunione.
Per poco non facevo tardi, c'è sempre troppo traffico a Rio.
Comincio subito a lavorare.
Per tutto il giorno c'è un via vai di gente, persone che richiedono appuntamenti, a volte questa monotonia mi rende malinconica.
L'unico evento elettrizzante della giornata se così si può definire è che il capo ha scelto il suo braccio destro, e siccome ha fatto una rigida selezione tra le sue preferite ha scelto quella che probabilmente si porta a letto.
Già sapevo di essere stata scartata, ma meglio così perché significherebbe lavoro extra e non ho per niente tempo, in più la paga sarebbe stata misera rapportata al carico di lavoro; quando ho accettato il lavoro credevo fosse un'opportunità ottima ma sono stata spinta soprattutto dal cambiare aria.
In onore della promozione ha organizzato un piccolo rinfresco con champagne e stuzzichini.
La ragazza che è stata scelta, Katy, si vanta, fiera di aver ottenuto la promozione.
《Cari colleghi ed amici voglio fare un ulteriore annuncio》il capo alza il calice in alto e sorride poi guarda Katy. 《Questa mattina mi sono svegliato felice perché sapevo di aver trovato la donna della mia vita, questa splendida ragazza qui di fianco; per me è stata un dono dal cielo, una benedizione e la amo molto nonostante la differenza d'età》.
Hanno circa dieci anni di differenza, ma non sono così tanti infondo.
Katy sta già trattenendo le lacrime ma non credo che ce la farà ancora per molto.
《Katy tu mi hai reso l'uomo più felice della terra perché sei unica, speciale, sei gentile e tutti ti adorano. Non credevo di trovare una ragazza come te, dalla prima volta che hai messo piede nel mio ufficio ho capito di amarti, perciò...vuoi sposarmi?》.
Si inchina e le apre la scatolina con l'anello.
Si sente un fruscio di voci.
Katy si mette le mani davanti alla bocca per la sorpresa.
Credevo che fosse già sposato e che lei fosse solo l'amante ma non è così.
Lei accetta e scoppia a piangere dalla felicità.
Si baciano.
Tutti facciamo cori, risatine e ci congratuliamo. Carla avrebbe dovuto esserci, a lei piacciono le novità, si lamenta sempre che quando succede qualcosa di interessante lei non è presente, quando gli dirò della proposta a Katy di sicuro salterà fino al soffitto, non mi è mai importato tanto dei pettegolezzi ma Carla mi ha influenzata.
I primi giorni qui non sapevo mai cosa fare e quando ho trovato casa con lei, anche se ci sono volute settimane per abituarmi, almeno ogni tanto avevo con chi parlare, tornava a casa con una notizia nuova quasi ogni giorno.
Guardo il capo e Katy, sono felici, si baciano e si abbracciano, lui è protettivo, dolce con lei, è come se fosse già completamente sua e spero possa succedere presto anche a me, voglio sentirmi così, voglio essere di qualcuno.
Avrei potuto essere di Dan una volta ma sembrava che tutto riconducesse ad Alex; per innamorarmi di qualcuno come quando mi sono innamorata di lui devo esserne convinta, averlo dimenticato del tutto.
Quando stavo con Dan non ci pensavo più molto ma solo perché non ammettevo che in realtà nella mia vita ci fosse ancora un vuoto.
《Grazie ragazzi, sono felice di aver condiviso questo momento con voi, siete tutti invitati al matrimonio》.
Tutti si accalcano per fargli domande, dove si terrà la cerimonia, se hanno già in mente dove andare in luna di miele.
Dopo aver risposto alle domande una per una ritorna la calma e tutti torniamo al lavoro, tranne Katy che adesso dividendo lo studio con il suo futuro marito dovrà trasferire tutte le sue cose. Il loro studio è proprio sopra il mio e spero di non sentire rumori o versi strani. Carla una volta mi ha detto che li ha beccati a fare sesso sulla scrivania di Katy, non sono i primi che decidono di farlo al lavoro, questo si sapeva già ma di solito sono sempre stati discreti; credo che Carla avesse ficcato come al solito il naso in cose che non la riguardavano.
Sto con la testa sul PC fino al pomeriggio, l'unica cosa che mangio è metà sandwich e bevo una tazza di the.
Il silenzio aleggia nell'aria fino a quando il capo non apre la porta.
《Sam potresti venire fuori per un attimo, c'è un pacco per te》.
《Per me?》.
Non ho mai ricevuto posta al lavoro e non credo che nessuno abbia organizzato nulla per farmi ricevere qualcosa qui.
《Si, dice che è urgente》sorride.
Non sembra nemmeno più il solito scontroso e severo Diego, credo che Katy lo abbia fatto ammorbidire.
《Posso abbandonare per un minuto il lavoro allora?》.
《Certo, ti pagherò lo stesso i dieci minuti persi, tranquilla》ridacchia.
Se lo dice lui allora mi fido.
Non appena metto piede fuori, sulla strada, anziché ritrovarmi un postino mi ritrovo fermo ad osservarmi e sorridere, Alex.
Ha uno smoking bianco, i capelli pettinati all'indietro e le braccia lungo i fianchi. Sta diritto e sembra fiero di lui, per di più ha una rosa nel taschino della giacca.
Sembra debba andare ad un galà.
Io sorrido istantaneamente senza neanche capire cosa ci faccia qui, mi aveva detto che sarebbe andato via, che amava un'altra ma ogni volta che me lo ritrovo davanti non posso fare a meno di sorridere.
《Ma che ci fai qui?》mi avvicino dopo essere tornata con la mente sulla terra.
《Girati e lo capirai》sorride come un bambino giocoso.
Mi volto e vedo appeso al muro un enorme cartellone che ritrae la mia faccia e la scritta "ti amo immensamente".
Alcune persone passano e guardano il cartellone.
《Ma sei impazzito?》rido.
《Non è ancora finita》.
Arriva una limousine e da li scendono quattro signori vestiti elegantemente e con delle chitarre e si mettono a suonare e cantare in mezzo alla strada.
《Ma loro chi sono?》.
《Una band del posto, non chiedermi il nome perché non lo ricordo, ho dovuto fare tutto di fretta》ridacchia.
Ha organizzato tutto per me, ancora non ci credo.
La band suona una canzone che credo sia del posto ma sostituiscono alcune parole con il mio nome.
La melodia è soave, tenera e anche le parole.
Rimango ad ascoltarli fino a quando finiscono e fanno un inchino.
《Parabéns senhorita, você tem muita sorte, espero que você esteja feliz》uno di loro si congratula poi risalgono tutti sulla limousine ma prima di andare un altro mi porge un mazzo di fiori, sono rose bianche.
《Para ela de seu namorado》.
È per me da parte di Alex.
Sono troppo intontita per dire qualcosa, non mi è ancora chiaro perché se aveva intenzione di rimanere ha detto di voler andare via e mi ha lasciato quella lettera in cui definitivamente mi lasciava.
《Allora ti è piaciuta?》.
《La canzone?》domando.
《La sorpresa》.
Sorrido e annuisco.
《Si, molto ma non ho capito come mai...》mi interrompe con un bacio inaspettato ma del tutto ricambiato. Mi stringe i fianchi e io faccio in modo di essere più vicini in assoluto, non voglio che ci siano spazi tra di noi, volgio che la sua aria sia la mia.
《Non potevo lasciarti.
Ho aspettato che mi richiamassi e non sono mai andato via. Speravo che leggessi la lettera, che avessi cambiato idea.
Sono stato un cretino a dirti che mi stavo frequentando con un'altra perché...perché io voglio te, sempre.
Perché ti amo e ti amo perché sei intelligente, forte, lo sei sempre stata anche quando tutti credevano di no, sai come uscire dall'oscurità e hai insegnato anche me a farlo; sei...non ti dirò che sei facile o sempre perfetta anzi sei una rompiscatole e il più delle volte musona ma è questo che mi piace di te.
Mi piace il fatto che tu sia rigida quando serve e divertente quando c'è da esserlo, mi piace la tua risata un po buffa, quasi isterica.
Mi piace quando sei convinta di te stessa; mi piace la tua finta aria da perfettina.
Mi piaci quando sei razionale e ancora di più quando sei impulsiva e irrazionale perché sei vera, sei te stessa e non ti importa dei casini che potresti combinare.
Mi piace quando vuoi farmi mettere la testa a posto, mi piace quando pensi prima agli altri e poi a te stessa e mi piace quando arricci il naso se non ti va bene qualcosa.
Sei troppo per me e questo lo so, forse non ti merito ma noi due ci compensiamo.
Volevo te quando non volevo nessuno e tu c'eri.
Tu mi capisci, lo hai sempre saputo fare, più di me e me lo rimpiango.
Odiavo tante cose di me che tu mi hai insegnato ad amare.
Prima di te non conoscevo l'amore e non sapevo cosa significasse tenere a qualcuno ma poi sei arrivata tu e ricordo che la prima volta che ti vidi pensai "cazzo è bellissima, la ragazza più bella che abbia mai visto" e non lo dico tanto per dire; però con la mia facciata da burbero e duro tu non l'hai mai notato.
Il primo errore è stato la scommessa, ti desideravo così tanto che non riuscivo ad ammetterlo a me stesso ma adesso, da adulti, lo posso dire.
Ti voglio Samantha Logan, senza condizioni, senza se e senza ma, senza ripensamenti o altre persone di mezzo perché non c'è nessuna oltre te perché sei unica nel tuo genere e non so più come dirti che ti amo.
Voglio dimostrartelo ogni giorno della mia vita se me ne darai la possibilità perciò》si inchina e mi porge una scatolina di velluto blu scuro, dentro un anello con il diamante a forma di cuore《vuoi sposarmi?》.
No deve essere un sogno, ho paura che mi stia per svegliare e che tutto questo non sia reale.
Alex, il mio unico amore mi sta chiedendo la mano, qui in mezzo alla strada e sta aspettando che io gli risponda, mi ha aperto il suo cuore, non è la prima volta che espone i suoi sentimenti ma questa volta è stato perfetto.
Il cuore si è fermato, il tempo si è fermato, guardo l'anello e guardo lui, ha uno sguardo innamorato e nei suoi occhi noto tutta la passione e la speranza, per un attimo rivivo tutti i nostri momenti insieme.
Lascio cadere il mezzo di fiori.
《Si, mille volte si》.
Gli salto in braccio e lui mi stringe poi si mette a ridere quasi istericamente.
《Cazzo amore mi hai fatto prendere un colpo, stavo per farti la proposta in portoghese》.
Ridiamo.
Mi mette l'anello al dito e non riesco a smettere di fissarlo.
《È stupendo, perfetto. Da quando, ciò come...non ho nemmeno le parole》.
È successo tutto così in fretta, credevo se ne fosse andato invece la lettera era una specie di prova.
《Di solo che scapperemo insieme, il prima possibile e che ci sposeremo in una bella spiaggia delle Hawaii con la prima persona presa a caso a farci da testimone e con tanti bambini hawaiani che ci ballano intorno》.
《Avevi già pensato a tutto allora...credevo non fossi tipo da matrimonio》mi ricordo ancora di quando disse questa frase.
《Non lo ero allora, quando non stavo con te》.
Non riesco a resistere all'impulso di baciarlo, ho troppa voglia di lui e dei nostri corpi avvinghiati e non vedo l'ora di essere sposati, voglio sentirmi sua.
Alcune persone che credo abbiano assistito alla scena iniziano a battere le mani e congratularsi compresi alcuni miei colleghi di lavoro.
Devo avvertire Carla che si è persa anche questo secondo evento.
È come se avessi espresso il desiderio di appartenere a qualcuno e proprio al momento opportuno si fosse presentato Alex.
Non potevo chiedere di meglio, sono troppo felice per pensare a tutte le cose che ci sono da fare.....