Sapete, ognuno ha una storia da raccontare.
Ognuno ha un qualcosa di speciale e profondo dentro di sè ma è talmente difficile da cogliere che solo pochi riescono, i più sensibili.
Io in quel reparto ho colto quel "qualcosa" da ogni persona ricoverata.
Tutti avevano un motivo per essere lì: chi per tentato suicidio, chi per bipolarismo, schizofrenia, depressione, autolesionismo e via dicendo nelle sfaccettature più deprimenti che offre la vita.
Io ero lì per le ultime due motivazioni elencate nelle righe precedenti. Esatto, sono depressa e autolesionista. Depressa perché purtroppo a diciotto anni non vivo la vita come una adolescente ma anzi, porto pesi che non dovrei neanche sapere come sono fatti e quanto hanno valore. Arrivata stanca e senza energie ho cominciato a procurarmi del male fisico per poter colmare quel vuoto. Come un calendario, sulla la mia pelle segnavo i giorni che passavano e anche quant'erano intensi, se erano leggeri bastava un taglio, se erano più pesanti erano più righe rosse a segnare il dolore che mi aveva accompagnato lungo la giornata.
Arrivata ad avere le braccia piene di queste "spunte giornaliere", ho preso in considerazione l'opportunità di ricoverarmi in modo tale da essere sempre seguita e nel momento del bisogno, invece di ricorrere alla mia "amica" lametta, potessi parlare e sfogarmi con qualcuno di specializzato e pronto ad ascoltarmi.
E sapete una cosa? Ci sono riuscita. Ieri 16 gennaio 2020, dopo mesi e mesi di sangue asciugato con fazzoletti di carta finiti poi nel wc per non farmi scoprire, ho buttato quel maledetto aggeggio. L'ho spezzata a metà e gettata via. Senza esitare. Senza sentirne il bisogno. È stata dura ma posso dire di avercela fatta.
Ora tocca a me, devo rimboccarmi le maniche e darmi da fare.. lottare per ritrovare quella Romina che tutti conoscono, forte come un carro armato ma dall'armatura fatta di dolcezza e fragilità. Perché in fondo, sì, sono fragile come una bambina con occhi profondi che osserva in continuo il mondo esterno, con espressione curiosa e ammirevole di quella natura che la circonda.. quella natura che sa dare perle di tristezza con la pioggia, sorrisi con il sole, tranquillità con i boschi e amore con tramonti o albe..
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Pensieri Fioriti
Short StoryDa qui comincia il mio percorso. Appena uscita dal ricovero in reparto psichiatrico, sono alla ricerca di me stessa. Non trovandomi ogni giorno, scriverò tutto qui.. nella forma d'espressione più opportuna: la scrittura, un metodo che ancora non av...