capitolo 8

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Agosto 1801, Isole orientali

《Una lettera per te》Il soldato si fermò davanti al mio letto《Da Luxuria》osservai per un lungo istante la busta davanti a me, il mio sguardo passò dalla lettera ai suoi occhi a forma di mandorla.
《Non ti hanno insegnato a farti gli affari tuoi?》strappai un angolino della busta.
《Si, ma tu sei troppo silenzioso》aprì le mani ad indicare i vampiri attorno a noi《Sappiamo tutto di noi, tu sei qui da mesi eppure non sappiamo ancora niente di te》il vampiro riportò il suo sguardo sulle altre buste e scosse lentamente la testa 《Quando vorrai parlare di te, sai dove trovarmi》superò il mio letto ed urlò un altro nome. Osservai il vampiro allontanarsi e farsi spazio tra i letti. Sistemai il cuscino poi mi distesi sul letto, nonostante fosse passata una notte dalla caduta da cavallo la schiena mi faceva ancora male, fortunatamente oggi era giorno di riposo.

"Notizie di un povero disperato,

Nella mia ultima lettera ti scrivevo di quanto fosse monotona e noiosa la mia vita, ebbene adesso non posso più lamentarmi, anzi forse la rimpiango.
Amelia siede sul trono da quasi un mese, la sua salita è stata come un terremoto. A poche ore dall'incoronazione aveva già condannato quasi tutti i consiglieri della fazione di suo zio facendoli giustiziare senza processo. La notte in cui sono avvenute le esecuzioni una folla di sudditi si era riunita davanti al castello per osservare la macabra sfilata dei carri con sopra i corpi dei consiglieri.
La fiducia nei confronti della nuova Regina è diminuita, sia per la fuga di tre mesi nel Regno di Andreu che per aver giustiziato quasi metà consiglio. Nonostante questo, però, Amelia sta cercando di riconquistare la fiducia dei sudditi attraverso opere pubbliche: ha fatto cedere a molti consiglieri alcune delle loro residenze per crearci scuole, abitazioni o centri dove curare i malati. Spero che funzioni, almeno potrà rilassarsi un po'.
Concludo dicendoti che sono entrato nel consiglio a capo dell'esercito, da un lato sono preoccupato visto che chiunque occupi quel posto prima o poi tira le cuoia, ma dall'altro sono contento, anche se seguire tutte le caserme del regno è stressante, soprattutto da quando Amelia ha richiesto che ogni mese faccia il giro di tutte.

Adesso devo andare,
Un abbraccio,

Demon

P.s: Amelia ha graziato Lucius su richiesta di Clarissa, adesso vivono al castello sotto sorveglianza. "

Settembre 1801, Luxuria

Demon,

Dopo due settimane ero finalmente a casa. Da quando ero entrato nel consiglio, ed avevo preso il posto di mio cugino, la mia vita era stata stravolta. Trascorrevo minimo due settimane al mese fuori dalla Città di Luxuria per controllare tutte le caserme dell'intero regno. Era stancante poichè ogni giorno ero costretto a spostarmi, ma lo facevo con piacere, alla fine mi permetteva di rimanere a contatto con la gente e di monitorare le condizioni dei sudditi. Quest'ultime erano migliorate, non in maniera eccessiva ma sicuramente la popolazione stava meglio rispetto a due mesi fa.
Mia cugina era diventata una maniaca del controllo, non soltanto mi mandava in tour per due settimane ma, durante la seconda e quarta settimana del mese, riceveva dei vampiri da lei incaricati che le riferivano le condizioni di tutte le città. Come se non bastasse aveva allungato le ore delle udienze per poter permettere anche ai sudditi di città lontane di poter essere ascoltati.
Il castello rispetto a due settimane fa era leggermente diverso, le vecchie stanze dei servitori erano state trasformate in stalle e la servitù adesso dormiva nelle stanze che per chissà quanti secoli erano state vuote.
《Amelia..》 Entrai nel salotto, quello almeno era rimasto dove prima. Ancora non avevo ben capito come sarebbe stata la nuova disposizione delle stanze di mia cugina《Regina Amelia dove sei?》Detestava quando la chiamavo in quel modo.
《Demon quante volte ti ho detto..》
"Che non mi devi chiamare in quel modo?!"》 Con la mano imitai una bocca che si apre e si chiude《 Lo so, lo so, ma almeno sei comparsa nella stanza.》Indossava un abito stile impero color rosa pesca e sulle spalle aveva uno scialle di colore bianco, dal modo in cui lo teneva sembrava quasi che stesse cercando di proteggersi dal freddo. La mia attenzione però cadde sul suo viso, aveva l'aria stanca e le occhiaie di chi non dormiva da due giorni.
《Vieni》 Si spostò leggermente dalla soglia della porta indicandomi quello che era il suo studio, durante la mia assenza gli appartamenti erano rimasti intatti. Mi tolsi la spada poggiandola alla gamba della scrivania e mi misi seduto, aspettando che anche Amelia si mettesse comoda.
《Da quando metti i cuscini sulla sedia?》Guardò il morbido oggetto prima di mettersi seduta sopra.
《Ultimamente ho mal di schiena》 Bevve del sangue, era strano vederla bere quel liquido denso e rosso scuro. Doveva aver notato il mio sguardo sul suo bicchiere《Sia questo che il cuscino sono due consigli del medico.》Feci di "sì" con la testa. Trascorrendo molto tempo con Amelia avevo capito che quando nella frase compariva la parola "medico" era meglio non fare domande, l'ultima volta aveva fatto una scenata a Lucius perché le aveva chiesto come mai ricevesse tante visite dal dottore.
《Da quanto non dormi?》Si passò una mano sul viso.
《Tre giorni》ridacchiò, si sentiva che era stanca《Ho un aspetto orribile vero?》
《Abbastanza》Annuì, le sorrisi mentre accavallavo le gambe e mi distendevo leggermente sulla sedia, detestavo stare con le gambe unite e perfettamente composto. 《La notte ci sono le riunioni, le udienze e le brevi chiacchierate con gli architetti per gli aggiornamenti o le modifiche dei lavori》 sospirò《Il giorno quando tutti dormono mi occupo del castello.》 Poche parole ma sufficienti a far capire che le sue giornate fossero veramente stancanti. Beh certo non si era trovata in una situazione facile, suo zio Nicolas negli ultimi mesi di vita non aveva fatto altro che mettere tasse su ogni cosa e lasciato il regno quasi allo sbando. Si era limitato a firmare leggi del consiglio senza neanche leggerle, o almeno così mi avevano detto.
《Sei riuscita a capire dove siano finiti i soldi che mancano nei conti del Regno?》chiesi, da quanto avevo capito tramite i consiglieri della fazione di Amelia probabilmente i membri del mio schieramento si erano presi buona parte delle finanze del regno e ne avevano riempito i loro bauli.
《Probabilmente nelle tasche dei consiglieri che ho giustiziato》 sospirò《Claudius sa chi siano ma non abbiamo prove》
《E senza quelli non possiamo far niente》 Annuì. Tra di noi calò il silenzio.
La mia attenzione fu catturata dalle carte che si trovavano sulla scrivania, erano le piantine dei suoi appartamenti.
《Quando i grandi lavori?》 ne presi due, mi soffermai su quella più dettagliata.
《Cominceranno tra due giorni》 Posai il grande foglio che avevo tra le mani.《 La camera da letto dei miei genitori diventerà la mia e il mio studio sarà trasferito in quello di mio padre》Indicò una stanza della quale neanche sapevo l'esistenza 《Questo era il vecchio salotto dei miei genitori, è dopo lo spogliatoio, diventerà il mio angolo personale. Il salotto rimane dov'è mentre questo studio》 si guardò attorno《diventerà la stanza di Erick.》Si bloccò prima di parlare della sua attuale camera da letto. Dai disegni non si capiva molto bene cosa sarebbe diventata, anche se ad occhio mi sembrava molto vuota.《E questa sarà la stanza dell'erede》Per un secondo mi si bloccò il respiro. Il mio sguardo scattò verso di lei.
《Hai intenzione di sposarti?》 Il pensiero di vederla con un vampiro che non fosse mio cugino non mi piaceva affatto. Adoravo Amelia, anche se devo ammettere che qualche volta l'avrei strozzata molto volentieri, ma vederla con un altro vampiro l'avrebbe allontanata sicuramente da me. Per quanto il pensiero di un possibile matrimonio mi spaventasse, ero abbastanza tranquillo perché Amelia non poteva sposarsi e se anche le fosse balenato per la testa una simile idea gliel'avrei fatta cambiare.
《Prima o poi succederà Demon》 ridacchiò《E poi chissà quando utilizzerò quella stanza, sicuramente se la faccio adesso non dovrò fare altri lavori ai miei appartamenti》abbastanza logica come cosa, ma ancora non ero convinto di quella stanza.
Stavo per ricordarle che non poteva sposarsi quando le porte dello studio si aprirono, mio zio Luicus entrò velocemente nella stanza.
《Siamo in guerra.》 A quelle parole il sorriso che fino a pochi istanti fa illuminava il volto della regina scomparve.
《La città di Lux è stata attaccata》mi passò la lettera che aveva tra le mani《Da Re Costantino》
《Faccio partire immediatamente l'esercito.》mi voltai verso mia cugina 《Manda una comunicazione alle caserme di Zaffiro e Diamantia, tutti gli uomini devono paritre il prima possibile.》

Amelia

Avevo scritto rapidamente due lettere e incaricato due delle mie guardie di portarele a destinazione il più presto possibile. Lucius, mentre ero impegnata a scrivere, si era occupato di convocare una riunione straordinaria del consiglio.
Il sole era quasi sorto, la mia cena e quella di Lucius erano state consumate ad una scrivania nell'attesa dell'arrivo dei consiglieri. In quell'arco di tempo avevamo ricevuto aggiornamenti sulla partenza dell'esercito e della situazione a Lux. La città fortunatamente era a qualche ora di distanza da Luxuria, ma spostarsi con cannoni e munizioni non era cosa da poco.
《Amelia non avete parlato con Re Costantino durante l'incontro》Oliver mi guardò preoccupato.
《Si, certo》giocherellai con la mia piuma《Ho fatto esattamente come avete detto. Ho parlato con tutti, perfino Gaius.》
《Il principe?》Claudius sembrò meravigliato. 《Che voleva?》
《Sul serio?》Chiesi stupita dalla era davvero più interessante la mia conversazione con il figlio di Gregori che l'assedio di Lux. L'anziano annuì.
《Mi ha detto che se avrò intenzione di sposarmi di tenerlo in considerazione.》
《Assolutamente no》Oliver ridacchiò《 Non faremo un matrimonio con uno stato dell'Ovest, mi rifiuto.》 Il borbottio dei consiglieri cominciò a riempire la stanza, perfetto adesso ci mancava di ricominciare un discorso sui matrimoni e le alleanze.
《Colleghi》Lucius si alzò《Possiamo tornare a concentrarci sul problema principale?!》 il mio nuovo suocero mi stava meravigliando ogni giorno di più.
《Perchè ci hanno attaccati?》Guardai il vampiro alla mia sinistra, ovvero Casimiro.
《Le cause possono essere molte, abbiamo approvato più o meno sessanta leggi in tre mesi》Sfogliò il suo grande librone delle riunioni, mentre girava le pagine aveva l'espressione di chi non sa cosa cercare. 《Può essere l'aumento del prezzo dei Diamanti, delle ceramiche... Tutto.》
《Forse per la lana》Claudius sembrò avere l'illuminazione《Mi ricordo che Victor aveva insistito per chiudere i rapporti con Costantino per il commercio della lana.》
《Per quale motivo? Cosa c'è di male nella lana?》
《Costantino ha un debole per la nostra lana, ho delle conoscenze nel suo regno》 bevve un sorso d'acqua《 La considera più morbida e soprattutto più lavorata delle altre. Victor credeva che così facendo lo avremmo costretto scendere a patti e avremmo ottenuto una parte della costa 》
《Fatemi capire una guerra per la lana?》Che assurdità è questa. 《Io sto perdendo sudditi e forse perderò molti soldati per il pelo di una pecora?! 》 Come poteva essere motivo di una guerra.
《Può essere quello uno dei motivi, alla fine la maggior parte del suo guardaroba è fatto con la nostra lana.》 Più la conversazione andava avanti più il motivo di questo attacco alla città di Lux mi sembrava assurdo. Casimiro nel frattempo continuava a sfogliare le sue pagine piene di scritte, avevo sempre avuto la curiosità di vedere quanto delle riunioni annotasse e quanto invece non scriveva. Mentre i vampiri davanti a me ragionavano sulla situazione e i vari motivi che avevano spinto Costantino ad attaccare, mi isolai per qualche secondo in modo da poter ripensare alle nostre parole durante l'incontro dei sovrani. La mia testa rientrò nella discussione, chiusi gli occhi e li strizzai per concentrarmi meglio, non dovevo distrarmi.
La storia della lana non me la bevevo, potevo credere a quella sull'aumento del prezzo dei diamanti ma non per il pelo di uno stupido animale. Ripensai alla notte dell'incontro tra sovrani, ricordo di aver parlato a lungo da sola con Costantino. La situazione di Luxuria, la minaccia dei regni dell'ovest e qualche cosa al riguardo delle tasse che erano state fatte da mio zio. Aprii gli occhi, guardai la mano davanti a me poi l'anello che indossavo alla mano destra. Ma certo!

La regina dei vampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora