Michael rimase da Lucinda per qualche giorno.
Suo padre era stato arrestato per uso di droga, guida in stato di ebrezza (dato che quella sera era arrivato a casa con l'auto) e violenza su minore.
Michael aveva raccontato alla polizia ciò che quell'uomo faceva quando lui era piccolo, picchiando lui e sua madre.
"Sono felice che finalmente se ne sia andato, ma non voglio stare solo." disse Michael, stringendo tra le proprie braccia Lucinda.
"Ma ti pare che io ti lasci tornare a casa? Starai qui finché non si sistemerà tutto."
Un piccolo sorriso increspò le labbra del rosso.
"La cena è pronta!" urlò Raquel dalla cucina. I due ragazzi si alzarono dal divano e raggiunsero la donna, sedendosi a tavola. "Ho pensato di fare le mie famose lasagne." disse Raquel.
La ragazza roteò gli occhi, ma non poteva negare che le lasagne di sua madre fossero buonissime.
"Allora Michael, credo che Lus ti abbia già detto che potrai stare qui da noi finché vorrai."
"Si, e non so come ringraziarvi. Ma se sono un disturbo, posso tranquillamente andare da Luke, o da Calum, o da Ash..."
Raquel lo interruppe. "Ma non sei un disturbo, anzi! Mi fa piacere che Lucinda abbia qualcuno che badi a lei mentre io sono via."
Lucinda si voltò verso sua madre, dimenticando la battuta che voleva fare sul fatto che sarebbe stata lei a badare a Michael, e non il contrario.
"Vai via di nuovo?!" chiese. Sua madre la guardò, con un'espressione colpevole stampata in faccia.
"È per il lavoro, tesoro. Starò via due settimane."
Lucinda spalancò gli occhi. Due settimane.
"Oh. Va bene." disse soltanto, cominciando a giocare con le lasagne nel suo piatto.Pensò al fatto che, da quando usciva con quei ragazzi, anche sua madre era cambiata. O meglio, era tornata quasi la donna che era prima della morte del marito.
Si erano riavvicinate molto e saperla lontana la rattristò.
Raquel se ne accorse. "Dai, sono solo due settimane. E poi, questa volta non sarai sola. Michael starà qui." disse alla figlia.
Lucinda sorrise leggermente. Lei e Michael avrebbero avuto la casa solo per loro, e questo aspetto le piaceva.
Sua madre diventò seria. "Spero di non trovarti incinta, quando tornerò."
Michael aprì la bocca e Lucinda arrossì. "MAMMA!" urlò, coprendosi il viso con le mani.
Raquel scoppiò a ridere, mentre Michael era ancora imbarazzato.
"Sono ancora vergine, okay?" disse Lucinda, arrossendo ancora di più.
Anche Michael, ripresosi, cominciò a ridere.
"Siete due idioti." borbottò la ragazza.
-
"Due settimane solo per noi." ripeté Michael.
Lui e Lucinda erano coricati sul letto della ragazza. Avevano messo un album dei Blink 182 e le note di what went wrong risuonavano nella stanza. Loro se ne stavano sdraiati, in silenzio.
C'era solo la luce della lampada ad illuminare la stanza. Michael cominciò a giocare con una ciocca dei lunghi capelli della ragazza, che si rilassò al suo tocco.
Sua madre sarebbe partita la mattina seguente, subito dopo colazione.
Lucinda e Michael l'avevano aiutata con le valigie. O meglio, Lucinda l'aveva aiutata a piegare gli indumenti per il viaggio, mentre Michael aveva chiuso la valigia strapiena saltandoci letteralmente sopra.
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daylight ❁ mgc au
Hayran Kurgu"Lei è la luce del sole, io sono le tenebre. È un amore impossibile." "Però un po' della sua 'luce' potrebbe illuminare la tua oscurità. È scientifico." "Ma lei prenderebbe una parte del mio lato buio. La distruggerei. E non posso permetterlo."