Lalisa non riusciva a chiudere occhio seppure sentisse la stanchezza fare leva su di lei senza darle tregua, la bionda si rigirava nel letto tentando senza successo di addormentarsi facendo il più piano possibile per non rischiare di svegliare Jennie che riposava tranquillamente a meno di un braccio di distanza da lei, la castana respirava dolcemente i lunghi capelli sparsi sul cuscino e l'espressione serena, Lalisa si ritrovò a fissarla: prima di addormentarsi aveva provato ad estorcerle alcune informazioni sul suo rapporto con Rosè ma lei l'aveva deliberatamente ignorata e con la scusa di essere esausta aveva rivolto la schiena a Jennie e aveva fatto finta di dormire, ora avrebbe voluto che la castana avesse insistito un po' di più e fosse rimasta sveglia a parlare con lei.
Infondo non poteva farci nulla sapeva che non si sarebbe addormentata, facendo due calcoli veloci Lalisa dedusse che da quando era rimasta sola non aveva più chiuso occhio durante la notte: le ore di buio erano quelle dove i non morti erano più attivi e così doveva sempre essere pronta nel caso fossero riusciti a sfondare la parete del suo appartamento o le ante delle finestre, la ragazza si era così abituata a dormire durante il giorno nelle ore più tranquille dove l'attività era al minimo stringendo la sua mazza a sé come unico appiglio a cui aggrapparsi.
Lalisa sospirò mentre un senso si malinconica prendeva sopravvento su di sé, le venne improvvisamente voglia di sgattaiolare fuori dal letto e uscire per i corridoi mettendosi a cercare la stanza di Chaeyoung, sicuramente lei avrebbe saputo come consolarla e poi avevano così tante cose da dirsi.... D'altro canto però sapeva benissimo che se Jennie l'avesse sorpresa fuori dalla camera ci sarebbero state delle conseguenze infatti la castana le aveva spiegato poco prima che il regolamento proibiva di lasciare le proprie stanze dopo il coprifuoco che scattava alle ore 22:00, rassegnata Lisa lasciò che la mente vagasse sugli ultimi avvenimenti della giornata.....Jennie camminava con passo deciso lungo i corridoi della base operativa con un braccio intorno ai fianchi di Lalisa, la castana l'aveva attirata a sé dopo essersi lamentata che la bionda non riuscisse a tenere il suo passo, inizialmente la minore aveva cercato di disfarsi della presa della comandante ma resasi contro che altrimenti Jennie l'avrebbe lasciata indietro si era dovuta adeguare, durante il loro percorso molti fra soldati e anche semplici inservienti si erano fermati per complimentarsi e lodare la castana per la riuscita della missione, Lalisa li aveva accolti con un'espressione sarcastica infondo se questo era il modo in cui veniva abitualmente trattata non poteva davvero incolpare Jennie per il suo atteggiamento altezzoso...
-Vieni siamo arrivate...- mormorò Jennie infastidita mentre invitava Lalisa ad entrare in una camera attraverso una porta di legno scuro che apriva la visuale sua una stanza davvero piuttosto ampia, la prima cosa che la bionda notò furono le fotogrie disposte all'interno di cornici di colori diversi erano ovunque, alcune sopra il cassettone e sopra i comodini accanto all'enorme letto disposto al centro della stanza, alcune semplicemente fuori dalle cornici attaccate all'armadio, alla testiera del letto e alla porta di quello che doveva essere il bagno, in tutte erano faffigurate cinque ragazze a volte insieme e a volte singolarmente tre delle quali riconobbe subito: Una era Jennie, l'altra era Roseanne mentre la terza era la Vicecomandante Bae.
Notando che la bionda aveva messo gli occhi sui suoi preziosi tesori, le fotografie della sua famiglia, Jennie si affrettò ad attirare la sua attenzione
-Quindi, che te ne pare?- chiese interrogativa, prima di risponderle Lalisa lasciò che il suo sguardo vagasse ancora per un po' per la stanza della castana: le pareti erano colorate di una delicata sfumatura di azzurro e recavano appesi alcuni quadri che avevano come soggetto per la maggioranza fiori e una natura morta mentre il pavimento era in granito chiaro, accanto al letto vicino alle finestre dalle lunghe ante vi era un cassettone dove sulla parte superiore era fissato uno specchio circondato da una cornice scanalata con alcune rifiniture dorate.
Lalisa era visibilmente a disagio, la bionda non era abituata a tutto quel lusso, anche prima che scoppiasse l'epidemia la sua famiglia era di umili origini, la ragazza spostò il peso sui piedi -È una bella stanza....- sussurrò fissando la punta degli stivali che stava indossando, segretamente però era infastidita: l'infermiera di prima e anche la stessa Jennie avevano accennato ai problemi di spazio della base e che i rifugi per i civili fossero insufficienti mentre ora veniva a scoprire che la castana viveva in una camera che ricopriva quasi tutto il perimetro del suo vecchio appartamento...
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𝐂𝐇𝐀𝐒𝐄 𝐌𝐄 🄹🄴🄽🄻🄸🅂🄰
FanfictionL'apocalisse sembra essere arrivata il mondo è dilaniato da una terribile epidemia chiunque venga contagiato perde poco a poco la lucidità e si trasforma in un essere privo di ragione e consapevolezza comunemente chiamato Zₒₘbᵢₑ ˜"*°•.˜"*°• -》...