Alexander
Il calore del sole colpiva i nostri mantelli, i raggi fortunatamente non erano caldi come quelli primaverili o estivi, ma nel gelo attorno a noi erano piacevoli. Tra tutte le stagioni quella che preferivo era l'inverno, adoravo l'aria fredda della notte e spesso era proprio quando mi alzavo che iniziava a nevicare, uno spettacolo meraviglioso.
Alzai leggermente lo sguardo verso il cielo, oggi non era coperto di nuvole e per questo la luce mi dava fastidio; riparandomi la vista con l'elmo guardai le montagne, il sole era ancora alto nel cielo ma qualche ora e avrebbe cominciato a scendere per poi iniziare a scomparire dietro le montagne.
La luce del sole era così forte che non riuscii a tenere lo sguardo rivolto verso il cielo per più di un secondo, abbassai lo sguardo ma prima di riuscire a veder bene la criniera del mio cavallo ci misi un po'.
《Ehi Deschanel》Moto che procedeva dietro di me, mi affiancò《Se vuoi ancora vedere tua moglie forse è meglio se non guardi il sole》Intravidi da sotto il cappuccio il suo sorriso.
《Ottimo consiglio》scossi la testa e sorrisi a mia volta.
Fin da subito eravamo andati d'accordo, una notte dopo aver lasciato Sakura, avevamo iniziato a parlare di come poter contribuire al conflitto. Moto aveva molta più esperienza di me, durante il 1500 e il 1750 aveva preso parte a molte battaglie, sia in mare che sulla terra ferma, ed era uscito quasi sempre vittorioso. Moto è il guerriero che tutti vorrebbero: agile, svelto, preciso e sa adattarsi velocemente alle situazioni; avrei messo una mano sul fuoco che se gli davo un fucile avrebbe capito subito come funzionasse.
Durante il mese di navigazione mi aveva raccontato molto del suo passato, sicuramente è stato molto più rischioso ed emozionante del mio, ma ammetto che alla fine non avrei mai retto tutte le guerre alle quali aveva partecipato. Non era stato l'unico a parlare, gli avevo raccontato anche la mia storia e nel parlare mi ero accorto che la mia vita fosse stata molto movimentata dal momento in cui ero entrato a far parte della famiglia reale, ripensandoci erano successe tante cose ed avevo stretto amicizie con persone con le quali avevo giurato che non avrei mai dato la mano.
Circa a metà del viaggio Moto, da bravo esperto, si era accorto che presto ci saremmo trovati coinvolti in una tempesta così avevamo sostato un giorno su un'isola deserta, a detta sua non potevamo permetterci di arrivare con una nave in meno, soprattutto non potevamo perdere la "nave d'oro" come la chiamava lui. Aveva attribuito quel nome al mezzo sul quale viaggiavano fuochi di artificio e razzi, grazie alla conquista di Kyu erano entrati in possesso della polvere da sparo che non veniva utilizzata per le armi bensì per degli spettacoli, questi fuochi di artificio venivano accesi e poi andavano su in cielo ad una velocità impressionante ed esplodevano, stregando tutti con i loro effetti. Non li avevo visti ma questo era stato il modo in cui il mio pari me li aveva descritti.
Durante la seconda metà del viaggio, dopo aver deciso definitivamente come muoverci, avevamo cominciato ad esercitarci con le comunicazioni a distanza.
Quando avevo poggiato per la prima volta i piedi sulla terra ferma ero quasi incredulo, all'andata il mese di navigazione mi era passato molto velocemente ma al ritorno purtroppo non era passato così rapidamente. Ivan ci aveva accolti e nel salutarci mi aveva dato una lettera nella quale mio cugino mi aveva indicato il punto esatto del conflitto e la scorciatoia per arrivare a destinazione il più velocemente possibile.
Una volta superato la città di Lapislazzulo, procedendo verso ovest per tredici kilometri dal confine del Regno, si trovavano le montagne di Silfien, ai piedi di queste si trovava una pianura, lì si sarebbe svolto lo scontro. In realtà si stava già svolgendo, ma per noi ancora non era iniziato, eravamo l'arma segreta che doveva salvare il regno di Luxuria.
《Sei emozionato?》chiese Moto voltandosi a controllare il nostro numeroso esercito, lo imitai, faceva impressione vedere tutti quei vampiri alle nostre spalle.
《Leggermente..》 Dopo una rapida occhiata girò il cavallo e riprese a camminare.
《Deve aver un bel caratterino》 stava chiaramente cercando di alleviare la tensione, per quanto sicuro delle sue mosse percepivo un leggero nervosismo. Poteva aver più esperienza di me, ma era cosciente di andare contro armi più efficaci delle nostre. 《Cento anni fa soggiornai a Luxuria, in incognito ovviamente, ne sentii molte sul suo conto》 continuò, poi si voltò verso di me《Ricordo di averla vista al mercato, veramente bella, più della nostra Imperatrice》 rise《ma non lo dire all'Imperatore.》 Annuii, non potevo dargli torto, anche se sapevo che aveva cambiato aspetto a causa della gravidanza ed ero veramente curioso di vedere come fosse.
《Confermo sul carattere, all'inizio non è stato facile.》 Lo guardai ridendo《Ma a piccoli passi sono riuscito a penetrare la muraglia》Ci fermammo ancora una volta, eravamo giunti a destinazione.
Moto ordinò ad uno dei suoi uomini di chiudere le fila. Stavamo per entrare nel sentiero che ci avrebbe condotti a metà delle montagne, lì ci saremmo nascosti e da lì avremmo attaccato con i razzi. Moto sarebbe salito fino al punto stabilito e io lo avrei fatto raggiungere da alcuni soldati che avrebbero utilizzato i cannoni prestati da Ivan, da lì al momento giusto avrebbe aperto il fuoco. Io invece avrei gestito l'attacco da terra, molti soltati sarebbero venuti con me, si sarebbero nascosti sugli alberi e da lì avrebbero cominciato a scagliare frecce; un terzo gruppo comandato da un soldato fidato di Moto, allo scoppio del primo fuoco di artificio avrebbe attaccato l'accampamento di Gaius, per quello avremmo usato i soldati a cavallo che con le loro lance avrebbero cominciato a ferire ed uccidere i soldati nemici.
Una volta dentro il sentiero entrambi entrammo nel nostro ruolo e ci isolammo completamente da tutto ciò che si trovava attorno a noi, adesso eravamo immersi nella natura, nei nostri pensieri. Gli alberi bloccavano il passaggio della luce del sole, la temperatura era scesa bruscamente e nonostante fossi coperto, mi strinsi nel mantello nella speranza di difendermi dalle folate di vento gelido e dall'aria.
Oltre alla biancheria, che rispetto a quella che utilizzavo normalmente era diversa, indossavo una camicia di cotone bianco, sulle gambe avevo dei calzoni cerimoniali, questi a seconda del grado cambiavano, i soldati sotto di me infatti indossavano dei calzoni più corti. Ai piedi portavo dei Tabi, delle particolari calze; e sopra di questi indossavo dei gambali di cotone foderati, ovviamente essendo in inverno dovevano essere pesanti, per finire, visto il mio rango, degli stivali in pelliccia. Dopo questi indumenti cominciava l'armatura. Indossavo un haiade , a guardarlo ricordava un grembiule con la differenza che alla fine aveva delle piccole piastre di cuoio. Salendo ci imbattevamo nei guanti e nelle maniche, erano corazzate poichè dovevano proteggere il braccio, la parte esterna soprattutto perché nell'interno era il meno esposto ma comunque la manica era imbottita. Andando ancora più su, ci imbattevamo nelle protezioni delle spalle e dell'intero busto, la cintura alla quale era attaccata la Katana ed infine la parte più bella, l'elmo e la maschera.
Dei rumori poco distanti da noi mi fecero alzare la testa, ero giunto all'accampamento.Amelia
《Voglio gli aiuti!》 Demon gridò furioso sbattendo le mani sul tavolo. Con la faccia tirata e gli occhi iniettati di sangue stava fissando suo zio che per quanto stanco e nervoso stava cercando di rimanere lucido e tranquillo. Queste cinque notti erano state difficili, subito dai primi spari di cannone e fucili la battaglia ci aveva messi a dura prova, la prima notte avevamo perso molti uomini ma quelle successive avevamo tenuto testa al nemico con coraggio e determinazione. Adesso però i soldati accusavano la stanchezza e molti erano feriti; mentre noi eravamo al fronte il consiglio lavorava senza sosta per chiedere aiuti che ovviamente venivano negati. Costantino, sul quale avevo fatto pressione, era fuori gioco perché se noi ci trovavamo a resistere alle truppe di Gaius lui era occupato a combattere quelle di Gregori. Il sovrano nemico era stato astuto e aveva fatto si che il regno di Costantino ed il mio non potessero sostenersi, con tutto il cuore mi augurai che prima o poi anche nella famiglia di Gregori sarebbe nata una femmina e che si fosse trovato nella mia situazione o quella di Costantino perché si trovasse di fronte alle problematiche che stavamo affrontando noi.
《Demon cerca di Clamarti per favore》 il vampiro fissò suo zio con gli occhi che erano un misto di emozioni, nelle ultime tre ore non avevano fatto altro che ragionare su come muoversi per non essere distrutti.
《Dovevano essere già arrivati! Sono sbarcati il giorno prima che partissimo!》Ancora una volta gridò, per un secondo ebbi l'impressione che la sua voce si fosse incrinata. 《Senza di loro saremo finiti!》
《Di quali aiuti stareste parlando?》 pochi secondi dopo essere intervenuta nella loro conversazione provai una fitta, fu così forte che mi si mozzò il respiro.
《Amelia..》 Lucius si avvicinò a me velocemente e anche l'attenzione di Demon finì sulla mia figura.
《Sto.. Sto bene》 tastai alla ricerca del braccio di mio suocero mentre ricominciavo a respirare. Guardai i profondi occhi neri di Lucius che in questo momento lasciavano intravedere la sua preoccupazione. Un leggero dolorino nella parte finale della schiena cominciò a farsi sentire《Mi sa che ci siamo》Gli occhi di Lucius si aprirono ancora di più di quanto non fossero già.
《Cosa intendi Amelia con "mi sa che ci siamo"》 stava sperando che scherzassi.
《Perfetto Amelia partorisce e noi subiamo una disfatta, mi sembra perfetto!》 Demon tornò a chinarsi sulla scrivania e scuotere la testa con lo sguardo fisso sul grande pezzo di carta davanti a lui. 《Aspetta》si voltò di scatto verso di me《Sta per nascere?》 In quel momento un'altra contrazione decise di confermare il mio presentimento. Demon disse ad un soldato di chiamare il medico, Lucius aspettò che fosse passata per poi farmi alzare e portarmi nella mia tenda, ma non appena feci un passo mi chinai in avanti a causa di un'altra fitta. Qualcuno da fuori chiamò i due vampiri al mio fianco ed entrambi si guardarono preoccupati, perché quella voce mi era familiare.
《Demon! Padre!》 L'entrata della tenda si aprì ed un vampiro con una veste strana comparve davanti a noi, quando incontrai il suo viso cacciai un urlo dallo spavento. Non so che cosa avesse sul viso, ma quella specie di maschera era tutto fuorché carina, ricordava un mostro ed era inquietante. Qualcosa cominciò a scorrere lungo le mie gambe e molto probabilmente bagnò tutto ciò che avevo sotto la gonna, ma non era pipì.
《Lucius.. mi si sono rotte le acque.》 dissi con gli occhi spalancati e lo sguardo fisso sul vampiro davanti a me.
《Quale parte di "non mettere la maschera" non hai capito?》Lucius cercò di rimanere calmo, nel frattempo un'altra contrazione decise di farsi sentire e ricordarmi che stava per nascere mio figlio, strinsi così forte la mano di mio suocero che gli scappò un'imprecazione.
《Quale messaggio?》La voce del vampiro misterioso mi fece rabbrividire, no, mi stavo sbagliando. Portò le mani sulla testa togliendosi la specie di cappello.
《Demon?》Lucius guardò dietro le mie spalle.
《Credo di essermi scordato di scriverlo》 si grattò la nuca e Lucius, preso dalla rabbia lasciò andare la mano e per poco non caddi in avanti, fortunatamente accanto a me c'era il letto di Demon.
《Perchè sono circondato da idioti!》 Sbraitò《Questa che vuol rischiare la vita e venire su un campo di battaglia a partorire... tu che neanche comunichi correttamente le cose e tu》 si voltò verso il vampiro davanti a noi. Demon mi prese per i fianchi, mi aiutò ad alzarmi e mi portò sulla sedia. In quel momento il medico fece il suo ingresso, mi guardò e dopo aver capito la situazione tornò fuori per andare a prendere il materiale. Mentre mi trovavo seduta in preda alle contrazioni i tre vampiri attorno a me, compreso il mascherato, cominciarono a discutere su chi avesse commesso l'errore di non dar informazioni chiare.
《VOLETE SMETTERLA!》Gridai, tutti si ammutolirono《INVECE DI LITIGARE FATE QUALCOSA!》un'altra contrazione ma questa volta non riuscii a trattenermi《Questa è tutta colpa di Alexander!》
《Grazie》 mi voltai verso il vampiro che aveva aperto la bocca e in quel momento vidi mio marito. Sul suo viso non c'era più la maschera che nascondeva la sua identità, no, al suo posto erano comparsi i profondi occhi neri che per mesi avevo desiderato poter rivedere ancora una volta.
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La regina dei vampiri
VampireAmelia Denise Montgomerie è la nuova Regina di Luxuria. Determinata, sicura e fredda, farà parlare di lei in tutti i Regni ma allo stesso tempo vedrà minacciata la sicurezza del vasto territorio di Luxuria dai Regni dell'Ovest, i quali non accettano...