🌻Chapter 23🌻

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Lalisa sedeva accanto a Roseanne nella sala d'aspetto dell'infermeria stringendo forte la sua mano in quella dell'amica che aveva appoggiato la testa sulla sua spalla
-Rosie...- mormorò la minore accorgendosi poco dopo che la ragazza si era addormentata respirando piano appoggiata a lei, da quanto si trovavano lì? Sicuramente erano passate ore, l'infermiera aveva confermato che l'intervento di Jennie si sarebbe svolto quella stessa sera ma prima avevano bisogno di tempo per allestire la sala operatoria e preparare gli strumenti, la donna aveva detto che molto raramente in quel posto si svolgevano interventi tanto complessi.

Lalisa si sforzò di respirare profondamente per trattenere le lacrime, faceva così male che le toglieva il fiato, l'infermiera aveva anche detto che una volta finito l'effetto degli antidolorifici Jennie si sarebbe dovuta svegliare, ma erano passate ore e nessuno era venuto ad informarle sulle attuali condizioni della comandante, Lalisa non sapeva nulla e stava quasi per impazzire, nelle prime ore ogni dieci minuti diverse persone si erano presentate per vedere Jennie: diversi caposquadra e anche alcune delle reclute non solo del team della castana volevano vederla, ma i medici avevano permesso solo a Roseanne, Jisoo, Irene, Seulgi e a lei di rimanere nella sala d'attesa, Lalisa si sentiva anche leggermente fuori posto, nonostante la sua incredibile voglia di vedere la castana, lei sarebbe davvero stata felice di vederla nel caso si sarebbe risvegliata, sarebbe stata felice di vederla lì insieme alla sua famiglia?
La bionda si portò una mano stretta a pugno all'altezza del cuore, nelle sue attuali condizioni emotive non sapeva se sarebbe stata in grado di reggere un rifiuto da parte della maggiore.

Irene e Seulgi erano da poco tornate nella loro stanza, la corvina aveva dovuto insistere più volte per convincere la sua ragazza a fare una pausa, Seulgi era stata in piedi tutto il giorno e questo era troppo per la sua salute cagionevole, aveva bisogno di stendersi e riposare almeno per un po' anche se contro la sua volontà così Irene l'aveva trascinata fuori dall'infermeria tra le proteste di quest'ultima.
Jisoo intanto si era offerta di andare a prendere qualcosa da mangiare e da bere per Lalisa e Chaeyoung che l'avevano ringraziata mestamente.

-Signorina?- Lisa venne riportata alla realtà da una voce che la riscosse completamente, un'infermiera completamente vestita di bianco stava poco lontano da lei e Roseanne reggendo delle cartelle cliniche
-La pazienza è sveglia e lucida, se volete farle visita dovrete sbrigarvi, fra un'ora inizieremo a prepararla per l'intervento.- concluse la donna con tono professionale.
Lalisa sbatté più volte le palpebre incredula, Jennie era sveglia, si era finalmente svegliata, il sollievo la investì come un'ondata di calore
-Sì... hem io... arrivo subito- balbettó la bionda cercando di trattenere un sorriso, con tocco delicato spostò Chaeyoung dalla sua spalla per poi togliersi il giubbotto che stava indossando per utilizzarlo come cuscino per la ragazza addormentata dopo averla fatta stendere orizzontalmente sulle sedie della sala d'aspetto, la bionda aveva deciso sul momento di non svegliare Roseanne, aveva bisogno di riposare in fondo era appena tornata da una missione e poi inconsciamente voleva essere la prima che Jennie avrebbe visto una volta sveglia.

L'infermiera fece strada a Lalisa verso la camera di Jennie e prima di lasciarla entrare le diede alcuni consigli su come comportarsi come ad esempio non alzare troppo la voce, ma Lisa era troppo impaziente quasi non la sentiva nemmeno e prima che la donna avesse finito di parlare aveva già abbassato la maniglia della porta.

La stanza era grande e luminosa, arredata con alcuni mobili dalla tinta chiara, le pareti erano ricoperte di stucco grigiastro, l'insieme dava un effetto malinconico che venne subito scacciato quando lo sguardo di Lalisa si poggiò sulla figura di Jennie, la castana giaceva ancora immobile in un letto dalla struttura metallica posto al centro della stanza gli occhi serrati e l'espressione vuota, sembrava quasi che stesse ancora dormendo anche se Lalisa sapeva che non era così.
La minore si avvicinò a piccoli passi, le sembrava quasi di sentire il suo cuore battere contro la cassa toracica producendo un rumore assordante, Jennie avvertendo il rumore degli stivali di Lalisa contro il pavimento immacolato si sforzò di sollevare le palpebre tanto quanto bastava per vedere chi si stesse avvicinando
-Che diavolo ci fai tu qui?- Jennie parlò con voce bassa e roca, come se il solo parlare le costasse uno sforzo immane
-Avevo chiesto di Irene-
Lalisa trattenne il fiato mentre la felicità la invadeva e senza fare una parola si inginocchiò accanto al letto della maggiore che inclinò un sopracciglio -Perchè quella faccia da idiota?- mormorò la castana, la bionda si lasciò finalmente sfuggire un sorriso
-No io.... niente, sono solo felice che tu sia viva..- confessò arrossendo fino alla radice dei capelli
-Avevi qualche dubbio? Dimentichi chi sono- ribatté la castana con tono strafottente, Lisa alzò gli occhi al cielo, certe cose non cambiavano mai ma in quel momento sentiva che sarebbe rimasta per giorni ad ascoltare Jennie vantatsi si se stessa.
La bionda scosse la testa -Come potrei mai dimenticarmelo?- sussurró afferrando la mano di Jennie sotto le coperte
-Cosa fai?- chiese allora la castana stupita all'improvviso contatto -Ti sono mancata a tal punto?- la provocò poi ritirando la mano bendata, Lalisa si tirò indietro mentre la comandate si toglieva di dosso le coperte rivelando il resto del corpo coperto di ferite, la minore si sforzò di trattenere le lacrime come aveva dannatamente potuto ridursi in quello stato?
Con un gesto della mano Jennie invitò poi Lalisa a sedersi accanto a lei sul letto ma la minore si alzò di scatto voltandosi di spalle stringendo i pugni -Che c'è?- ridacchiò la comandate
-Non riesci nemmeno a guardarmi?- chiese retorica, non ricevendo alcuna risposta dalla minore Jennie si affrettò a rispondere -Con l'intervento mi rimetteranno insieme, tornerò come prima, potrai tornare a spiarmi mentre mi sto cambiando- la castana stava facendo del suo meglio per alleggerire l'atmosfera, ma era evidente che non stesse funzionando, -Lalisa vieni qua, avvicinati, è un ordine- questa volta il tono di Jennie era diventato più freddo quasi tagliente -Se io fossi stata lì avrei potuto fare qualcosa...- parlò ad un tratto la bionda -Avrei potuto aiutarti, ma tu.... tu non ascolti mai nessuno, fai sempre tutto di testa tua, e ora guardati, sei una dannata egoista Jennie Kim-
Lalisa si interruppe per poi avvicinarsi all'uscita -Non ce la faccio a vederti cosí, è colpa mia, non posso restare qui, non posso io....., Dirò a Irene che sei sveglia- e senza aggiungere altro lasciò la stanza
-Apetta! Lalisa torna indietro maledizione!- urlò Jennie senza però ottenere alcuna risposta, a causa dello sforzo la sua visione diventò bianca per alcuni secondi mentre una violenta fitta alla testa la fece ricadere contro il cuscino, non aveva tempo di pensare ai sentimentalismi in quel momento si disse mentre cercava di prendere fiato, doveva pensare a rimettersi inpiedi e a insegnare ad Irene come mandare avanti la base operativa per il tempo che lei sarebbe rimasta fuori dai giochi, quello era ciò che avrebbe dovuto fare, ciò che si addiceva perfettamente ad un comandante e quello che tutti si sarebbero aspettati da lei, doveva mettere da parte i suoi sentimenti, era viva e la sua famiglia stava bene, non aveva altro da chiedere.

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