Luxuria, Gennaio 1802
Sospirai, mi trovavo nella sala del consiglio già da due ore e la situazione non era cambiata rispetto alle due notti precedenti. La discussione sulla legge di successione era giunta ad un punto morto, quando pensavo che qualcuno dei consiglieri si fosse convinto immediatamente ne sbucava fuori uno che cambiava idea, facevamo un passo in avanti e due indietro.
Ovviamente non era l'unico argomento di cui parlavamo, anzi ieri ne avevamo discusso solo un'ora e mezzo e alla fine, poiché avevamo dato la precedenza a questioni più importanti.
《Vi ripeto che Amelia dovrà fare figli fin quando non nascerà un maschio》 Hugo sbraitò contro alcuni membri della mia fazione.
《Oh suvvia Hugo》Oliver si alzò stufo della solita frase che il consigliere continuava a ripetere per la terza notte di fila, ormai avevo perso il conto di quante volte avesse pronunciato quella frase《Amelia non è mica una gallina.》 Oliver si girò verso di me, come se il paragonarmi ad una gallina mi avesse offesa, ma lo invitai a continuare.
《La sua Bis bis bis bis bis nonna》 l'aveva presa larga Hugo, quanti "bis" aveva detto?《Dette alla luce 20 figli.》
《Si divertiva eh》 immediatamente mi tappai la bocca, Demon invece stava sghignazzando. Più di metà consiglieri si erano voltati nella mia direzione e Oliver aveva la testa bassa con un sorriso divertito sul volto《Scusate, pensavo di averlo detto tra me e me.》Guardai Casimiro che non fu affatto di aiuto, anche lui come Demon stava sghignazzando. Hugo riprese parola.
《Divertitevi anche voi allora》Doveva ringraziare che più passavano i giorni e più diventavo un bradipo, perchè in altre condizioni gli sarei saltata addosso senza pensarci due volte.
《Mi sono già divertita, altrimenti non avrei questo cocomero》Indicai la pancia, lasciai andare anche la testa allo schienale della sedia.
《Scusate》Intervenne Inoranus《Amelia potrebbe sposarsi con Demon e poi procreare altri figli》 Lucius sguardò incredulo il consigliere e fu imitato da tutti gli altri vent'otto.
《Inoranus io non passo dov'è passato mio Cugino》 Il vampiro alla mia sinistra《Senza offesa Amelia.》
《Non era male come idea》concordò Okus. Oh cielo.
《Comunque mentre voi state progettando quanti figli debba avere vi vorrei ricordare che il corpo è il mio》mi schiarii la voce《E non ho nessuna intenzione di averne subito un altro dopo di questo.》 Mi alzai, o meglio ci provai, ma afferrare il tavolo si stava rivelando un serio problema, sentii Demon ridacchiare》 Cugino potresti aiutarmi?》Lo guardai male, senza dire una parola ma sempre con la risata sotto i baffi venne in mio soccorso, una volta in piedi gli tirai una pacca sulla testa. Era incredibile, Demon prendeva pacche da tutti, l'atro giorno ne aveva presa una perfino da Steven.
Cominciai a camminare attorno al tavolo, sapevo che far ciò metteva a disagio i consiglieri, ma lo trovavo incredibilmente rilassante e un buon modo per riflettere. Se non altro mi sgranchivo anche le gambe che, di questi tempi, era un'occasione rara. Il silenzio aveva riempito la sala, si stentivano solo leggeri parlottii e rumore di fogli che giravano o venivano strappati. Ogni tanto qualcuno tossiva o si soffiava il naso.
《Comunque》Lucius si alzò, al sentire la sua voce mi bloccai《Amelia ha ragione, governiamo con leggi troppo vecchie》
《Lucius..》Oligau, l'unico consigliere del vecchio seriamente si rivolse al suo collega meravigliato dalle parole che aveva appena fatto uscire dalla sua bocca.
《Lo so Oligau, per quanto sia molto conservatore mi sono sempre accorto dei cambiamenti》 prese uno dei suoi fogli.《Alcune non sono vecchissime, ma non vanno bene per la società attuale.》 Mio suocero tornò a sedersi per lasciare il tempo anche ai suoi colleghi di ragionare sulle parole che lui aveva appena detto. Essendo il più anziano molto prababilmente molti avrebbero seguito la sua idea.
《Sono d'accordo con Lucius》 intervenne Claudius《Guardate Costantino, non solo ha chiesto l'annullamento del matrimonio ma Isadora una volta sul trono dovrà passare tutto quello che ha passato e sta passando Amelia》 Claudius sospirò. I miei storici nemici adesso si stavano schierando dalla mia parte, avevo notato già un miglioramento del loro atteggiamento nei miei confronti subito dopo che avevo fatto fuori metà consiglio.
Guardai fuori dalla finestra, il giardino era completamente coperto di neve, la luce della luna faceva sì che lo strato bianco che ricopriva l'erba, le panchine, gli alberi, sembrasse fatto di brillantini. La fontana ghiacciata era ancor più spettacolare perchè l'acqua che fuoriusciva si era congelata, dava l'idea che il tempo si fosse fermato.
La pesante porta della sala del Cosniglio si spalancò facendo entrare uno dei servitori di Lucius, guardai con curiosità il vampiro appena entrato in genere nessuno doveva interrompere le riunioni per alcuna ragione, qui dentro avevano accesso solo le persone autorizzate. Il vampiro accanto a Lucius mi guardò mortificato, tranquillamente e tenendomi al muro con una mano cercai di tronare al mio posto.
Lucius congedò il povero vampiro poco dopo aver finito di leggere la lettera. Non aveva staccato lo sguardo da quel pezzo di carta ripiegato ripetutamente, vedevo solo la cera e una scritta poco leggibile. Il viso del consigliere era diventato tirato e faceva respiri profondi per cercare di rimanere calmo, il suo sguardo volò sulla mia figura.
《Amelia》Il tono freddo ma allo stesso tempo premuroso che aveva non mi piaceva affatto. Casimiro doveva aver capito che qualcosa non andava perchè mi raggiunse aiutandomi a camminare verso la mia sedia e facendomi sedere. Per la prima volta nel suo sguardo notai l'indecisione, che non era affatto un'emozione da Lucius, cielo era il vampiro più sicuro che avessi mai conosciuto, anche quando era nel torto marcio era certo delle sue idee. Si schiarì la voce, poi mi passò la lettera e si rivolse ai consiglieri.《Gregori ci ha mandato un ultimatum》 mentre leggevo le parole scritte su quel dannato pezzo di carta le mani mi tremavano come delle foglie.
《Per cosa scusami Lucius》Oliver prese parole《Perchè da quanto mi risulta non ci siamo mai invischiati nei suoi affari》
《Invece si caro Oliver》Cornelius si passò una mano sul viso e poggiò lo sguardo su di me《Abbiamo appoggiato l'annullamento del matrimonio di suo nipote...》
《I regali vero?》 Casimiro aveva lo sguardo fisso sul vampiro in piedi al lato della mia sedia, girai la testa verso sinistra e l'alzai per vedere meglio mio suocero, senza bisogno di parlare stava confermando le parole di Casimiro.
《O Amelia accetta di sposare Gaius o ci dichiareranno guerra》 Presa da un attacco di rabbia misto al nervoso accartocciai la lettera e ne feci una palla comprimendo con tutta la mia forza quello che restava del foglio tra le mie mani.
Il problema non era solo la decisione che dovevo prendere ma anche il consiglio, eravamo tutti coscienti che una guerra ora avrebbe portato ad una disfatta, per non parlare degli aiuti, come potevano Anderu ed Ivan mandarci soldati se loro avevano subito perdite due volte superiori alle nostre.
La porta alle mie spalle si aprì ancora una volta, stavo per urlare che nessuno doveva entrare quando mi accorsi che si trattava di Steven. Doveva aver visto che non ero in vena di essere interrotta o di sentirmi dare spiacevoli notizie perchè si strinse nelle spalle.
《Amelia il banchiere è appena arrivato a palazzo》
《Il banchiere?》 annuì, che voleva adesso《Comunicagli che in questo momento non posso ricevere nessuno》 cercai ancora una volta di non alzare il tono di voce ma era veramente difficile.
《é urgente.》Isole Orientali, Gennaio 1802
Mi trovavo sul molo pronto a partite per tornare a casa. Per mesi avevo sognato questo momento e adesso che finalmente era arrivato quel giorno, non mi sembrava vero. A quanto mi era stato riferito, l'Imperatore tramite fonti sicure era stato informato di un possibile attacco a Luxuria perciò nel giro di pochi giorni aveva organizzato l'invio di aiuti. Nei preparativi avevo avuto modo di parlare con il sovrano, secondo lui mio padre avrebbe fatto di tutto per far farci guadagnare tempo.
Grandi file di soldati salivano ordinatamente sulle navi muniti di equipaggiamento da guerra e l'occorrente per la traversata che sarebbe durata un mese. Mi voltai alle mie spalle, sulla nave dietro di me stavano facendo salire i cavalli e questi, come se ormai fossero abituati, salivano senza paura e senza opporsi. Il mio cavallo solo a vedere l'acqua si spaventava, farlo salire su una nave sarebbe stata un'impresa.
Volsi il mio sguardo verso il mare, una grande distesa d'acqua e niente all'orizzonte, nessuna traccia di terra ferma. Il cielo della notte era limpido e pieno di stelle, la luna questa sera era piena e sembrava emanare una luce più forte del solito.
《Come ti senti?》 L'imperatore era appena arrivato.
《Bene maestà》 feci un inchino e subito mi mise una mano sulla spalla. 《Non mi immaginavo che aveste così tanti soldati》 mi sorrise voltandosi a guardare quelli che ancora stavano salendo, alzò le spalle.
《Se tutto va bene tornerà metà esercito》 disse in tutta tranquillità.《Loro lo sanno e sono coscienti di non aver armamenti all'altezza, ma aiutare un regno Amico è un onore per tutti》 Le sue parole mi colpirono. Odiavo perdere i miei soldati e ancor di più detestavo l'idea di dovermi presentare alla porta dei loro cari per comunicare la spiacevole notizia, più volte mi ero ritrovato faccia a faccia con le mogli dei caduti, queste crollavano davanti agli occhi prese dal dolore e dalla disperazione, più volte mi ero visto gli occhi dei bambini dei soldati, che si affacciavano da dietro la gonna delle loro madri, osservarmi con paura e poi riempirsi di lacrime. Anche se il mio ruolo mi costringeva a rimanere impassibile e lasciare le mogli dei soldati accasciate a terra a piangere, spesso mi ero trattenuto e le avevo aiutate a tornare in casa.
《Perderete molti uomini》 dissi incrociando le braccia al petto《Spade e frecce non possono competere con cannoni e fucili.》 L'anziano vampiro accanto a me annuiva sorridente, come poteva essere così calmo in un momento simile.
《Tranquillo ragazzo, abbiamo i nostri rimedi》Allargò una mano accompagnandomi verso la nave《Non saranno metodi moderni come i vostri ma potranno esservi utili》 Ci fermammo davanti all'imbarcazione《Ma per questo avrai tempo di parlare con il generale Moto》 Il vampiro tirato in causa comparve pochi istanti dopo al nostro fianco, fece il saluto militare ad entrambi a si mise comodo. Era poco più basso di me ma comunque alto, gli occhi erano a mandorla come tutti gli abitanti di queste parti e di colore verde salvia; sotto il naso aveva dei baffetti ben tenuti con la parte finale rivolta verso l'alto; i capelli neri e, presumo, lisci erano raccolti in un codino e coperti da una strana patina lucida.
《È tutto pronto maestà》 anche Moto sembrava tranquillo. L'imperatore annuì.
《Bene ragazzo mio, credo che sia giunto il momento di salutarci》 Allargò le braccia e mi abbracciò. Quel gesto mi sorprese ma dopo una rigidità iniziale mi sciolsi un po'.
《Grazie per tutta la vostra disponibilità》 Mi staccai un po'. Ancora un saluto e poi seguii Moto sulla nave. Gettai da un lato le mie cose, più tardi le avrei portate sotto vicino al mio posto per dormire, detti un ultimo sguardo al porto e mi preparai a salutare quel luogo incantato; sicuramente la natura, i ritmi di vita e la tranquillità perenne di queste isole mi sarebbero mancate. La carrozza si era avvicinata a prendere il sovrano, questo prima di salire si voltò ancora una volta nella mia direzione e alzò una mano.
《Buon viaggio Generale Deschanel》
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La regina dei vampiri
VampireAmelia Denise Montgomerie è la nuova Regina di Luxuria. Determinata, sicura e fredda, farà parlare di lei in tutti i Regni ma allo stesso tempo vedrà minacciata la sicurezza del vasto territorio di Luxuria dai Regni dell'Ovest, i quali non accettano...