Mancava poco alla fine della scuola. Chiuse l'armadietto, sbuffando. Non ne poteva più. Ma quello era l'ultimo anno, e sapeva che dopo sarebbe venuto il difficile.
La vita era tornata alla normalità; per tre mesi nessuno aveva avuto notizie su Bradley, e ciò rilassava e al contempo preoccupava Lucinda.
Lo avevano denunciato appena avevano saputo dell'assassinio del padre di Michael; quando era morto Blake non avevano prove, ma per quello sì.
Una guardia del carcere aveva riferito di aver notato, quella sera, un collega mai visto prima. Al momento aveva pensato che fosse appena stato assunto, ma dopo il crimine non lo aveva più visto alla prigione.
Lo aveva descritto come lo ricordava, i tratti scuriti dal buio della notte, e per quanto fossero poco dettagliate Lucinda aveva capito che si trattava di lui.
Magari Bradley se n'era andato, non era più a Sydney, e lei avrebbe potuto restare tranquilla, ma qualcosa le diceva che non era così.
Ogni volta che vedeva una moto nera si irrigidiva, anche se non era mai lui.
Due mani si posarono sulle sue spalle, facendola sobbalzare. Era così immersa nei suoi pensieri che non lo aveva sentito arrivare.
"Posso parlarti?" le chiese dolcemente. Lucinda annuì, seguendolo in un'aula.
I banchi erano ordinati, ma sporchi; probabilmente era da tanto che non venivano puliti. Si voltò verso le lavagne e si portò una mano alla bocca quando lesse ciò che c'era scritto sopra.
Lucinda Williams, verresti al ballo scolastico insieme a me?
Michael era di fianco a lei, sorridente. Era bellissimo, e Lucinda gli gettò le braccia al collo. In quel momento, tutto scomparve. Bradley, la scuola, l'ansia lasciarono il posto a loro due.
"Certo che sì, Mikey. Verrò al ballo con te." rispose. Gli occhi verdi di Lucinda incontrarono quelli semi-trasparenti di Michael, mischiando quelle diverse sfumature di verde e azzurro.
Michael le prese il viso tra le mani, delicatamente, e appoggiò le labbra sulle sue. Lucinda mise le proprie mani su quelle di Michael, stringendole dolcemente.
La campanella di fine intervallo li riportò alla realtà. Si sorrisero, e andarono insieme verso l'aula di Latino.
OCHOTONA
Chi capisce, capisce lol.Buongiorno belle fanciulle (e fanciulli, anche se non credo che qualche ragazzo legga questa storia), come state?
Perdonatemi per il capitolo stracorto e di passaggio, ma il prossimo sarà più lungo e molto importante.
Stiamo giungendo alla fine di questa storia, sigh.
Poi volevo dirvi che ho pubblicato il prologo di una nuova storia, si chiama Fall || Calum Hood, la trovate sul mio profilo se volete darci un'occhiata!
👋
-giò
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daylight ❁ mgc au
Fiksi Penggemar"Lei è la luce del sole, io sono le tenebre. È un amore impossibile." "Però un po' della sua 'luce' potrebbe illuminare la tua oscurità. È scientifico." "Ma lei prenderebbe una parte del mio lato buio. La distruggerei. E non posso permetterlo."