Incertezza

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Aiuto Dan a sistemarsi comodo sul divano, è tornato a casa dopo qualche giorno di ricovero.
I medici dicono che si è ripreso in fretta.
Mio padre non mi ha lasciata sola un attimo, e nei giorni che sono stata a casa da sola si offriva di farmi la spesa o di venire a cucinarmi qualcosa.
Insomma si era offerto di farmi da babysitter.
Ora è qui che aiuta Dan seppure non abbia bisogno del suo aiuto perché riesce a muoversi, ma non siamo così poco cortesi da farglielo notare.
È bello che ci voglia aiutare e glielo lasciamo fare.
Intanto io penso a come dire a Dan della relazione tra me e Alex.
Ci siamo scambiati dei messaggi e ci siamo visti un altro paio di volte ma senza andare a letto; non me la sentivo; è una cosa meschina da fargli alle spalle e non è da me.
Lui sta insistendo per farmi dire la verità anche se capisce che non è facile. Solo al pensiero di parlargliene mi sento in colpa.
So che non potrei avere una relazione clandestina con Alex ma forse Dan non ha bisogno di saperlo proprio ora.
Vedo che è preoccupato per il lavoro, per il matrimonio o forse non voglio ammettere che non ho il coraggio.
Ora ripenso alla proposta, forse ho accettato troppo in fretta, forse non ero davvero pronta o forse Alex mi ha fatto capire che non lo amo come credo.
Mi domando però, se Alex non fosse ricomparso nella mia vita io avrei avuto tutte queste incertezze?
Ho capito che avrei sposato una persona a cui tengo, forse che amo ma in questo caso c'è una persona a cui non posso rinunciare, una che amo di più.
《Ti serve altro?》domanda mio padre a Dan, è premuroso.
Ora lo vede come un figlio.
Forse dovrei parlarne prima con lui e farmi consigliare, anche se so cosa mi direbbe: "devi fare quello che senti giusto, devi vedere se ne vale la pena e devi essere felice, conta solo questo".
《Kevin, direi che adesso ha tutto quello che gli serve. Non essere così apprensivo tesoro, piuttosto chi vuole una tisana?》.
Jennifer cerca sempre di sdrammatizzare.
Mi ci vorrebbe una tisana per rilassare i nervi.
Mi arriva un messaggio da Alex; "glielo hai detto?"domanda.
Vorrei spegnere il telefono ed estraniarmi dal mondo.
Papà mi prende da parte per parlare.
《Se rimanessi con Daniel, tu andresti con Jennifer a scegliere il tuo vestito da sposa? Gliene ho parlato e mi sembrava molto contenta, non vede l'ora di venire con te》.
Vorrei sprofondare.
Devo dargli una risposta immediata.
《Ehm certo》.
È troppo gasato per far caso alla mia espressione e alla mia insicurezza perciò mi abbraccia e va a chiamare Jennifer.
《Che ne dici Dan, serata tra uomini?》lo convince papà.
《Non potrò essere molto di compagnia Kev, devo riprendere il lavoro》.
《Ma io e Sam dobbiamo fare delle cose da donne perciò per qualche oretta sarete da soli》sprizza Jennifer.
Più vedo lei e papà più mi convinco che siano una coppia bellissima.
《Che cosa?》domanda.
Ci guardiamo per capire cosa dire.
《Amore sono cose da donne》ripeto sperando non faccia altre domande.
Alla fine cede.
Io e Jennifer prendiamo la macchina di papà, visto che la mia è praticamente allo scasso, avendo la garanzia dovrebbero darmene un'altra.
Guida Jennifer e intanto racconta di come si conobbe con il suo primo marito.
《Vedrai il matrimonio ti cambierà la vita. All'inizio ti sembrerà tutto una favola ma poi la fantasia finirà.
Oppure non sarà così per voi, non voglio scoraggiarti; in ogni caso anche se il mio è andato male se voi vi amate funzionerà tutto.
Poi con i figli le cose si faranno più eccitanti, intense ma anche difficili》spiega.
Io l'ascolto poco.
Non posso sposarmi.
Anche se volessi chiudere definitivamente con Alex, cosa che comunque non voglio, non posso sposare una persona che ho tradito.
Continua a parlare fin quando non arriviamo all'atelier.
Non c'è nemmeno uno spazio vuoto perché vi sono solo abiti da sposa firmati e luccicanti.
Inizio a guardarne alcuni ma disinteressata.
Jennifer è più entusiasta di me.
《Questo mi sembra perfetto....
Questo è bellissimo...
Questo ti calzerebbe a pennello》dice per ogni vestito che vede.
《Signorina, ha già qualche intenzione su come lo vorrebbe?》.
Domanda la commessa.
《No, sono indecisa》.
《Posso consigliarti questo》.
Ne prende uno a sirena che da inizio ad un'infinita ricerca di quello adatto.
Ogni vestito ha un particolare che non mi convince.
È questo matrimonio che non mi convince. Mentre provo gli abiti ripenso a quella notte, con Alex.
A quello che abbiamo fatto, a come siamo stati bene.
Non posso ignorare queste sensazioni.
Non credevo che un errore, seppur agli occhi degli altri lo sarebbe, mi avrebbe fatta stare così male.
《Caspita, lei è davvero indecisa》ridacchia la commessa.
《Provo a prenderne un altro, è il modello più bello che abbiamo. Aspetti qui》si allontana.
E dove potrei andare?!
Scoppio a piangere, senza badare alle persone attorno a me o al fatto di sembrare ridicola.
Sono davanti ad un bivio: Alex o Dan?
Forse con Alex è stata solo una svista, una notte di follia, però ci siamo detti che ci amiamo e non potrei mai aver sprecato quelle parole.
《Che succede cara?》domanda Jennifer preoccupata.
《Perché piangi così tanto, non farmi preoccupare parla. È per colpa dell'abito? Vedrai che si risolverà.
Sei solo agitata per il matrimonio》.
Cerca di consolarmi ma non è niente di tutto questo; anzi magari.
Mi siedo sul divanetto, disperata.
Lei mi asciuga le lacrime come fosse mia madre.
È davvero dolce.
Dai suoi occhi traspare un velo di tristezza.
《Allora, ti va di raccontarmi?》.
Io l'abbraccio e lei mi accarezza i capelli premurosamente.
Ho bisogno del consiglio di qualcuno, mi fido di lei, non direbbe mai quello che le confiderei anche perché gli adulti tendono a volerti far imparare da solo.
《Sono confusa.
Anzi forse so cosa voglio ma non so come fare per non ferire le persone a cui tengo》.
Sono stata vaga lo so ma spero che capisca. Non voglio e non me la sento di essere esplicita.
《Stai parlando di non ferire Daniel vero?》.
Annuisco.
《Non vuoi più sposarlo?》.
《Credo di no, credo che nella mia vita ci sia un'altra persona》.
Lei mi prende le mani.
《Devi ascoltare solo quello che vuoi tu, quello che desideri.
Non devi fare una cosa solo perché ti senti in dovere, la vita sarà la tua.
Può succedere di non amare più una persona.
Lo so sembra strano che da un giorno all'altro tutto cambi ma fidati può essere così》.
Effettivamente sembra strano lasciare una persona con cui hai condiviso tanti bei momenti.
《Ma come faccio a dirglielo? Sarei troppo cattiva se gli sbattessi in faccia che non lo amo più o che amo un altro più di lui.
E poi non sta passando un bel periodo, lo farei stare ancora più male》.
Al solo pensiero mi sento una persona orribile.
《Ascoltami, non puoi mettere il bene degli altri sempre prima del tuo.
Se ami un altro non puoi stare con lui》dice convinta, sento che è un consiglio vero, mi fa piacere non essere giudicata.
《Si ma forse ho sbagliato.
Sono convinta di amare un altro più di lui ma questo non significa che non voglia bene anche a Dan》.
Lei mi guarda sorridendo.
《L'amore è una cosa diversa.
Sono convinta che tu tenga a Dan moltissimo ma devi scegliere chi vuoi veramente.
Magari hai fatto uno sbaglio, magari no ma ti dico che se domani tornasse il mio ex marito io non lo sceglierei ancora perché so che amo tuo padre ora.
Devi solo capire di chi non puoi fare a meno.
Ti dovrei dire di rimanere con Dan per non rovinare il rapporto o fare uno sbaglio ma so, anche se dici di essere confusa, che tu sai cosa fare》.
Vorrei credere in me come fa lei.
Devo solo trovare il coraggio per parlarne a Dan perché non posso più mentirgli.
Jennifer ha ragione, non posso sempre pensare agli altri quando io so di desiderare qualcos'altro.
Temo solo che Dan si arrabbi con me ma comunque non penso di poterlo impedire.
La commessa torna con un altro abito ma quando mi ritrova rivestita la sua espressione muta da gioiosa a interrogativa.
《Stavamo andando via, la sposa ha bisogno di più tempo. Grazie per la cortesia》dice Jennifer.
Credo che alla ragazza non le abbia fatto per niente piacere dopo i mille modelli che mi ha fatto provare.
Non mi sentivo a mio agio con quei vestiti addosso.
Jennifer mi ha dato la convinzione per parlarne con Dan ma quando ritorniamo a casa lui e papà stanno guardando la partita in tv e quando finisce Dan è talmente stanco che lo lascio andare a dormire.
Spero che lei non parli a mio padre prima che glielo dica io.
Dopo essermi fatta una doccia controllo il cellulare, ci sono dei messaggi da Lydia e delle chiamate da Alex.
Ascolto cosa mi ha lasciato in segreteria.
"Mi manchi, chiamami".
Più o meno dicono tutti questo.
Sorrido davanti allo schermo.
Già, è questo l'effetto di Alex.....

𝓟𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓸𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora