Michael dormiva. I capelli formavano un'aureola color del fuoco intorno al suo viso rilassato.
Lucinda era seduta accanto a lui, in ospedale.
Si era concessa un tempo per pensare a quello che aveva provato dopo aver saputo dell'incidente.
Paura, ansia, voglia di correre da lui.
E lo aveva fatto, senza pensare nemmeno per un secondo ai tre amici che erano con lei allo skatepark.
E poi la confessione di Luke.
Non se lo aspettava. Aveva bisogno di parlargli, così fece per uscire dalla stanza.
Prima di riuscire ad allontanarsi, si sentì prendere il polso.
"Dove vai?" le chiese Michael.
"Ho.. ho bisogno di parlare con Luke."
"Ti ha detto di essere innamorato di te?" Lucinda rimase spiazzata da quella domanda così diretta.
"Ecco.. No, cioè.. Io.." prese un respiro. "Si."
Il ragazzo le lasciò il polso. "Vai."
Lei gli sorrise. Si abbassò per dargli un bacio sulla fronte, ma il ragazzo si era già riaddormentato.
Uscì da quella camera soffocante e andò sull'enorme balcone.
Prese una sigaretta. Aveva bisogno di rilassarsi. La nicotina l'aiutava.
Si soffermò a guardare lo scorcio di Sydney visibile da quel luogo.
Il sole era ormai tramontato, così mandò un messaggio a sua madre per dirle che non sarebbe tornata a cena. Poi cercò il numero di Luke.
"Pronto?" rispose il ragazzo dall'altra parte. Aveva una voce stanca.
"Luke, sono Lucinda."
Lo sentì sospirare. "Lus. Dimmi."
"Ascolta, per prima.. Mi dispiace. Non pensavo che potessi provare una cosa del genere per me."
"È tutto okay. Davvero. Sapevo che non mi ricambiavi, quindi non mi sono mai fatto molte illusioni."
"Luke, io.. Scusa. Non posso."
"Lo so. Va bene così. A me basta starti accanto."
Si sentì male per farlo sentire così. Perché lei sapeva che, nonostante lui le dicesse il contrario, non andava bene affatto.
"Michael come sta?" le chiese Luke.
"Non è cambiato molto. Ora sta dormendo." Si strinse di più nella felpa. Iniziava a fare davvero freddo.
Decise di rientrare, così "Luke, ci sentiamo domani. Ora devo andare."
"Ciao Lus."
E staccò la chiamata.
-
La stanza bianca lo soffocava. Era stanco di stare steso su quel lettino d'ospedale. Voleva uscire, andare sullo skate, girare con i ragazzi e si, anche andare a scuola.
Il suo pensiero fisso era Lucinda.
Così Luke si era dichiarato. Sapeva che era innamorato di lei.
Si chiese perché, tra tutte le ragazze che gli andavano dietro, doveva provarci proprio con Lucinda.
Con la sua Luce.
Per la prima volta, da quel giorno in cui tutto era cambiato, sentiva qualcosa per qualcuno.
STAI LEGGENDO
daylight ❁ mgc au
Fanfiction"Lei è la luce del sole, io sono le tenebre. È un amore impossibile." "Però un po' della sua 'luce' potrebbe illuminare la tua oscurità. È scientifico." "Ma lei prenderebbe una parte del mio lato buio. La distruggerei. E non posso permetterlo."