Park Jimin

1.1K 10 23
                                    


Federica e Jimin erano insieme sul divano, a coccolarsi, solo loro due e della leggera musica di sottofondo, in armonia con la pioggia all'esterno.
La ragazza era sdraiata sul fidanzato, e si lasciava cullare dalle sue carezze, ma era sovrappensiero, e il biondo se n'era accorto da un pezzo.
Non voleva forzarla a parlare, non l'avrebbe mai fatto, l'amava troppo per spingerla a fare qualcosa controvoglia.
Eppure, quello sguardo che era sempre allegro e vivace, ora era spento, e non gli dava tregua.

<<Amore?>> mormorò, sfiorandole dolcemente una guancia.
Federica mugolò, facendogli intendere che stesse ascoltando.
<<Stai bene?>> le chiese, sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Sì>> rispose lei tranquillamente, tirandosi su.
Si liberò dalla presa di Jimin e si diresse in camera da letto, chiudendo la porta.
Voleva stare da sola.

Il biondo seguì i suoi movimenti, passandosi una mano tra i capelli per la frustrazione.
Cos'aveva la ragazza per arrivare a comportarsi in questo modo?
Corse al piano di sopra e bussò alla porta bianca della loro stanza.
<<Fede? Tutto ok?>> ritentò, ma non sentì alcun rumore dall'interno.

Sospirò, chiuse gli occhi, e appoggiò la fronte alla superficie liscia.
Stette zitto, sperando che la ragazza uscisse, ma scattò sull'attenti non appena il silenzio fu rotto da un singhiozzo.
Bussò più forte, e girò la maniglia per entrare in camera, ma era chiuso a chiave.
<<Federica!>>

<<V-vattene... Torna giù, s-sto bene>> pronunciò la flebile voce di lei, interrotta dai singhiozzi.
<<No, non stai bene. Dimmi che cos'hai, posso aiutarti se ne hai bisogno...>> insistette Jimin, preoccupato.
Il suo cuore batteva all'impazzata e sentiva il fiato mancare.
È questo ciò che si prova quando una persona cara sta male...?

<È che... Non ne sono all'altezza...>> dopo minuti interi, la voce di Federica tornò a farsi sentire.
Il biondo scattò in avanti, e si appiattì contro la porta, per non perdersi nemmeno una parola.
<<All'altezza di cosa?>> le domandò, inarcando un sopracciglio.
Sperò che Federica stesse scherzando.

Sentì un fruscio, seguito da molti respiri profondi, poi un tonfo.
Federica stava cercando di regolarizzare il respiro, con mille pensieri che le frullavano per la testa.
Perché Jimin non capiva?
Come poteva essere così cieco?
Si lasciò scivolare a terra, e una volta seduta lasciò un respiro tremante.
Era ora di liberarsi.

<<All'altezza di tutto... Insomma, tu sei un Idol di successo, potresti avere tutte le donne del mondo e invece hai me? Me?! Sono una noiosa ragazza come tutte le altre, senza nulla di speciale. Non sono alla tua altezza, Jimin. Come non sono all'altezza di tutto il resto. Tute le mie amiche che non fanno che dirmi quanto tengano a me, quanto sia importante per loro... Non mi merito tutto questo! Non valgo nemmeno la metà di tutte le belle parole che spendete per me, forse nemmeno una di quelle. Sono una ragazza come le altre, non mi distinguo in nulla, perché allora?! Non mi sento per nulla a mio agio in tutto questo, non è ciò che merito! Merito una vita mediocre... Come la persona che sono...>>

Jimin spalancò gli occhi, incredulo.
Queste erano le stupidaggini a cui pensava la sua amata Federica?
Davvero?
Scosse la testa, e la sbattè ripetutamente contro il laccato, pensando a cosa avrebbe potuto fare.
Prese un profondo respiro, richiuse gli occhi, e poggiò una mano sulla porta.

