Demon
Delle montagne cominciava a vedersi la luce del sole; alcuni dei vampiri nemici cominciarono a rintanarsi nelle case abbandonate per ripararsi, altri invece tronavano nel bosco per poter riprendersi e prepararsi a riattaccare.
Una volta rientrato lanciai la mia spada sporca di sangue al suolo e imprecai, quanto ci mettevano ad arrivare i rinforzi, dannazione!
Al nostro arrivo l'esercito era stato travolto da un'ondata di sudditi che cercava riparo nelle botteghe o fuori dalle mura, non quelle dove il nemico ci aspettava ma alle porte della strada che conduceva alle città di Diaspro e Luxuria.
Lux era una città al confine, se Costantino l'avesse superata i suoi uomini sarebbero arrivati prima a Diaspro e successivamente a Luxuria.
Farsi largo tra i gruppi di vampiri terrorizzati e in preda al panico non era stato facile, una volta entrati avevo ordinato ai miei uomini di dividerci per combattere ma allo stesso tempo mettere in salvo gli abitanti.
La porta del mio rifugio si aprì, quando mi voltai vidi Zac entrare. Aveva il viso sporco di sangue e terra, i capelli sudati erano appicciati alla fronte; sulla guancia destra aveva un taglio, dal colore doveva esserselo fatto da poco. La sua uniforme era tutta rotta, i pantaloni erano pieni di fango e strappati sulle ginocchia, probabilmente era caduto mentre lottava; al braccio destro la stoffa che serviva a proteggere la ferita era sporca di sangue e doveva essere cambiata.
《Hai notizie degli aiuti?》chiese mettendosi seduto. Scossi la testa 《Come mai stanno aspettando così tanto?》
《Zac non lo so!》Mi portai una mano sulla fronte《Scusami..》
《Non ti preoccupare, siamo tutti stanchi e nervosi.》La porta si aprì, era Xeriun.
《Dodici soldati e venti abitanti morti》mi guardò 《soldati nemici uccisi dieci.》Mi misi seduto prendendomi la testa tra le mani, eravamo alla terza notte di guerra e avevamo perso troppi uomini per una battaglia simile. Normalmente in questo tipo di guerra potevano morire massimo venti, trenta soldati non novanta.
《Molti sono morti mettendo in salvo gli abitanti Demon》Zac tentò di tirarmi su il morale.
《Con mio cugino non sarebbe successo》Alexander era molto più bravo di me quando si trattava di difendere il territorio, anche negli attacchi a sorpresa. Non aveva preso parte a molte battaglie ma era sveglio, nonostante le ultime che aveva condotto non erano andate come aveva sperato.
《Demon non sarebbe cambiato niente》 guardai il mio compagno《Quei fottuti bastardi erano lì da giorni, un esercito così numeroso non si smuove in due notti! Anche Alexander si sarebbe trovato in questo caos e a dover resistere in attesa di rinforzi.》Quando terminò la frase bussarono alla porta, ci scambiammo delle occhiate interrogative. Xeriun aprì leggermente la porta, parlò con il vampiro fuori dalla nostra baracca improvvisata poi si fece da parte lasciando entrare l'ultima persona che avrei voluto vedere in questo momento.Amelia
Ero arrivata in città alle prime luci dell'alba, tutti dovevano essersi rifugiati o ritirati per evitare di essere bruciati dalla luce del sole.
Avevo visto i miei soldati coperti dai loro mantelli portare dentro le abitazioni semi distrutte i compagni o i sudditi feriti.
A pochi metri dalle mura della città mi ero imbattuta con i cadaveri di alcuni abitanti di Lux, alcuni uccisi per mano dei soldati nemici altri, probabilmente, erano morti schiacciati mentre tentavano di mettersi disperatamente in salvo. Un soldato alzò di peso una donna che non voleva staccarsi dal corpo del figlioletto senza vita, le lacrime mi appannarono la vista. Sbattei ripetutamente le palpebre cercando di ricacciare indietro quel liquido salato prima che potesse colarmi sul viso. Qualcosa che penzolava attirò la mi attenzione.
Dei corpi penzolavano dalle finestre di alcune abitazioni, i vampiri avevano gli occhi spalancati e fissavano il pavimento; dai colori delle loro uniformi capii che non si trattava dei miei uomini e ciò mi provocò un leggero sollievo.
Mentre continuavo ad avanzare per le vie, purtroppo, avevo trovato le teste di alcuni miei uomini infilzate a dei pali, i corpi senza testa si trovavano a pochi metri di distanza.
《Amelia seguimi》Grenkov mi superò, probabilmente mentre osservavo il macabro scenario attorno a me aveva chiesto dove si trovasse Demon.
Passammo per delle vie, Grenkov non si sentiva affatto sicuro, ogni singolo rumore lo faceva bloccare. Si fermò davanti ad una sartoria, bussò alla porta, parlò per qualche secondo poi mi fece cenno di scendere.
La prima persona che vidi fu Zac, era in piedi al centro della stanza, dietro di lui Demon seduto e con le mani sul viso.
《Amelia cosa ci fai qui?》 Demon sospirò. Grankov richiuse la porta 《E che diavolo ti sei messa addosso, lo sai che le armature medievali sono passate di moda.》 Cercò di sdrammatizzare la situazione. Per quanto fossero fuori moda io le adoravo, ricordo di aver passato molto tempo nella stanza delle armature.
《Tuo zio ha voluto che indossassi questa per proteggermi》 Mi squadrò prima di massaggiarsi la testa《Ho bisogno di una scorta per raggiungere l'accampamento di Costantino.》
《Perché devi sempre metterti nei guai?》
《Demon ha chiesto lui di vedermi.》 mi fissò per qualche istante. Gli porsi la lettera che era arrivata al castello poco dopo la sua partenza. Il Consiglio ed io avevamo passato due notti a discutere sulle proposte, volevamo essere sicuri che non potessero avere più di un'interpretazione in modo da evitare che Costantino le potesse rigirare a suo piacimento. Demon richiuse la lettera senza dire una parola.
《Ti accompagno io》Zac fece un passo in avanti e guardò Demon. Mio cugino fece chiamare altri tre soldati, parlò con loro del percorso più veloce da fare e nel primo pomeriggio.
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La regina dei vampiri
VampiriAmelia Denise Montgomerie è la nuova Regina di Luxuria. Determinata, sicura e fredda, farà parlare di lei in tutti i Regni ma allo stesso tempo vedrà minacciata la sicurezza del vasto territorio di Luxuria dai Regni dell'Ovest, i quali non accettano...