🌱Chapter 18🌱

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-Dopo mi sono voltata e sono corsa via, l'ho lasciata sola a morire, l'ho abbandonata lì, io non...- Jennie dovette fare una pausa per riprendere fiato e cercare di mantenere il controllo o almeno dare l'apparenza di non stare per scoppiare a piangere davanti a Lalisa, la castana avrebbe preferito perdere un arto piuttosto che mostrarsi debole davanti a uno dei suoi sottoposti, loro dovevano credere che fosse sempre indistruttibile e pronta a tutto, altrimenti come avrebbero potuto affidarle la loro vita ogni volta che scendevano in campo?
Dovevano fidarsi ciecamente di lei ed essere pronti ad obbedire ad ogni suo ordine, per fare ciò dovevano credere che lei fosse una specie di Dea e avesse dei poteri quasi sovrannaturali, mostrarsi debole o addirittura concedersi il lusso di piangere non erano semplicemente un'opzione.

Lalisa fissava Jennie con espressione neutrale, non avrebbe mai creduto che la castana alla fine si sarebbe aperta con lei, non osava compiere nemmeno il più piccolo movimento per paura di rovinare quel momento quasi irreale, le parole di Jennie riempivano l'atmosfera cinica della stanza nell'infermeria dall'aspetto asettico, il tono era chiaro quasi solenne, sembrava quasi che la castana stesse recitando un capitolo preso da qualche libro invece che una storia personale, ma se si ascoltava bene ogni parola era carica di un dolore, un peso quasi straziente che sgorgava da ogni sillaba e di un senso di colpa che toglieva il fiato, la bionda si sentiva come ipnotizzata, sentiva che sarebbe potuta rimanere ad ascoltare le parole di Jennie per tutto il resto della sua vita...

C'era qualcosa di unico nella comandate Jennie Kim, forse il dolore che si portava dietro a causa di tutte le perdite che aveva dovuto affrontare, o forse il peso della responsabilità di mandare avanti un intero sistema operativo avevano attenuato la fiamma che bruciava dentro di lei ma Lalisa riusciva ancora a scorgere qualcosa quando la vedeva prendersi cura delle sue amiche, definirle la sua famiglia, quando stringeva fermamente la sua ascia, o quando con quel suo solito sorrisetto strafottente l'aveva invitata a sorprenderla così da farsi ammettere nel suo team.

Lalisa scattò in avanti avvicinandosi a Jennie, incurante del dolore alle gambe
-Ma non capisci? Non è stata colpa tua!
Eri giovane e inesperta... Non avreste potuto batterli, sareste finite per morire entrambe!- Jennie spalancò gli occhi sorpresa dalla reazione della bionda poi stringendosi nelle spalle scandì con voce tagliente -Tu non sai nulla, è inutile che cerchi di farmi sentire meglio-, senza davvero sapere il perché Lalisa si sentì ferita dalle parole di Jennie, era vero non si conoscevano da molto e il più delle volte i loro scambi erano stati frecciatine e sguardi rubati, ma in quel momento sembrava come se la castana stesse cercando di tagliarla fuori, di costruire un muro fra loro due ed essendo Lalisa una persona molto empatica questo in un certo senso la feriva e la faceva sentire esclusa.

-Sto solo dicendo la verità!, guarda cosa sei diventata, non avresti mai potuto salvare tanta gente come me se fossi rimasta là a combattere, lo so che fa male, anche io ho perso la mia famiglia e i miei vecchi amici, quindi non dire che non posso capire, perche posso-
Jennie scosse la testa più volte mentre si ripeteva di stare calma, sentiva come una sirena rimbombare nella sua mente, doveva andare via di lì altrimenti sarebbe stato troppo tardi...
Con un gesto della mano si rimboccò i baveri dell'uniforme come per rimettersi insieme e darsi un contegno, doveva ricostruire la sua facciata imperscrutabile, ne aveva bisogno, non poteva permettersi di crollare
-Bene, vedo che stai meglio, devo andare, non ho tutto il giorno, ti farò mandare un'infermiera per altri controlli, per domani puoi saltare l'allenamento- Jennie pronunciò queste parole con una calma letale, Lalisa si ritrovò a sobbalzare, Cos'era appena successo? Come aveva potuto Jennie chiudere in quel modo un discorso del genere?
Le aveva appena confessato che condividevano lo stesso dolore e tutto quello con cui la castana se ne veniva fuori era un comunicazione di servizio pronunciata con quel suo tono professionale? No, non l'avrebbe accettato.

𝐂𝐇𝐀𝐒𝐄 𝐌𝐄  🄹🄴🄽🄻🄸🅂🄰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora