Lei è... Mary.

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[ sherlock (BBC). ]

Guardai con un sospiro la porta davanti a me.
«Sei sicuro?» mi domandò mio fratello, nonostante sapesse già la risposta, che esposi comunque annuendo. «Lo perderai.» mi sussurrò, un'altra cosa ovvia. «È meglio per lui. Deve andare avanti. È il modo migliore.» risposi, dicendolo più a me stesso che a lui. Chiusi gli occhi, posando la mano sulla maniglia della porta. Entrai quindi nel locale, cercando la donna che avevo contattato. «Mary!» dissi quindi, non appena la vidi.

Ero sicuro della mia scelta. I suoi capelli biondi, tenuti corti, ricordavano per qualche verso quelli di John. Lei mi guardò, incastrando i suoi occhi nei miei. «Mary Morstran, - mi fece l'occhiolino - al suo servizio.» liquidai le sue attenzioni con un cenno della mano, sorridendole di cortesia, senza felicità. «Sa perché si trova qui, signorina Morstran, per cui non mi faccia perdere tempo.» cercai di arrivare dritto al sodo, con lei che annuiva con un cenno. «Come si chiama?» domandò, sbuffando. Strabuzzai gli occhi, cercando di non darlo a vedere. "Molto professionale," pensai "glielo avrò detto milioni di volte." «John.» risposi, cercando di trattenere l'emozione sconosciuta che mi prendeva ogni volta che dicevo quel nome. «John Watson, medico militare. Laureato al Bart's, tornato dall'Afghanistan due anni fa. Ha una sorella la cui grande passione per l'alcool non è certo un segreto. Necessita di adrenalina per vivere, come un drogato con la sua dose. Completamente etero...» "Sì. E quella notte durante il caso del Mastino era la cosa più etero della terra". Sorrisi, al ricordo, ritornando poi a guardare la donna, inespressivo.

Lei annuì, sembrava che non avesse notato nulla, cosa che mi fece sospirare, anche se lievemente. «Lavora alla Bart's?» domandò lei, sbuffando. «Sì, fa il medico lì. Attualmente stanno cercando un'infermiera. Il suo colloquio sarà domattina.» conclusi, bevendo poi un sorso dell'acqua che avevo ordinato.

«Deve essere davvero innamorato.» disse poi lei, interrompendo il flusso dei miei pensieri. "Sì, in effetti lo sono. E lei non sa con quale difficoltà sto mettendo nelle sue mani la ragione del mio sorriso."

«Voglio solo che non sia depresso.» risposi, invece, posando un finto sguardo disinteressato sulla figura della donna. «Non mi farei mai vedere in giro con un uomo depresso.»

[ 369 parole. ]

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