Capitolo 11

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Il trillo della sveglia destò Lucinda. Mise il cuscino sulla testa per attutire il rumore, senza molto successo.

"Vaffanculo a chi ha inventato le sveglie." disse tra sé e sé.

Prese l'oggetto e lo tirò a terra, ma il suono non si fermò. Decise allora di scendere dal letto, spegnerla e farsi una bella doccia.

Entrando in bagno, diede un'occhiata al telefono.
Aveva un messaggio di Calum.

Ehi Lus, noi dopo scuola andiamo allo skatepark, ti aggreghi?

Lucinda sorrise. A causa della pioggia non era andata sullo skate per una settimana e mezza, così rispose subito.

E me lo chiedi pure? Ovvio che vengo.

Posò il telefono sul mobile accanto al lavandino e accese la musica.
Entrando nella doccia, le note di Castle Of Glass dei Linkin Park risuonavano nella stanza.

-

"Ciao ma', vado a scuola."

"Non mangi colazione?"

"Sono in ritardo. Ah, non aspettarmi per pranzo, vado a mangiare qualcosa con i ragazzi e poi andiamo allo skatepark." disse Lucinda, mettendosi lo zaino in spalla e prendendo lo skateboard.

"Va bene, buona scuola."

Salutò sua madre con la mano ed uscì di casa.

Il sole era tornato a scaldare le giornate, finalmente. Infilò le cuffiette mettendo il volume della musica al massimo e salì sullo skate, diretta a scuola.

-

Cazzo, cazzo, cazzo. Era in ritardo.

Arrivò davanti alla propria classe e aprì la porta. I suoi compagni erano tutti seduti e il professor Jackson stava già spiegando la lezione matematica. "Signorina Williams, qual è il motivo del suo ritardo?"

"La sveglia non è suonata." mentì.

Oh, eccome se è suonata invece.

"Si sieda."

Lucinda cercò con lo sguardo Luke, che aveva l'ora di matematica insieme a lei, e lo trovò all'ultimo banco. Si sedette accanto a lui, che la salutò con un bacio sulla guancia.

"Vero motivo del ritardo?" le chiese.

"Sono stata troppo sotto la doccia." rise la ragazza.

Luke alzò gli occhi al cielo. "Sempre la solita."

-

Le ore passarono abbastanza velocemente. Quando Lucinda uscì dalla classe di biologia, i ragazzi la stavano aspettando.

Michael la salutò con un bacio e, mentre si dirigevano verso la mensa, sentirono delle urla.

"C'è una rissa, credo." disse Calum, alzando le spalle.
Lucinda si fece spazio tra la gente e quello che vide quando arrivò davanti la lasciò senza fiato.

Davanti a lei c'era un ragazzo della squadra di football che prendeva a pugni un altro ragazzo.

Notò subito i capelli biondi.

Trattenne il fiato quando i suoi occhi azzurri le trafissero lo sguardo.

"Niall!" urlò.

Intorno a lei non sentiva più niente, solo il battito del proprio cuore.

Quasi senza accorgersene, Michael spuntò al suo fianco e si mise in mezzo ai due.

Logan, o almeno così credeva si chiamasse l'altro ragazzo, gli urlò di togliersi, ma lui non si mosse. Logan sbuffò e "La prossima volta non sarai così fortunato, Horan." disse, prima di andarsene.

daylight ❁ mgc auDove le storie prendono vita. Scoprilo ora