<<Hai ragione, non ti meriti questo. Ti meriti molto di più. Sai qual è la definizione di amore, secondo il vocabolario? Io non la so. Non ne ho bisogno. L'amore per me sei tu. Sono io che dovrei ringraziare tutti gli dei del cielo per avere la fortuna di svegliarmi ogni mattina al tuo fianco, di poterti guardare negli occhi, poter baciare le tue labbra morbide, ammirare il tuo sorriso... Senza di te sono perso, Federica, sono nulla. Sei tu ciò di cui ho bisogno, il motivo per cui vivo. Sei tu, tu e basta.

Quando non ci sei mi manca il fiato, mi si appanna la vista e mi manca il fiato...>> si fermò, e sorrise pensando alla ragazza <<...le parole mi muoiono in gola, mentre vorrei solo urlare. Non mi interessa di tutto il resto del mondo, perché quando siamo insieme per me esisti solo tu. E le tue amiche? È ovvio che facciano così, se non ci sono io qualcuno dovrà pur riempirti di amore e dolcezza, no?>> Jimin si inumidì le labbra, mentre riordinava i pensieri.
Le cose da dire erano così tante...

<<Ti amo Federica. Ti amo tantissimo. Sarà scontato, banale, tutto quel che vuoi, ma è così. Non devi non sentirti all'altezza, dovresti camminare a testa alta, sorridendo a tutto e tutti, perché sei dannatamente bellissima e... Perfetta. Sono gli altri a doversi sentire sbagliati in confronto a te, non il contrario. Sono gli altri a dover abbassare la testa per non restare accecati, non il contrario>> si fermò.
Non sentiva un rumore, quindi decise di continuare. Avrebbe fatto ricredere la ragazza.

<<Sai, dicono che a tenerci coi piedi per terra sia la forza di gravità, ma per me non è così. È una persona incredibilmente dolce e disponibile, una persona bella fuori e dentro, sempre sorridente, con degli occhi bellissimi e una voce stupenda.
Credo tu la conosca, si chiama Federica.
Se la conoscessi come la conosco io...
Il luccichio nei suoi occhi dovrebbe rientrare nelle meraviglie del mondo, e la sua risata... Mh, no, quella no, voglio essere l'unico a poterla sentire.

Sai, la Federica che conosco io è sempre aperta, gentile e spontanea.
È perfetta.
Ti chiederai come l'ho conosciuta...
È stato il giorno più bello della mia vita. L'ho vista da lontano, alla stazione, stava aspettando la sua amica Nicole.
Era semplicemente lì, come le altre persone, schiacciata ad attendere l'arrivo del treno, ma una cosa la distingueva dagli altri...>> Jimin si asciugò una lacrima, ripensare a quei giorni lo aveva smosso.

<<Mentre tutti sbuffavano e imprecavano, maledicendosi a vicenda, Federica sorrideva.
Era il sorriso più bello che avessi mai visto, e dentro di me decisi che mi sarei impegnato tutta la vita per far sì che non le abbandonasse mai le labbra>> si morse il labbro inferiore, e cercò di non far tremare la voce.
<<Sorridi sempre, Fede, per favore...>>

Attese, in silenzio, e d'improvviso la porta si aprì.
Federica uscì dalla stanza asciugandosi gli occhi.
<<Ti amo, Jimin>> mormorò, abbracciandolo.
<<Ti amo anche io Federica, tantissimo>> rispose, stringendola a sé.
Si allontanò un un secondo, e trovando il viso sorridente della ragazza si sentì rincuorato.
<<Sei bellissima quando sorridi>>.

Bene
Ora
Cara la mia fede_jimin
Spero tu abbia letto con attenzione, perché Jimin è il riflesso delle tue unnie e di tutte le persone che ti amano, proprio come me :)
Abbiamo capito che c'è qualcosa che ti tormenta, sembri triste, più lontana...
Non ci piace vederti così, rivolgiamo la nostra bimba sorridente :(((
Io, Nausi05 ed Ehynys siamo sempre a tua disposizione, quindi se hai bisogno di qualcosa, se vuoi sfogarti o semplicemente parlare, sappi che ci saremo sempre per te❤️

One Shot Kpop (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora