Capitolo 29

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Amelia

Avevo giocato con Erick dal tramonto all'ora di pranzo, in questo periodo si stava rivelando la mia unica distrazione e mi aveva fatto capire quanto stupida fossi stata a trascurarlo per un bel periodo. Sicuramente salire al trono con così poco preavviso aveva influito, ero passata da avere molto tempo libero a dover organizzarmi per trovarlo. Non ero completamente assente nella vita di Erick, ma sicuramente erano più le volte in cui trascorreva il suo tempo con i miei servitori e Lena che con me.
Fin dai suoi primi giorni al castello mi ero accorta di quanto Erick trattasse con cura i suoi oggetti, nonostante adesso potesse avere giochi ogni volta che voleva si accontentava di quelli che aveva già e se ne rompeva uno chiedeva a Lena o a Peter, che era bravo ad aggiustare le cose, di ripararglielo. Ricordo ancora quando andavo a casa di zia Brunilde Cassandra, mia cugina Clessa non si accontentava mai dei giocattoli che aveva, certe volte arrivava addirittura a romperli per farsene comprare altri, ovviamente mia zia glieli comprava. Clessa era una viziata e tutt'ora lo era, la mia fortuna era che si fosse sposata con un vampiro molto del regno di Andreu e fosse andata ad abitare lì, altrimenti avrebbe fatto di tutto per essere al centro dell'attenzione.
Erick era seduto sul mio letto e guardava con attenzione le mie dame che finivano di vestrimi, Lena ogni tanto si avvicinava a lui e lo solleticava con le piume.
《Dove vai Amelia?》 Chiese saltando sul materasso.
《Devo fare una cosa noiosa》 dissi dando la mano a una dama per farmi mettere un bracciale.
《Che cosa?》scese dal letto e si avvicinò.
《Devo parlare con molti vampiri》 storse la testa verso destra e mi guardò con i suoi occhioni spalancati, lo faceva sempre quando voleva sapere di più《Quando sarai grande ti spiegherò, ma ancora non puoi capire piccolino.》 gli scompigliai i capelli.
《Mh..Ma dopo giochiamo?》
《Certo, vedo di finire presto almeno giochiamo prima di andare a cena.》 Lena lo prese per mano, Erick mi dette un bacino e poi andò con la donna, che ormai era diventata la sua balia, nella sua camera, chissà se avrebbe fatto i compiti o giocato, ma era molto probabile la prima.
Una volta pronta le mie dame mi lasciarono sola.
Aprii il mio segreter, aprii la cassetta in alto a sinistra ed estrassi fuori un sacchettino di velluto, più di un anno fa qui dentro si trovava l'anello di giuramento di Alexander. Sfilai dal dito sinistro il mio anello di impegno e con molta cura lo riposi nel sacchetto, fino a pochi giorni fa ero convinta che non avrei mai tolto quel piccolo cerchietto dal mio dito ed invece eccomi qui. Chiusi tutto e mi affrettai ad uscire dalle mie stanze.
Percorrevo il lungo corridoio del mio castello in rigoroso silenzio, intanto da fuori il rumore della pioggia che batteva sui vetri delle enormi finestre mi faceva compagnia. Mi trovavo più o meno a metà strada quando mi fermai a guardare fuori. Non era una semplice e tranquilla pioggerella, era un temporale, all'improvviso un fulmine squarciò lo scuro cielo della notte illuminando l'intero castello, ed il suo amico tuono non tardò molto ad arrivare. Il tempo fuori da queste quattro mura stava rispecchiando alla perfezione il mio stato d'animo.
Le porte della sala del consiglio si aprirono, tutti i vampiri si alzarono e le loro sedie strusciarono sul pavimento emettendo un suono fastidioso; senza alzare la testa o un briciolo di esitazione andai a sedermi al mio posto. Con grande sorpresa notai che Casimiro era già pronto: librone aperto, segna pagina al centro, alla sua sinistra la piuma era imbevuta nell'inchiostro e accanto a questi due oggetti, il fazzolettino per pulire era già aperto. Qualcosa mi diceva che stavano aspettando con ansia l'inizio della riunione.
《Bene direi che possiamo iniziare》 disse il vampiro alla mia destra《Amelia..》Neanche il tempo di pensare agli ultimi dettagli e già partivamo.
《Si..》 mi schiarii la voce《Prima di tutto vorrei dirvi che non è stato facile prendere una decisione. Nella settimana di riposo ho avuto modo di leggere tutte le vostre lettere, oltre a quelle dei sovrani a noi vicini. Ognuno, ovviamente, ha provato a tirare l'acqua al proprio mulino》mi presi una paura per guardare il volto di ogni presente, per la prima volta erano tutti attenti《Sono una regina, una moglie e tra poco una madre, negli ultimi tempi ho capito che ricoprire tutti e tre i ruoli contemporaneamente non è una cosa facile, anzi certe volte è impossibile.》 qualcosa alla mia sinistra si mosse, non avevo bisogno di capire che si trattava di Demon, percepivo la sua tensione.《In questo momento il mio ruolo di Regina ha prevalso su quello di moglie e quindi, nonostante la mia scelta mi provochi dispiacere, ho deciso per il bene del regno di annullare il matrimonio con Alexander.》Alla conclusione delle mie parole i vampiri alla mia sinistra, quindi della fazione di Lucius, cominciarono a protestare per la mia scelta accusandomi di non essere stata imparziale. Ben presto nella sala i consiglieri cominciarono a darsi contro, mentre lottavo con me per non sentirmi in colpa per aver scatenato quella diatriba ripensavo alle parole del medico: "Per una volta nelle vostre vite siate civili nelle riunioni". Avevano afferrato il concetto devo ammettere. Lucius, che fino ad ora non si era mosso e non aveva aperto bocca, si alzò di scatto facendo cadere la sedia all'indietro. Molti si fermarono ad osservarlo uscire come una furia dalla stanza, stavolta era nero quasi come quella volta in cui suo fratello aveva osato alzare le mani su di me. Anche Demon dopo pochi istanti si alzò, seguito a ruota da altri consiglieri. Osservavo i vampiri andarsene con i visi pieni di rabbia e parlottando tra di loro infastiditi, feci per aprire la bocca ma Casimiro mi mise una mano sul braccio per bloccarmi.
《Lascia fare Amelia》 disse seriamente
《Non possono andare via così, non ho detto che la seduta era conclusa》 precisai.
《Lo so, ma non è la prima volta che per una decisone viene abbandonata la sala.》 non mi tornavano le sue parole《Adesso lascia passare, fidati di me.》 Esitai un momento poi mi rimisi comoda, lasciandomi andare allo schienale della sedia. Aspettai il rumore delle porte che si chiudevano prima di riprendere parola.
Quando le porte furono chiuse la mia testa scattò sull'unico vampiro ancora seduto alla mia sinistra, si guardò attorno annuendo, come se sapeva cosa dovesse fare adesso. Senza dire una parola si alzò venendo nella mia direzione, tutti come me stavano seguendo i movimenti di Claudius. Il vampiro spostò la sedia sulla quale era stato seduto Demon fino a poco prima e, senza dire una parola si mise seduto.
《Vista la situazione è inutile che rimanga seduto laggiù.》 Non obbiettai, anche se l'ordine con cui sedevano era in base all'importanza e alle loro occupazioni, se non ricordavo male.
《Quindi voi siete d'accordo?》Chiese Casimiro.
《Nient'affatto, ma come tutti sappiamo qualcuno deve rimanere per comunicare agli altri ciò che è stato fatto, deciso e detto.》Casimiro lo guardò con un po' di esitazione, poi sospirò e con molta velocità cominciò a scrivere ciò che era successo.
《Bene allora possiamo preparare le pratiche per l'annullamento》 esordì Oliver, nella sua voce c'era qualcosa di strano, come se non sembrava contento della mia decisione. Eppure se non sbaglio era stato lui uno dei primi a proporre questa situazione.《Lunedì firmerai l'atto e lo stesso giorno manderemo una lettera a Gregori. 》
《All'atto ci può pensare Casimiro》 Claudius intervenne senza il permesso o senza avere la certezza che il consigliere poco lontano da noi avesse finito di parlare, un po' come quando io avevo voglia di litigare《Fossi in voi, inizierei a pensare a come togliere di mezzo Gaius e farlo sembrare un incidente》Nelle sue parole, oltre alla rabbia, era presente un tono di sfida, sembrava impaziente di sapere come avrebbero fatto sembrare la morte di un sovrano un terribile e imprevedibile incidente.
《Per quello contavamo sul vostro aiuto》 Ertin prese parola, alle parole del vampiro Claudius cominciò a sorridere scuotendo la testa.
《No, no, no. Cari colleghi mi spiace ma questa volta noi ci tiriamo fuori》 Alzò le mani per dire che non era né affare suo né dello schieramento di cui faceva parte《 Noi volevamo la guerra, voi il matrimonio, e sicuri di voi avete ignorato il fatto che Gregori non crederà mai che suo figlio sia morto accidentalmente e così ci dichiarerà guerra lo stesso.》
《Non lo farà》 ribattè uno dei nuovi.
《Ragazzino per favore》cominciò a ridere, questo era il tipico atteggiamento di Lucius, vedere Claudius imitarlo era davvero strano《 Sono molto più anziano di te e se permetti ho anche molta più esperienza. Ho visto ben cinque sovrani, assistito a molte guerre e morti》si mise comodo senza perdere di sguardo il nuovo membro《Quindi prima di parlare pensa a cosa stai per dire, so come finiscono certe cose. 》
《Claudius..》Il consigliere alla mia destra lo richiamò, forse non voleva che la conversazione sfociasse in una lite.
《No Casimiro》guardò il consigliere accanto a me《Sai benissimo che per anni ci siamo sporcati le mani di sangue, adesso che ne ho l'occasione sono curioso di vedere come se le sporcheranno loro》Ecco qua il Claudius che conoscevo. Serio, pacato e pronto a sfidare i suoi avversari, in parte mi era mancato questo lato di lui ma adesso non mi sembrava il caso di mettersi a giocare, soprattutto perchè sapeva bene che in gioco c'era la mi vita.
《Comunque》 Oliver riprese la parola, stava volutamente cambiando argomento 《 Lucius,Clarissa e Demon dovranno abbandonare il castello quando arriverà Gaius》 abbassò la testa quasi vergognandosi《E il bambino andrà con loro.》
《Cosa?》Mi voltai verso l'anziano.《 Mio figlio non andrà da nessuna parte e nemmeno loro.》
《Non glielo avevate detto?》Claudius scoppiò in una risata divertita. Oliver aveva ancora la testa bassa, concentrato sul foglio davanti a sé.
《Claudius invece di ridere potreste spiegarmi no?》sbottai. Nelle lettere mi era stato assicurato che niente sarebbe cambiato, quindi tutto sarebbe rimasto così com'era adesso.
《Vedi Amelia》 Sembrava che avesse aspettato a lungo questo momento. Si mise comodo e guardò Oliver《Le cose sono due, o i tuoi consiglieri hanno omesso i dettagli che ti avrebbero portata a rifiutare, oppure ti hanno detto che tutto sarebbe rimasto uguale ad ora in modo che tu accettassi e, una volta presa la decisione, metterti davanti alla triste realtà》Guardai i vampiri alla mia destra, quando incontrarono i miei occhi tutti abbassarono la testa confermando le parole di Claudius《 Sposandoti con Gaius tuo figlio perderà diritto di successione al trono poichè gli eredi legittimi saranno solo quelli che nasceranno dal vostro matrimonio... se ti darà la possibilità di avere dei figli, perché sappiamo tutti che potrebbe farti fuori prima di darti questa gioia.》Il tono divertito che stava utilizzando non mi piaceva affatto.《 E visto che ti sposerai con lui, tutto ciò che è legato a tuo marito deve allontanarsi dal castello, oggetti, mobili, gioelli.. qualsiasi cosa.》 strinsi con forza i braccioli della sedia. 《E ringrazia che la legge sia cambiata, altrimenti avrebbero dovuto lasciare il regno.》
《sei proprio un bastardo Claudius.》 Inoranus guardava in cagnesco Claudius.
《Lo so Inoranus, me lo sono sentito dire spesso, ma almeno noi quando proponiamo le cose siamo precisi e mettiamo subito le cose in chiaro》 Fece un lungo sospiro, poi con slancio si alzò《Maestà penso che adesso posso andarmene, con permesso.》 Lo guardai inchinarsi. Andò a prendere le sue cose e poi, soddisfatto si avviò verso l'uscita. Poco prima di superare la mia sedia si voltò verso il tavolo《Cari colleghi vi lascio l'arduo compito di elaborare un piano efficace e in grado di salvare la nostra regina. Buon lavoro.》
Ancora una volta sentii la porta chiudersi alle mie spalle. Adesso eravamo io, Casimiro e i quattordici consiglieri della mia fazione. Nella stanza era calato il silenzio, unici rumore che lo rompevano erano quelli della pioggia che batteva contro le finestre, l'ululio dei lupi di Erick e l'inquietante canto del vento. Casimiro fece per chiudere il librone, ma lo bloccai di colpo.
《Maestà..》
《Zitti tutti》con la mano destra cominciai ad accarezzare il pancione mentre la sinistra era ancora aperta sul libro di Casimiro《 Vi devo ricodare il giuramento che avete fatto quando, per la prima volta, avete poggiato il sedere su quelle sedie?》 avevo il respiro affannato.《Servire con lealtà il sovrano, adesso razza di idioti avete fatto solo il vostro comodo! Io mi sono fidata di voi quando mi avevate detto che tutto sarebbe rimasto uguale ad ora, mentre voi razza di ingrati, sapevate benissimo che non sarebbe stato possibile, ma io dovevo accettare in qualche modo.》
《Non siamo in grado di sostenere una guerra. Se vi sposaste avremmo tempo..》 sbattei la mano destra con forza sul tavolo.
《Non cambiano le cose, i soldati a disposizione non si creano con uno schiocco di dita!》
《Amelia per favore calmati》disse Casimiro.
《Potremmo accordarci con..》
《Lasciate fare..》Intervenne Oliver, era chiaramente abbattuto《Claudius aveva ragione e anche Amelia, per quanto riguarda il fatto che non siamo stati sinceri》Adesso ero stufa, ma ero concessa a dare un'ultima chance.
《Ascoltatemi bene, Casimiro annota perchè questo può essere una parte del mio testamento》Lentamente riprese la piuma e si preparò《I consiglieri hanno tre notti, TRE non una di più, per presentarmi un piano soddisfacente》 indicavo la carta senza dover voltarmi《E aggiungi anche che qualora il loro piano andasse storto e dovessi morire per mano di Gaius tutti loro saranno giustiziati per attentato alla corona. 》Avevo lo sguardo dritto verso il mio schieramento, mentre osservavo la lunga riga di vampiri mi sentivi accaldata sulle guance, la rabbia mi provocava sempre quella sensazione. Alcuni dei presenti deglutirono, altri invece si stavano passando le mani sui loro volti, erano perfettamente consapevoli che tutto dipendeva da loro, adesso non c'era più in ballo solo la mia vita ma anche la loro.

La regina dei vampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora