Capitolo 18

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La sveglia suonò alle 18.

Lucinda aprì gli occhi, sorridendo al ragazzo che si stava stropicciando gli occhi accanto a lei.

"Ehi." lo salutò.

"Ciao piccola." Michael le lasciò hm dolce bacio sulla fronte e Lucinda si alzò.

"Alzati sfaticato, alle 19:30 abbiamo l'appuntamento con gli altri."

Michael si lamentò, non volendosi alzare, così la ragazza gli tirò una cuscinata. "Uffa." borbottò il rosso, alzandosi di malavoglia.

Lucinda gli si avvicinò e lo baciò, infilando le proprie mani nei suoi capelli.

"Okay, mi vado a cambiare." disse, staccandosi.

"Perché non metti la gonna? Sai, quella nera che hai nell'armadio..."

Lucinda lo fulminò con lo sguardo. "Hai guardato nel mio armadio?"

Michael annuì e "Carino quel vestito rosso. Quello corto, intendo."

Lucinda sbuffò, mettendosi a ridere, e prese la gonna consigliatole dal ragazzo, insieme ad una maglia maniche lunghe bianca con delle rose nere. Prese anche le parigine nere e un paio di stivaletti con il tacco. Per una volta, vestirsi decentemente non avrebbe guastato.

"Wow." disse Michael, quando uscì dal bagno con solo un asciugamano a coprirgli la parte bassa del corpo. "Sei meravigliosa."

Lucinda arrossì leggermente, entrando in bagno per truccarsi. Il solito eye-liner, il solito mascara e rossetto rosso. Si scompigliò i capelli per dare un tocco più trasandato al look e uscì, finalmente pronta.

Michael indossava i soliti skinny neri e una camicia a quadri neri e rossi.

La guardò con la bocca leggermente aperta, passando lo sguardo su ogni parte del suo corpo.

"Andiamo?" disse lei, riportandolo alla realtà.

Tutta quella meraviglia era sua.

Annuì, prendendole la mano mentre lei prendeva la borsa, e uscirono.

-

Blake seguì l'amico.

"Ho saputo che andranno al cinema per festeggiare il suo compleanno, quindi ci andremo anche noi." stava dicendo Bradley.

"Brad, non credi che se ti vedesse, Lucinda scapperebbe?"

Il ragazzo di fermò di colpo, voltandosi verso Blake. "E tu credi che mi importi?"

Blake alzò le spalle, seguendo l'altro ragazzo, che aveva ricominciato a camminare. "Secondo me finisci nei casini," disse, "e io non voglio tornare in gattabuia."

Fu allora che tirò fuori la pistola.

"Bradley, dove l'hai presa?" chiese Blake, indietreggiando leggermente.

"Oh, un regalino di mio padre."

"Ma tuo padre è.."

"Non ti sei mai chiesto come sia potuto morire?"

A Blake gelò il sangue nelle vene. Si ricordò di quando lui, ubriaco, aveva ucciso il proprio padre.

Ma, a differenza di Bradley, si era pentito amaramente di quel gesto guidato dall'alcool.

"Che vuoi farci?" chiese, titubante.

"Niall è con tua sorella, giusto? E c'è pure il figlio di Clifford?"

Blake annuì.

"Perfetto." sussurrò Bradley, l'ombra di un sorriso sul volto.

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daylight ❁ mgc auDove le storie prendono vita. Scoprilo ora