Biscotti

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Ship: Lee Know x Han

Genere: Smut, hybrid!AU

Minho si svegliò, infastidito da uno strano solletico al collo.
Aprì lentamente gli occhi, cercando di abituarsi alla luce del sole, e cacciò un urlo quando trovò due iridi completamente nere a fissarlo.
<Oddio Jisung-ah, mi hai fatto prendere un infarto...> borbottò, con una mano sul petto.

Il viso del nominato si fece triste, e gli occhioni si riempirono di lacrime <S-scusa...> mormorò.
Minho spalancò gli occhi e scattando in avanti lo abbracciò, grattandogli le piccole orecchie per tranquillizzarlo.
<Non preoccuparti, non è successo niente> gli disse con voce calma, continuando a cullarlo.

<Adesso andiamo a fare colazione, mh?> propose Minho, cercando di alzarsi.
Jisung però strinse la sua maglietta in un pugno, mugolando in dissenso.
<Voglio stare qui, è così comodo...>
<Dobbiamo andare, è tardi> ribadì Minho, ricevendo un'espressione da cucciolo in cambio.

Alla fine, ovviamente, Minho cedette, e sorrise alla dolcezza del ragazzo accanto a sé.
Jisung era... singolare?
Era un ibrido, mezzo umano e mezzo scoiattolo, o almeno così aveva capito.
Viveva in casa del maggiore solo da qualche giorno, ma si era già ambientato perfettamente, come Minho si era abituato ad averlo attorno.

Praticamente passavano tutta la giornata assieme, e per lo più ridevano delle espressioni buffe dell'altro.
Secondo il più grande, Jisung era davvero tenero e carino, specialmente nei momenti in cui i suoi occhi si facevano ancora più grandi perché vedeva qualcosa che gli piaceva o scopriva qualcosa di rivoluzionario, come il microonde.

A Jisung invece Minho piaceva perché lo trattava bene, a differenza degli uomini cattivi del rifugio, e lo coccolava sempre.
In più gli dava da mangiare cose buone e non gli faceva mai male, anzi giocava con lui, e gli aveva anche detto che potevano dormire insieme se aveva paura!
Era il padrone perfetto.

Minho allungò una mano per accarezzargli la guancia morbida, facendogli chiudere gli occhi e muovere le piccole orecchie, mentre la coda si avvolgeva attorno al suo braccio, solleticandolo.
A questa sensazione gli tornò in mente come si era svegliato, e decise di chiedere allo scoiattolo.

<Piccolino... Mi hai fatto il solletico?> chiese, attirando così l'attenzione del minore.
<Mh... Non lo so... Cos'è il solletico?> replicò Jisung, guardandolo curioso.
Il cuore di Minho si strinse, realizzando che purtroppo il ragazzo non doveva aver avuto un'infanzia felice.

Decise che avrebbe rimediato lui, promettendosi che avrebbe fatto di tutto per renderlo felice.
Sorrise furbamente e prese a solleticare i fianchi di Jisung, facendolo così ridere, e pensò che la sua risata fosse ciò che di più bello c'è al mondo.
Il ragazzo si muoveva convulsamente per scacciare le mani del maggiore, senza nessun risultato.

Iniziava a fargli male la pancia per quanto stesse ridendo, e con un fil di voce, in mezzo alle urla, riuscì a dire qualcosa simile a "Basta per favore, non ce la faccio più".
Minho continuò ancora per un po' fin quando il più piccolo rimase senza fiato e lo pregò di smetterla.

Si allontanò di nuovo, e lasciò che lo scoiattolino si riprendesse, per poi riproporre la domanda.
<Quindi me lo hai fatto o no?>
Jisung guardò alle spalle di Minho, come a pensare intensamente, ma alla fine scosse la testa.
La sua risposta rese il maggiore ancora più confuso, perché era sicuro di averlo sentito.

<Cos'hai fatto prima che aprissi gli occhi?> provò, magari in questo modo avrebbe capito.
Jisung si picchiettò il mento con un dito, e disse: <Li ho aperti anche io!>
Minho cercò di non ridere, e gli chiese ancora: <Poi?>
L'altro ripeté esattamente le stesse azioni.

One Shot Kpop (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora