Proposta

154 7 1
                                    

Stasera alle otto. Papà è stato chiaro. Voglio essere puntuale, non vedo l'ora di conoscere Jennifer. Ho pensato molto a come possa essere e mi sono chiesta se magari potesse somigliare a mia madre, almeno fisicamente. Tra poco lo scoprirò, ma la cosa importante è che renda felice papà, qualsiasi sia il suo aspetto.
Quando ci siamo visti, mi ha parlato per un'ora intera solo di lei e da come l'ha descritta, sembra essere quella giusta. Gli è stata vicino più di chiunque altro, e magari anche più di me, che sono stata troppo presa da me stessa, ma ho cercato di stargli accanto il più possibile. Metto fretta a Dan che sta ancora cercando di aggiustarsi la cravatta e la camicia; so che vuole essere perfetto ma a volte si impegna troppo per esserlo. 
《Amore, mio padre ci starà aspettando dietro la porta da minuti ormai, sbrigati》dico per quella che sarà la decima volta o forse anche più.
《Arrivo, voglio fare bella figura con lui, è una serata importante》dice fiero e sono felice che stia provando ad andare d'accordo con lui. Ho sempre cercato di convincerlo che a mio padre non stesse antipatico e che era solo un tantino iperprotettivo ma conosco Dan, gli piace farsi vedere sempre al meglio. Non vuole deludere le aspettative degli altri, soprattutto di mio padre, e per quanto riguarda me, non le ha mai deluse. So che odia il fatto che papà gli dia filo da torcere perché uno come lui, piacerebbe a chiunque.
《Io ti raggiungo, tu vai》dice e mi porge le chiavi dell'auto.
Mi domando cosa ancora debba fare, mi sembra che il suo outfit non abbia una piega.
《Devo lavarmi i denti》aggiunge, di solito non è mai in ritardo, credo stia solo temporeggiando e direi che il suo nervosismo è abbastanza evidente e mi viene quasi da ridere.
《Allora posso guidare la porsche!》azzardo.
Lui fa una smorfia.
Per stasera passo! 
Solitamente me la lascia guidare ma temo che stasera il suo nervosismo sia eccessivo e credo stia per crollare.
Sono giorni che pare sudare freddo e incespicare e quando sono tornata dalla disavventura con Alex, inutile dire che non si è risparmiato la paternale. Era molto preoccupato. Una cosa in comune con papà è la paura di perdermi. Credeva che fossi con Lydia e aveva paura ci fossimo perse.
"Ho pensato alle opzioni peggiori quando non mi hai risposto al cellulare. Non sono nemmeno andato a lavoro per venire a cercarti Sam" ha detto.
Mentre lui si corrucciava, io dormivo in un letto che non era il nostro, con Alex, il primo amore della mia vita. Gli ho detto che il cellulare era scarico, poi si è tranquillizzato, o almeno ci ha provato. 
Lo aspetto in auto e dopo minuti finalmente, lo vedo comparire.
Mette in moto e mi sorride.
《Sai cos'ha cucinato tuo padre?》domanda dopo attimi di silenzio, in cui noto che serra le mani attorno al volante e una se la passa nei capelli nervosamente, alchè gliela prendo.
《Amore sta tranquillo, non sapevo che mio padre ti facesse così tanta paura》ridacchio, ma pare pensare a tutt'altra cosa.
《Ha preparato pollo e patate, il piatto preferito di Jennifer...vuole davvero fare colpo su di lei》. Lui si limita ad annuire. Non sembra nemmeno il solito Dan, si comporta come se mi stesse nascondendo qualcosa, come un bambino ansioso che la mamma possa scoprire che guaio abbia combinato ma decido di togliermi questa brutta sensazione dalla mente per iniziare al meglio la serata con mio padre.
Quando arriviamo, come mi aspettavo lo trovo mezzo appostato davanti la porta pronto ad abbracciarmi. Sono felice che si sia deciso a cambiare casa, nel nostro vecchio appartamento regnavano troppi ricordi e sono stata io a spingerlo a trasferirsi in centro.
Jennifer, una donna alta, snella e con capelli neri corvino, ci viene incontro e si presenta amichevole.
È davvero bella per essere sulla cinquantina e sembra più giovane di quel che è; ma quello che mi colpisce di più è che ha un sorriso che mette allegria, e capisco perché a mio padre sia piaciuta tanto. A lui piacciono le donne che sorridono.  Non somiglia per niente alla mamma ma è meglio così, altrimenti sarebbe parso ad entrambi di avere l'immagine di lei sempre davanti ai nostri occhi e credo che anche per Jennifer sia meglio non somigliare alla defunta moglie, altrimenti immagino il disagio.
《Ti stava aspettando dietro la porta, non vedeva l'ora che arrivassi》dice lei ridendo verso di me.
《Ci avrei scommesso》.
Vorrei dire che abbiamo fatto ritardo per colpa di Dan ma non mi sembra il caso di dare un motivo in più a mio padre, che già non è il suo più grande fan, di lamentarsi di lui.
《Jen, non spifferare a mia figlia che mi è mancata più del dovuto》ghigna, lei allora gli prende le mani nelle sue.
"Jen", è già passato ai soprannomi. Credo che la loro storia vada avanti da più tempo di quello che pensavo e papà è stato bravo a tenermelo nascosto.
Dan e quest'ultimo, senza che sia una sorpresa, si dileguano in cucina con la scusa di tenere sotto controllo il pollo in forno, ma probabilmente papà vorrà parlare con Dan; magari non vuole perdere tempo per richiamarlo per qualcosa che secondo lui non va bene, forse la cravatta troppo stretta o i suoi capelli troppo laccati.
《Ops, spero che quel povero ragazzo ne esca integro》ridacchia ancora Jennifer.
Io scuoto il capo.《Mio padre non perde occasione per metterlo in guardia da quello che potrebbe fare se nel caso lui mi facesse del male》.
Ovviamente capisco la preoccupazione e la gelosia dei padri quando scoprono che l'uomo della vita della loro figlia non è lui e ancora di più capisco la paura che ha di perdere anche me, ma a volte è davvero troppo esagerato e non vorrei che dia altri grattacapi a Dan, già fin troppo in agitazione.
Porgo a Jennifer la bottiglia di vino pregiato che abbiamo fatto loro come regalo e lei la posiziona al centro tavola.
《Allora, come lo vedi mio padre?》domando.
《Si sta rimettendo, è sano come un pesce a livello fisico, ovviamente gli manchi e gli manca Karen, tua madre. Non è una cosa che mi da fastidio, mi fa piacere che mi parli di lei perché lo fa con meno tristezza. Gli piace ricordarla e so che non potrà mai superare del tutto la sua perdita, ma non lo biasimo. Io e lui stiamo bene insieme》. Sorride quando parla di lui e sembra sul serio molto presa.
Non dico che sia innamorata ma sicuramente mio padre le piace e spero tanto che anche per lui sia la stessa cosa.
Si sono conosciuti in ospedale, un posto strano e triste, ma lei era la sua infermiera e anche la sua confidente. Ha risanato in lui delle ferite, così come Dan ha risanato le mie, così come lo ha fatto Alex.
Non abbiamo più parlato da quella notte, o meglio, non mi ha più scritto, e forse è meglio così. Ci siamo detti che potevamo essere solo amici, ma forse con tutto ciò che c'è stato tra di noi, è impossibile essere solo amici.
《Poi mi ha parlato tanto anche di te, mi ha detto che eri bella ma adesso che ti vedo sei ancora più bella di come ti immaginavo》si complimenta.《Tu sei la sua vita Sam e ti ama più di chiunque al mondo. So che si sente solo senza tua madre e tu gliela ricordi, ma con calma andrà avanti. Ha già fatto passi da gigante》. È speranzosa e lo sono anche io, e ora un pò di più perché so che lei si prenderà cura di lui.
Mi sembra una brava persona e spero che renda felice papà, e soprattutto che non sia lui a rovinare le cose con lei.
Aspettiamo sedute sul divano che papà e Dan finiscano di parlare e intanto sgranocchiamo gli antipasti che papà ha preparato, ma ci stanno mettendo un'infinità di tempo e non riesco ad immaginare di che cosa possano star conversando ormai da minuti.
Io e Jennifer abbiamo parlato di me e del lavoro di Dan, ma abbiamo finito gli argomenti e inoltre stiamo iniziando ad avere fame.
《Forse è meglio che vada a chiamarli》si alza dal divano ma ecco che spuntano dalla cucina e Dan sembra aver cambiato espressione da quando siamo arrivati, è sereno, non pare più turbato. Immagino che possano aver chiarito le loro insensate scaramucce. Papà ha sempre trovato un pretesto per lamentarsi di lui in effetti.
《Abbiamo una fame da lupi Kevin》commenta Jennifer.
《Lo so scusate donne, avevamo questioni urgenti di cui discutere!》esclama, poi guarda Dan, ora con complicità e sembra perfino che papà abbozzi un sorriso. Sono felice che abbiano chiarito i dissapori.
Durante la cena, che pare piuttosto tranquilla, Dan non smette di fare complimenti per come ha cucinato mio padre che però ammette esserci lo zampino di Jennifer.
Un'altra passione che ha perso dopo la morte di mia madre è stata quella per la cucina, ma Jennifer spiega che ultimamente la sta riacquistando. Papà aveva perso tante abitudini dopo la morte di mamma e sinceramente non ce la siamo passati bene i primi tempi; quest'ultimo aveva riversato tutto il suo dolore nell'alcol e io non riuscivo a stargli accanto come avrei dovuto per via del college e il resto. Stavo tornando alla mia vita, mentre lui aveva appena realizzato  ciò che era successo, quindi era come se vivesse tutto per la prima volta. È stato solo con il tempo che è andato avanti. Per questo spero che un'altra donna possa renderlo felice.
《Devi darmi la ricetta Kevin》dice Dan a mio padre riferendosi al pollo ed ora che ci penso è la prima volta che lui gli dà del "tu" e mio padre non lo corregge, siccome quasi lo pretendeva. Direi che la chiacchierata in cucina è stata utile.
《Il trucco è stato metterci un pò di vino rosso》spiega lui.
Per il resto, la cena procede al meglio, anzi, direi fin troppo bene visto che papà non ha ancora contraddetto Dan per qualcosa che ha fatto o detto. Sembrano andare molto più d'accordo e sembra strano questo repentino cambio di atteggiamento da parte di papà. Solitamente c'era sempre qualcosa che non gli andava bene, qualcosa che Dan sbagliava. Amenoche non voglia farmelo presente dopo cena. Ma per ora direi che va tutto per il meglio e io mi godo ogni momento, ogni sorriso o chiacchiera, ogni battuta di Jennifer sulle cattive abitudini alimentari di mio padre.
Lui e quest'ultima sono molto affiatati e appaiono felici, o per lo meno, sereni ed è questo che conta.
Inutile negare che mi mancano i tempi in cui lo eravamo con mia madre, ma non voglio che mi assalga la tristezza.
All'improvviso il mio cellulare vibra, e con la coda dell'occhio, da sotto il tavolo, scorgo un messaggio di Alex: "ti devo parlare" recita telegrafico e suona quasi drammatico.
Credevo non volesse più parlarmi o avere niente a che fare con me dopo la mia battuta scomoda dell'altra volta, invece ho parlato troppo presto. Non che non mi faccia piacere, ma temo che la situazione possa diventare scomoda per davvero.
"Ora non posso" digito velocemente, sebbene sia curiosa di sapere quello che vuole dirmi e la risposta non tarda ad arrivare. Dice di fare il prima possibile. A quanto pare ha fretta e mi domando cosa possa essergli successo di tanto urgente.
Ma probabilmente niente per cui valga davvero la pena preoccuparsi; è Alex e vuole attenzioni, le ha sempre volute. È fatto così. Almeno credo. Magari questa volta ha davvero bisogno di me.
Sto per digitare la risposta ma vengo interrotta da Dan che sembra avere urgenza di parlarmi. Si schiarisce la voce. È nuovamente agitato.
《Questa è una serata importante per tutti noi e non soltanto perché tuo padre ha voluto presentarci la sua nuova e stupenda compagna, che spero sia la donna della sua vita, ma anche per me Samantha, perché la donna della mia vita invece sei tu. È dalla prima volta che ti ho vista che ho desiderato averti, e ce l'ho fatta; non perchè fossi un traguardo ma perché tu mi hai fatto battere il cuore come non era mai riuscita a fare nessun'altra Sam. Mi sento l'uomo più fortunato del mondo con te e non potevo chiedere di meglio. Nonostante la mia posizione, non sono mai stato sicuro di niente e credevo di non essere abbastanza per te, ma su una cosa sono sempre stato sicuro: di amarti. Tu vali più dei soldi e delle auto di lusso e sono felice di non essere il ragazzo stronzo e affettato che credeva tuo padre》.
A quest'ultima affermazione, tutti ridiamo.
Si alza dalla sua sedia dall'altro lato del tavolo e viene verso di me per poi inginocchiarsi, sostenendosi su una gamba sola. Dalla tasca della giacca mostra una scatolina di velluto e di colpo è come se il tempo si fosse fermato, come se nulla di tutto questo stesse accadendo.
Le sue intenzioni sono molto chiare e sinceramente non avrei mai creduto, almeno nell'immediato futuro, di veder arrivare questo momento.
Apre la scatolina nera foderata e dentro vi è un anello con un diamante all'interno.
So cosa mi sta per chiedere ed è come se il mio cervello si fosse completamente spento. Il cuore mi batte all'impazzata e sto perfino sudando fredda. La convivenza porta al matrimonio, il matrimonio ai figli e ad una vita lunga e felice con quella persona, che diventerà a tutti gli effetti la tua famiglia. Papà lo aveva previsto e anche io, ma non così presto. Però amo Dan, so di amarlo. Lui è per definizione l'uomo perfetto e non avrei potuto chiedere di meglio. So che sarò felice con lui. Lui mi fa sentire speciale e amata. È attento, premuroso.
《Amore, vuoi sposarmi?》.
Guardo a tratti lui a tratti l'anello luccicante, poi mi volto verso mio padre e vedo la commozione nel suo sguardo.
Dan sta aspettando una mia risposta, sorridente, speranzoso e alquanto sudato, tant'è che si asciuga una goccia di sudore dalla fonte. Solo ora capisco la sua agitazione di prima e il fatto che lui e papà abbiano appianato i dissapori. È servita una proposta di matrimonio per fare in modo che andassero d'accordo.
《Si, certo》rispondo con decisione e senza ripensamenti.
Lui mi infila l'anello al dito e capisco da questo momento in poi, che lui farà parte della mia vita in modo permanente. Il matrimonio è la prova del vero amore, la prova che lui mi ama più di ogni altra cosa al mondo.
Sulle prime mi sento spaesata, poi balzo dalla sedia per saltargli addosso e baciarlo.
Passare il resto della mia vita con lui...non ci avevo ancora pensato, ma ho sentito nel momento in cui me lo ha chiesto che fosse la cosa giusta da fare e me ne convinco ancora di più quando le nostre labbra si toccano.
Il matrimoni è una corsa ad ostacoli e affrontarli con Dan sarà la mia missione. Non avrei mai pensato che un altro uomo potesse prendere il posto di Alex, ed è incredibile quanto le prospettive possano cambiare. Lui è il passato, Dan il futuro. Alex è stato il primo amore, Dan sarà l'ultimo, quello vero.
Mio padre e Jennifer si commuovono poi a turno ci abbracciano.
《Auguri cara》dice lei amorevole.
Non riesco a smettere di sorridere, sono rimasta senza parole, non me lo aspettavo e ora capisco perché fosse così nervoso prima in macchina e credo che mio padre ne fosse al corrente.
Si asciuga una lacrima e mentre Dan parla con Jennifer lui mi prende da parte e non appena siamo da soli mi abbraccia scoppiando in lacrime.
《Tesoro, sono così felice per te, ti auguro il meglio》sento che fa fatica a parlare e so che per lui è difficile, anche perché non mi aspettavo di ricevere una proposta di matrimonio a ventitré anni.
《Spero solo non ti dimenticherai di me》.
《Oh papà non potrei mai dimenticarmi di te, rimarrò per sempre Sammy, la tua bambina》dico con amore e quasi mi viene da ridere perché sembra un bimbo geloso, so che non posso capire la sua paura perché non sono una madre ma sono sollevata che finalmente abbia accettato di lasciarmi andare.
Alle mie parole sembra gli sia tornata la speranza, mi abbraccia e sembra non volermi lasciare più, come se volesse continuare a proteggermi come quando ero piccola.
《Adesso ci sarà Daniel a prendersi cura di te》dice più a lui che a me, come per realizzare la cosa e so che se ne vuole convincere.
Torniamo in sala da pranzo dove Dan e Jennifer ci stavano aspettando per brindare.
《Ti avverto, non farla soffrire perché so dove trovarti》dice verso Dan ma la sua minaccia non spaventa nessuno, è più un avvertimento che fa piu ridere che altro.
Dan annuisce e si stringono la mano in segno di tregua, poi mio padre gli da una pacca sulla spalla.
《È il momento del dolce》annuncia.
Non so se sia stato più uno shock o una sorpresa ma sento che con Dan posso iniziare una vita tutta mia, in autonomia.
Guardo per un secondo il mio cellulare e il messaggio di Alex senza risposta.
Jennifer mi porge una fetta di torta fatta da lei e torno a concentrarmi sull'euforia generale.
Fino a quando non rimetto piede in casa, continuo a fissare il diamante al mio dito che suggella il legame tra me e Dan.
《Sarà costato una fortuna, non voglio che spendi così tanti soldi per me. Sarebbe bastato anche un anello semplice》.
Dan sembra non curarsi dell'affermazione.
《Questo e altro per te. Tu sei un diamante raro, come quello che hai al dito》.
Mi sento decisamente troppo viziata.
《Voglio rendermi utile, non è giusto che non mi faccia contribuire alle spese della casa》.
Lui mi guarda come per dirmi che questa cosa gliel'ho detta almeno mille volte, ma continuerò a ripetergliela se sarà necessario. 
《Va bene, la prossima bolletta faremo a metà》ridacchia.
Lo guardo compiaciuta anche se suonava più come una battuta.
Guardo l'orario, sono le due del mattino e non voglio immaginare come mi sveglierò domattina per andare a lavoro quindi spengo la lampada sul comodino e sprofondo nel sonno più totale, incurante di essere ancora vestita e con affianco un rasserenato Dan che coccola Jack. 

ALEX
Fisso lo schermo in attesa di una risposta da parte di Sam ma capisco che non arriverà.
Sono le due del mattino e sento il respiro lento e regolare di Chloe che dorme accanto a me.
Decido di spegnere il cellulare.
《Hey, sei ancora sveglio?》domanda lei con la voce assonnata. Deve essersi svegliata perché mi sono mosso un pò troppo di fretta. 
Improvvisamente mi sembra strano averla di fianco a me, come se non fosse la normalità.
《Si, ero solo sovrappensiero》.
《Perché?》.
《Domani avrò a che fare con un cliente importante》mento.
《Andrai bene, sei il migliore che il signor Jackson abbia mai assunto》mi conforta e ripenso a tutte le volte in cui lo ha fatto, anche involontariamente, però mi è sempre stata accanto, così la bacio per riuscire a sentirla più vicina o forse per riuscire almeno in parte a colmare questo enorme buco nel petto che mi divora da cinque anni.
Il contatto fisico mi è sempre servito per riuscire a capire una parte delle persone, per capire che valore avessero per me e capisco che Chloe è importante ma lo è anche Sam, lo è sempre stata e forse sempre lo sarà perchè infondo so di non essere mai riuscito a dimenticarla. I suoi baci, la sua risata, i suoi leggings attillati, i nostri battibecchi, le cene romantiche, ricordo ogni dettaglio, perfino le sue grida...è tutto impresso nella mia mente come fosse ieri.
Mi impongo però di mettere un freno ai pensieri e di dormire; domani sarà una giornata lunga e pesante.
Chloe si avvicina a me e mi avvinghia un braccio attorno al petto poi torna a dormire indisturbata mentre io rimango ad osservarla e mi ricordo di quando di nascosto osservavo Sam dormire.
Direi che la mia missione di smettere di pensare a lei è fallita......

𝓟𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓸𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora