Luxuria, inizi di novembre 1801
Il mese di novembre era arrivato. Gli alberi dei giardini avevano perso tutte le loro foglie, il terreno era ricoperto da un grosso strato di foglie di diverse tonalità: gialle, arancioni, rosse e marroni.
Osservavo silenziosa il panorama che avevo sotto le mie stanze, ovvero i giardini. I servitori erano occupati a fare cumuli di foglie da bruciare, indossavano dei copri abiti che avevo fatto fare ad Augusto. Ricordo che l'anno scorso molti servi si ammalarono, in effetti per lavorare utilizzavano dei capi finiti e non erano più in grado di riscaldare.
La cura contro il vaiolo era arrivata da una settimana, molti erano fiduciosi sul suo possibile funzionamento ma purtroppo non eravamo certi che avrebbe funzionato. I medico Eiksen aveva chiamato l'antidoto vaccino, consapevole del fatto che vi avrei capito ben poco sul come era stato trovato e come mai guarisse non avevo chiesto informazioni. In questo momento l'unica cosa che potevo fare era fidarmi del medico e affidare a lui, e i suoi aiutanti, le redini della situazione, io potevo solo sperare in un miracolo.
Le porte di Luxuria erano state chiuse, nessuno poteva né entrare né uscire, solo i medici autorizzati. Questa decisione aveva fatto si che alcune famiglie rimanessero divise, alcuni sudditi erano venuti in udienza per lamentarsi della loro situazione, le uniche cose che avevo potuto dire erano state "mi dispiace ma al momento non possiamo fare niente per aiutarvi". Vedere i visi delle donne dispiaciute e preoccupate all'idea di perdere i loro mariti era stato difficile, purtroppo permettere ai loro compagni di rientrare era un rischio per me ma soprattutto l'intera città. Come aveva previsto Oliver anche le città di Giada e Turchese erano state colpite dal vaiolo, l'epidemia stava decimando la popolazione, le notizie arrivavano via lettera. Le buste venivano aperte con i guanti e poi bruciate insieme ad essi, era un modo per essere sicuri di non contrarre la malattia. Mi erano giunte voci che lungo le strade che collegavano le diverse città del regno ogni tanto ci si imbatteva nei corpi privi di vita dei vampiri che tentavano disperatamente la fuga.
Il Consiglio si riuniva con meno frequenza del solito, in quelle poche occasioni si cercava di decidere le nuove manovre per la ripresa del regno, come aiutare la popolazione e un eventuale fuga per me nel caso in cui l'epidemia non si fosse arrestata.
Se da un lato la situazione del mio regno sembrava risolversi, anche se non era detta l'ultima parola, per me era cominciato il cambiamento.
Il colore dei miei occhi era cambiato, avevano assunto una tonalità che non avevo mai visto prima a nessun vampiro: la pupilla era diventata più grande e l'iride si era dimezzata, quest'ultima al bordo con la pupilla aveva assunto un colore bianco e, via via che si allontanava diventava azzurra fino ad assumere un colore blu scuro.
La mia carnagione non era più pallida come prima, adesso aveva un colorito roseo ma non eccessivo. Le guance erano diventate paffute e molto spesso tendevano ad arrossarsi. I miei capelli che erano lisci e tegosi, avevano cominciato ad essere ondulati alla fine; mi erano giunte voci che alcune femmine cambiassero il colore dei loro capelli ma fortunatamente a me non era toccato. Di pari passo con i cambiamenti del mio viso andavano anche quelli del mio corpo. Nell'ultima settimana di ottobre la mia pancia era lievitata, una cosa molto normale, ad alcune femmine ingrossava subito ad altre, invece, verso la fine della gravidanza. Il mio medico, che non era stato mai fatto uscire dalla città, durante la visita di controllo si era sorpreso nel trovarmi con un cocomero al posto della pancia, nel suo stupore però si poteva notare una certa felicità nel trovarmi in buona salute.
Il castello da qualche giorno aveva un nuovo abitante, mia zia Brunilde. La sorella di mia madre viveva fuori città, visto la situazione era rimasta bloccata a Luxuria, ma la cosa non le era affatto dispiaciuta. Prima di tutto era al sicuro, secondo aveva legato molto con Ludmilla, Lena e Clarissa, adorava passare il tempo con loro.Entrai nella sala da pranzo, tutti erano seduti al tavolo pronti per mangiare. Erick mi superò correndo seguito dai suoi due lupi, uno dei due avevamo scoperto essere una femmina e anche lei era in dolce attesa, ben presto il castello avrebbe avuto un esercito di lupacchiotti.
Lucius mi aiutò ad accomodarmi sulla sedia, da un paio di giorni sembrava molto più gentile, che il nipote in arrivo fosse la causa? Molto probabile.
《Zia Brunilde》 Erick mi indicò il centro tavola con il pane, presi una fetta e gliela passai《Da dove viene il sangue che bevete tutti?》una volta fatta la sua domanda il piccolo vampiro addentò il pane e si girò verso mia zia in attesa di una risposta.
《Dai corpi dei soldati morti in guerra》 disse Demon, Erick mi guardò come per dire "davvero?". Demon doveva aver notato la sua espressione perché riprese subito a parlare《Si Erick, li priviamo di gambe e braccia e prendiamo il sangue, una volta preso appendiamo il busto a testa in giù e mozziamo la testa almeno prediamo anche quello rimanente.. Ahia! Che ho detto?!》 Lucius aveva tirato una pacca suo nipote, a me era appena passata la fame. Mi voltai verso Erick aveva gli occhi spalancati.
《Non perdi mai l'occasione per dire cavolate eh?!》 Lucius scosse la testa.
《Se stasera non dorme lo prendi con te》 dissi bevendo un sorso di acqua. Demon alzò le spalle, non sarebbe stata la prima volta che Erick dormiva nelle sue stanze.
《Avvisami almeno nascondo tutte le armi》trattenni una risata. L'ultima volta si era ritrovato Erick che gli puntava al collo un pugnale. Il piccoletto era un pericolo alla vita di mio cugino.
《E i soldi》continuò Casimiro.
《Giusto... il piccoletto mi ha rubato un sacco di monete.》 addentò un pezzo di carne《Ma adesso le ho nascoste da un'altra parte》
《Sotto la terza mattonella a destra del comodino dalla parte della finestra》rispose il piccoletto. A mio cugino andò di traverso la saliva mista alla carne, Erick aveva trovato il nuovo nascondiglio, tutti cominciarono a ridere.
《Erick la prossima volta porta qualcosa moneta anche a me》disse zia Brunilde strizzandogli un'occhio.
《Io prenderei dei provvedimenti...》 Demon bevve un po' prima di rimettersi a mangiare, ovviamente si stava rivolgendo a me. Molto dalla sua espressione capii che stava pensando ad un altro nascondiglio.
《Comunque piccolo mio》 zia Brunilde riprese parola《 Il sangue che noi beviamo proviene dal fiume di sangue.》 Notai in lontananza Katrina sorridere, dal suo sguardo capii che stava pensando alla leggenda.
《E dove si trova?》
《Qui vicino》commentò la moglie di Andreu《Perdonatemi Brunilde.》mia zia annuì, non era affatto arrabbiata.
《Comunque su questo fiume c'è una leggenda. Nessuno sa di preciso dove nasca, chiunque abbia provato a scoprirlo non ha più fatto ritorno a casa.》si voltò verso KAtrina《Cara potresti raccontarla tu, sono passati molti anni dall'ultima volta che l'ho raccontata e non vorrei sbagliare.》
《Certo Brunilde.》 Si schiarì la voce《Allora...》Moltissimi anni fa due giovani vampiri appartenenti all'alta nobiltà, Dafne e Gregorio, furono costretti a sposarsi con due perfetti sconosciuti.
Dafne era una donna bella e intelligente, fin da bambina era stata educata a servire il marito e ad essere una buona moglie; Gregorio , invece, era stato cresciuto per diventare un duca e con ambizione di migliorare la propria posizione sociale.
La ragazza fu data in moglie ad un vampiro di settecento anni più vecchio di lei; mentre al giovane vampiro, che all'epoca aveva duecento anni, venne data in moglie una femmina appena ventenne.
Una sera il Re decise di dare un ballo per celebrare il fidanzamento del figlio, in quell'occasione Dafne e Gregorio si incontrarono.
Durante la serata i due ebbero diverse volte l'occasione di ballare insieme e tutte le volte i due non potevano negare di sentirsi attratti l'uno verso l'altro. Durante la pausa, poco prima che il banchetto fosse servito, Dafne uscì in giardino; aveva bisogno di aria e di allontanarsi dalla presenza di Gregorio perchè il suo sguardo finiva sempre sull'affascinante vampiro. Senza attirare l'attenzione di tutti, Gregorio la seguì in girardino, voleva scoprire il nome della fanciulla e da dove provenisse. Quando arrivò in girardino si accorse che la giovane era appoggiata ad una colonna e stava osservando la luna, senza far rumore si avvicinò a lei. Dafne al sentirsi toccare i fianchi si voltò spaventata, quando si accorse che era Gregorio si rilassò. I due si guardarno a lungo senza dire una parola, poi successe ciò che non doveva succedere, trascinati dai propri sentimenti e dalle loro emozioni Dafne e Gregorio si baciarono.
Da quel giorno i due cominciarono a vedersi frquentemente, abitavano nella stessa città ma per chissà quale motivo non si erano mai incontrati prima di quella sera. Gli incontri avvenivano nella grotta dove Dafne era solita rifugiarsi per evitare che il marito la picchiasse a causa dei suoi scatti di ira. Trascorreva molto tempo lì dentro, quando una delle sue dame la chiamava per dirle che l'ira del marito era scomparsa lei faceva ritorno a casa.
La loro storia andò avanti per cinque mesi, i due per la prima volta si sentivano felici. Un giorno un servitore del marito mentre passeggiava per il bosco li vide, la notte quando andò a svegliare il padrone gli riferì ciò che aveva visto durante la mattinata. Il marito di Dafne si recò negli appartamenti della moglie, la tirò con forza giù dal letto e cominciò a picchiarla. Quando ebbe finito lasciò Dafne a terra con il viso gonfio e sporco di sangue.
Il servitore, dopo aver assistito alla scena e preso dai sensi di colpa, aspettò che il padrone uscisse, una volta assicuratosi che fosse abbastanza lontano si precipitò a soccorrere le ragazza. Mentre le ripuliva il viso le chiese scusa e le disse che il marito voleva uccidere Gregorio. A quelle parole Dafne si precipitò nelle stalle prese un cavallo e si precipitò a rincorrere il marito.
Poco prima di andare nelle stanze della moglie il vampiro aveva detto che avrebbe chiesto a Gregorio di accompagnarlo in un posto perchè aveva bisogno di un suo parere riguardo a delle pietre che aveva trovato. Il vampiro conosceva l'amante della moglie e sapeva come poterlo attirare. Le montagne della morte erano un luogo adatto ad uccidere qualcuno, si chiamavano così perchè chiunque vi mettesse è piede non faceva più ritorno.
Dafne sentì delle voci poco lontane dal punto in cui si trovava, scese da cavallo e si nascose dietro un cespuglio. Osservò il marito parlare con Gregorio, sembrava una conversazione tranquilla e quanto l'amato si distrasse il vampiro più anziano lo colpì ripetutamente con il suo pugnale. Dafne dovette usare tutte le sue forze per non urlare dal dolore.
Il marito della ragazza aspettò che Gregorio esalasse l'ultimo respiro, una volta sicuro che il giovane fosse morto se ne andò lasciando lì il corpo privo di vita. Dafne aspettò un po', quando fu sicura di esser sola raggiunse Gregorio piangendo come una bambina. Si accasciò a terra gettandosi sul corpo del ragazzo.
La luce della luna, che illuminava i due amanti, fece risplendere il pugnale di Gregorio. Dafne lo vide e dal dolore decise di togliersi la vita per riunirsi con il suo amore.
Il loro sangue si mischiò iniziando a gocciolare dal dirupo della montagna e finendo in una piccola scavatura della roccia. Lì in quel punto si formò un rubino il più grosso che fosse mai esistito, questa pietra però non era come tutte, era particolare.
La sua superficie non era liscia, su di esso si trovavano delle crepe dalle quali usciva il sangue di Gregorio e Dafne.《Così da quel rubino ha origine il fiume di sangue, periodicamente i vampiri vanno lì e ne prendono po'》 Concluse Katrina. Per tutto il tempo in cui aveva parlato nessuno aveva osato aprire bocca, io non avevo ancora toccato la mia cena.
《Piaciuta la storia?》 chiesi al piccolo vampiro.
《Mh.. Era meglio la storia di Demon》 disse scrollandosi le spalle. Guardai mio cugino che se la stava ridacchiando divertito.
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La regina dei vampiri
VampireAmelia Denise Montgomerie è la nuova Regina di Luxuria. Determinata, sicura e fredda, farà parlare di lei in tutti i Regni ma allo stesso tempo vedrà minacciata la sicurezza del vasto territorio di Luxuria dai Regni dell'Ovest, i quali non accettano...