Aprii la porta dello studio del re. Oggi mi sarei incontrata con Elvira e per motivi di sicurezza non volevo che entrasse nelle mie stanze. Grenkov aveva mandato uno dei suoi uomini a comunicarmi che sarebbe rimasto con noi durante l'udienza per essere sicuro che non mi potesse succedere niente.
Elvira era in piedi davanti al ritratto di mio bis bis nonno Cornelius, credo che fosse quello il nome, oppure quello era il nome di quello da parte di mia madre?! Qualisasi fosse il nome era uno dei miei predecessori. Elvira probabilmente era così presa da quel quadro che neanche mi aveva sentita entrare. Indossava un semplice vestito di metà del secolo scorso, doveva indossarlo raramente perché sembrava nuovo, anche la parte finale del vestito che generalmente strusciava a terra non era sciupata, anzi era ancora in buone condizioni. Osservai il mantello marroncino che teneva attorno al braccio, anche quello non doveva averlo usato spesso. Probabilmente passava così tanto tempo sola che non aveva bisogno di essere sempre ben vestita. Mi schiarii la voce e la donna girò di scatto la testa.
《Benvenuta Elvira》 Mi osservò per qualche secondo poi mi riconobbe.
《Maestà》 fece un inchino, però era brava.
《Vi prego Elvira, non importa》 portai una mano sulla sua spalla《Prego, accomodatevi.》 allargai un braccio e la accompagnai alla sedia《Spero che il viaggio non sia stato troppo stancante》 Prima di andare a sedermi mi assicurai che fosse comoda, presi il mantello e lo appoggiai sul divano poco distante dalla scrivania.
《Tutto bene grazie》si sistemò meglio sulla sedia《Cielo così conciata non ti avevo riconosciuta》In effetti l'ultima volta che mi avevo visto indossavo una vecchia armatura e avevo i vestiti rotti. Si voltò verso la porta per controllare Grenkov《Quel bel fusto laggiù starà qui tutto il tempo?》Aveva messo una mano davanti alla bocca per non farsi vedere dalla mia guardia. Annuii sorridendo, non sembrava molto contenta ma dopo tre secondi era tornata a concentrarsi su di me《Beh vedo che qui sono cambiate un po' di cosette》Aveva lo sguardo fisso sulla mia pancia.
《Già》dissi sorridendo《Molto e troppo velocemente》giocherellai con un foglio di carta.
《Lo so》Scattai con lo sguardo verso di lei《Non sono stati i tuoi soldati a dirmelo, ma mi sono giunte voci..》 Fece una pausa《Dormi bene mia cara?》 scossi la testa《Si vede, dovresti prenderti qualche giorno per dormire.》
《Fosse facile》 sospirai《Tra problemi e pensieri non è affatto semplice riposare tranquillamente, anche il medico mi dice che dovrei riposare di più. Non era la prima volta che mi sentivo dire che dovevo dormire ma davvero non era facile. Se di giorno dormivo poco la notte ogni tanto cercavo di ritagliarmi qualche oretta tra un incontro e l'altro ma ogni volta che mi distendevo sul mio enorme letto qualcuno entrava nella mia stanza per chiedermi cosa dovesse essere preso al mercato, per risolvere problemi del castello, oppure perché un consigliere mi mandava una lettera alla quale dovevo rispondere immediatamente. Casimiro si occupava della distribuzione delle stanze e di tenere i conti dei lavori sempre aggiornati, a tutto il resto dovevo pensarci io. Elvira non aveva più parlato, stava chiaramente aspettando che fossi io ad iniziare.
《Vedete Elvira》poggiai i gomiti sulla scrivania facendo un respiro profondo《Quando mi avete letto la mano l'anno scorso mi avevate detto che avrei passato un periodo difficile e duro per poi finalmente tornare ad essere felice..》
《Certo, ricordo bene》fece una pausa《Non avevo mai visto così tanta sofferenza in una mano.》
《Appunto, quanto ancora durerà questo periodo?》feci una pausa《 Ho perso mio marito e poco dopo sono diventata regina, siedo sul trono da diversi mesi ormai, la mia posizione è ancora instabile e il mio regno da è uscito da poco da un'epidemia, ringrazio solo che da noi sia arrivata tardi e che la cura esisteva.》
《E sono tutti guariti?》Chiese.
《In alcune città ancora ci sono dei malati, ma sembra che il vaccino che hanno portato abbia funzionato》 conclusi. Cominciò ad annuire, come se le mie parole stessero confermando i suoi pensieri. In questo momento avrei pagato qualsiasi cifra pur di sapere che cosa frullasse nel cervello dell'anziano vampiro davanti a me, ancora non capivo cosa fosse. Che fosse una strega? Avevo sentito storie sulla stregoneria, ma la caccia alle streghe era cosa passata e inoltre mi era sempre sembrato assurdo che un vampiro potesse fare incantesimi. una veggente? Di voci su queste strane figure ne avevo sentite ma non vi avevo mai dato peso prima di adesso.
《E immagino che ti stia chiedendo quanto ancora andrà avanti questo tunnel》mi guardò sorridendo.
《Esattamente.》 d'un tratto mi sentii leggera. Elvira batté debolmente le dita sulla mia scrivania, probabilmente stava ragionando, gli occhi socchiusi e lo sguardo fisso sul mio viso, cercai di rimanere impassibile e di non mostrare i miei sentimenti ma dentro di me sentivo che una leggera sensazione di paura cominciava a venire fuori.
《Dammi le mani figliola》la donna davanti a me aveva la voce fredda e sicura. Le fattezze della donna dolce e gentile della capanna erano svanite lasciandomi davanti ad una signora fredda, con i capelli bianchi che in modo duro mi stava impartendo ordini. Per un momento mi ricordò Alicia la scorbutica e rigida insegnante di etichetta e cerimoniale, non mi era mai stata simpatica anzi l'avevo sempre odiata, ma quando morì mi dispiacque molto. Allungai le mani verso Elvira, lei le afferrò velocemente e le rivolse con il palmo verso l'alto.
Per tutto il tempo in cui le osservò non osai muovermi né aprire la bocca, addirittura avevo cambiato la respirazione, inspiravo ed espiravo molto lentamente. Rivolsi lo sguardo verso il vampiro in divisa davanti alla porta, il fucile in mano e lo sguardo sull'anziana signora, dalla sua postura capivo che era pronto a lanciarsi verso di noi nel caso fosse successo qualcosa di strano. Elvira mi passò un dito sopra le righe della mano《La scoperta della gravidanza sicuramente rientra nelle cose positive》 aveva gli occhi spalancati《Non manca molto alla fine del tunnel. Sei quasi arrivata all'uscita ma adesso arriva il difficile》 deglutii a fatica《 Ti troverai davanti ad un bivio, una strada porta al trionfo del tuo Regno, l'altra invece porterà alla caduta di Luxuria e alla fine della dinastia Deschanel.》Si schiarì la voce《Saranno notti difficili ma proprio in questa difficoltà tornerà a farsi vedere la vecchia Amelia, ma attenzione, la tua vita continuerà ad essere in pericolo.》Staccò lo sguardo dalle mie mani e si concentrò su di me. Un sorriso dolce comparve sul suo volto, si appoggiò allo schienale della sedia mettendo le mani sulla gonna dell'abito.《Dovrai guardarti bene le spalle figliola, ma non devi affatto preoccuparti》no infatti. In tutto quello che ha detto non so quale fosse la cosa migliore.
《Elvira voi siete sicura di quello che state dicendo?》 chiesi tornando a sedermi comoda.
《Assolutamente, non sbaglio mai》 lanciò uno sguardo a Grenkov poi si sporse in avanti per essere sicura che nessuno, oltre a me, potesse sentirla《Pensate Anderu venne a chiedermi se sua cugina Isabella si sarebbe salvata e io gli dissi di si, e adesso? Ora la giovane siede allegramente sul trono con suo marito e il suo figliolo.》Ero indecisa se credere o no a quest'ultima cosa. Conoscevo beneAndreu e non aveva mai creduto a niente né era scaramantico, perché diavolo aveva deciso di chiedere ad Elviara quale sarebbe stato il futuro di Isabella. Se non altro quello che aveva predetto su di me era successo e tutt'ora stava succedendo.
《Riguardo ai figli, il mio starà bene》 Chiesi alquanto preoccupata《 Non vorrei che per il discorso che il sangue che bevo...》
《Per favore Amelia non dirmi che credi alla sciocchezza del sangue!》 Sbuffò alzandosi in piedi《I dottori sono bravi ma su certe cose mi cascano proprio》 cominciò a camminare su e giù per la stanza.《 Il sangue che sia del compagno o quello che beviamo a tavola sempre sangue è, l'unica differenza è che il primo sazia di più》Qualunque fosse stata ls risposta avrei comunque continuato a bere la mia dose giornaliera di quel liquido cremisi, visto che mi avvicinavo al termine della gravidanza il medico mi aveva aumentato i bicchieri, adesso ne bevevo dodici.
Elvira rimase ancora un'oretta a parlare con me, la conversazione però dirottò su argomenti diversi e tranquilli, mi aggiornò sulle nuove piante che aveva scoperto menzionando anche alcuni dei loro nomi ma per me era una lingua sconosciuta. Una volta salutate, le mie guardie la riaccompagnarono a casa, poco prima di entrare nei miei appartamenti chiesi a Grenkov di non dire nulla di Elvira e se Lucius gliel'avesse chiesto era una vecchia amica del paese che si era trasferita nel regno di Andreu.Cinque ore più tardi....
Le carrozze erano state caricate mancavo solo io. Mentre scendevo le scale che conducevano all'atrio ripensai a tutto quello che avevo preso, mi sembrava di aver portato tutto con me.
Salutai Ludmilla, Clarissa e Lena, loro sarebbero rimaste al castello in compagnia dei lupi di Erick, lui invece sarebbe venuto con me. Convincerlo a partire senza i suoi fedeli compagni era stata una lotta ma alla fine lo avevo convinto dicendo che per una settimana non lo avrei punito per gli scherzi che avrebbe fatto a Demon. Mi dispiaceva per mio cugino, ma almeno il mio piccolino aveva ceduto facilmente, bastava nominare Demon e lui faceva di tutto.
Mi strinsi nella pelliccia di mia madre, ringraziai di averla perché oggi faceva veramente freddo. Stretta nel mio cappotto e con la testa bassa per ripararmi dalle folate di vento scesi le scale e raggiunsi la carrozza. Avevo deciso di partire per recarmi nelle città colpite dal vaiolo, ovviamente in quelle dove la malattia era scomparsa. Era stata una decisione dell'ultimo minuto ma avevo ritenuto necessario questo viaggio. Con me avrei portato vestiario, denaro e provviste.
Questa volta avrei utilizzato la carrozza Reale, era la prima volta che la utilizzavo, quella che avevo usato fino alla scorsa notte era di colore nero e senza alcun tipo di decorazione. La carrozza Reale era tutta bianca, ai lati aveva delle decorazioni dorate e una corona rappresentata sul tettuccio faceva capire che all'interno di quel mezzo viaggiava un sovrano. Fino a metà del secolo scorso mio zio aveva viaggiato su una carrozza piena di decorazioni in stile barocco, era veramente bella ma per i miei gusti forse troppo appariscente.
Non appena fui seduta i miei servitori chiusero la porticina e pochi istanti dopo cominciammo a muoverci. Erick si spostò dal suo posto e venne a sedersi accanto a me, poggiò la testa al mio petto e la mano sulla mia pancia, probabilmente tra poco si sarebbe addormentato.
Erick non era mio figlio nè un membro della famiglia reale quindi in questo viaggio non sarebbe dovuto venire con me, ma come sempre avevo deciso di infrangere il protocollo. Non ne avevo ancora parlato con nessuno ma la prossima settimana uno degli argomenti del consiglio sarebbe stato lui.
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La regina dei vampiri
VampireAmelia Denise Montgomerie è la nuova Regina di Luxuria. Determinata, sicura e fredda, farà parlare di lei in tutti i Regni ma allo stesso tempo vedrà minacciata la sicurezza del vasto territorio di Luxuria dai Regni dell'Ovest, i quali non accettano...