Capitolo 38

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21 Marzo 1802, Luxuria

L'intero regno di Luxuria si preparava a celebrare l'evento tanto atteso, il matrimonio reale. Era previsto esattamente un anno fa, poi per volere del consiglio era stato anticipato ed in fine non aveva mai visto la luce. La servitù del castello non appena rientrata dalla residenza estiva non aveva perso l'attimo per riferirmi le voci che giravano nel regno. Il ritorno di Alexander ovviamente aveva raggiunto presto le bocche di ogni singolo abitante, e non stento a credere che già durante il mio soggiorno fuori Luxuria, nei vari regni del continente, la voce del suo ritorno fosse giunta alle corti con molta velocità.
Da due giorni nell'intera città si respirava aria di festa, le celebrazioni sarebbero andate avanti per una settimana, così come previsto dalle usanze. Ero scesa in città e nei paesini vicini per fare la solita visita e passeggiata settimanale, mi ero emozionata nel vedere i sudditi entusiasti che addobbavano le città con fiori.
Per quanto riguarda i preparativi del castello non avevo perso molto tempo, con Alexander avevamo deciso di riprendere esattamente i progetti dell'anno precedente.
Durante la prima riunione del consiglio Alexander ed io avevamo deciso di ripetere i voti e vista l'occasione si sarebbe svolta anche la sua incoronazione. Ovviamente la proposta fu ben accetta dall'intero consiglio ma il vampiro al mio fianco si trovò costretto a rinunciare ad una delle sue pretese più importanti, l'esercito. Il controllo di tutte le caserme e tutti gli affari per quanto riguardava arruolamenti, regole, rifornitura di armi e finanziamenti sarebbero rimasti nelle mani di Demon; ciò aveva comportato un ritorno alla normalità infatti avevamo ricominciato a litigare una volta soli e come sempre si era rifugiato nella sua amata caserma.
Lucius questa volta mi aveva aiutata ed era riuscito a convincere il figlio a rinunciare, ma ovviamente anche io ci avevo rimesso, Alexander non sarebbe stato Re consorte ma Re a tutti gli effetti, ciò voleva dire che avevamo pari potere decisionale; mi ero morsa la lingua ed ero stata zitta, se quello era l'unico modo per tenerlo fuori dalle guerre.
《Sei meravigliosa》 Disse Lena quando una delle dame ebbe finito di raccogliermi i capelli. Augusto accanto a lei aveva in mano il vestito che aveva pronto da un anno, mi aveva chiesto se volessi apportare delle modifiche ma avevo deciso di lasciare il progetto originale. I vestiti del nuovo secolo erano sicuramente comodi, ma sul matrimonio ero sempre stata fedele all'idea dell'abito ampio e ingombrante.
《Mi ricordi tua madre》Zia Brunilde asciugò una lacrima che le era scesa, ancora non ci credevo che stesse piangendo.
《Sono sua figlia..》mi limitai a rispondere sorridendo. La vestizione mi sembrò più veloce rispetto al solito, ma probabilmente era per via della situazione, avevo lasciato la porta aperte e sentii una voce maschile provenire dalla mia stanza. Smisi di pensare alle donne davanti a me che erano impegnate a sistemarmi la sottana, il corpetto e le maniche, concentrandomi sulle voci, dopo qualche istante capii che si trattava di Claudius.
Teoricamente mi avrebbe dovuta accompagnare mio padre, ma non era possibile, l'alternativa era mio zio, ma anche in questo caso non era una cosa fattibile perciò avevo riflettuto a lungo ed ero arrivata alla decisione che fosse Claudius ad accompagnarmi, ricordo che quando gli avevo chiesto di accompagnarmi lungo la navata si era messo a piangere stupendo, non soltanto me, ma anche Alexander. Lena prese dal cuscino uno dei diademi da regina appartenuti a mia madre, era completamente incastonato di diamanti ma al centro si trovava un grosso zaffiro blu.
Una volta pronta presi il bouquet composto da cinque diverse tipologie di fiori: il primo e più particolare che avessi mai visto era il giacinto orientale, un regalo che avevo ricevuto dall'Imperatore e adesso quella pianta copriva un'intera aiuola dei giardini; delle calle rosa, il crocus minimus, il non ti scordar di me ed infine dei tulipani violetti. Al posto del giacinto orientale dovevano esserci delle rose viola, ma alla fine l'intero castello era stato riempito di rose quindi avevo deciso di evitare di metterle anche nel mazzo di fiori che avevo tra le mani.
Claudius non appena mi vide cominciò a riempirmi di complimenti e non poté far a meno di notare i fiori del bouquet, spesso mi dimenticavo che quel vampiro fosse freddo solo all'apparenza e Lucius, in una conversazione tranquilla e umana, mi aveva confidato che il suo amico aveva una passione per i fiori e che molto spesso in passato aveva rifiutato gli inviti agli incontri dei consiglieri dello schieramento perché preferiva trascorrere il tempo chiuso nella sua serra che a criticare per ore ed ore ogni singola cosa.
《So che non dovrei chiedervelo》 disse mentre camminavamo per i corridoi.《Ma avete dormito nella stessa stanza?》
《No, Lucius e Clarissa hanno insistito affinché Alexander dormisse nelle loro stanze》cominciai a scendere le scale《Che senso ha, alla fine siamo già sposati.》ridacchiò divertito.
《Ma le usanze sono usanze》 ripeté poco prima di fermarsi davanti alla porta che conduceva dentro alla sala del trono.

La regina dei vampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora